Lampi verdi

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Qualcosa sbalza Harry lontano da me, ma lo strano meccanismo che è scattato nella mia mente mi impedisce di distogliere lo sguardo dalla donna che urla e si contorce, sotto l'effetto della Maledizione Cruciatus.
-Mary- la voce pungente e melliflua da serpente dell'uomo raggiunge il mio orecchio, più vicina di quello che credevo fosse, le sue vesti, che ricordo nere come la pece, sfiorano il mio corpo, confermandomi la sua presenza. -Come sei diversa dall'ultima volta-.
Mi concentro su ciò che faccio, senza distogliere lo sguardo o proferire parola, qualcosa nel dolore provato dalla donna mi fa sentire bene.
-Sei così sicura, così libera! Cosciente di te stessa- dice in un sussurro. -Mi era giunta voce che lui ti avesse insegnato qualcosa per permetterti di sfruttare finalmnte la tua forza...- accentua il tuono sulla parola "finalmente". -Ecco...non credo che però ti abbia insegnato questo...- le sue dita si stringono sulla mia spalla. -Talento naturale forse?- domanda con una risata graffiata, ma io continuo ad ignorarlo. -Vedi il suo viso?- continua poi non avendo ottenuto risposta. -Se lo merita...-soffia nel mio orecchio. -Stringi la mano e soffrirà di più- continuo a fissarla, anche se sento i suo occhi addosso.
Lo vorrei fare.
Sarebbe giusto farlo?
"No, smettila!"
Forse solo di pochi millimetri.
"Se vuoi essere come lei..."
-Ricorda come ti ha fatta sentire- torna la voce dell'uomo. -Quella sensazione, il dolore, la frustrazione, come lei calpestava il tuo orgoglio e la tua forza...rideva non è vero?- la sua domanda mi fa sussultare al ricordo di quel suono.
-Si...-dico quasi senza rendermene conto.
-Uccidila, tu lo vuoi-.
-Padrone!- urla la donna disperata.
"Assassina"
-No!- urlo improvvisamente lucida, apro la mano e le urla della donna svaniscono, mentre mi volto verso l'uomo. Prima che possa mettere a fuoco la sua immagine vengo sbalzata all'indietro, rovinando sul pavimento in pietra, dove rotolo un paio di volte, prima di fermarmi. Sento il dolore e solo ora mi accorgo di stare ansimando e sentirmi debole.
-Deludente- ammette Voldemort guardandomi di traverso, con un'espressione composta. -Non temere avrai presto altre occassioni per mostrarmi il tuo talento- mi da le spalle guardando mio fratello, tremante a terra. -Così hai rotto la mia Profezia?- domanda lui a mio fratello.
-No! La ho rotta io- grido, sollevandomi per quel che riesco da terra, ma l'uomo mi ignora.
-Mesi di preparazione, mesi di sforzi non sono bastati...i miei Mangiamorte hanno lasciato che Harry Potter mi ferisse di nuovo...- dice, la voce delusa.
-Maestro mi dispiace, non lo sapevo, stavo combattendo contro l'animagus Black!- si lamenta la zia di Draco, raggiungendo in ginocchio il padrone. -Maestro devi sapere che...-.
-Zitta Bella- dice secco, con tono cattivo. -Cosa devo fare di te adesso? Pensi che sia entrato nel Ministero della Magia per sentire le tue inutili scuse?- i suoi occhi incrociano i miei per un istante, per poi tornare sulla donna. -Saresti già dovuta essere morta-.
-Ma Maestro...lui è qui...lui è di sotto...- dice lei in tono lamentoso.
-Non ho altro da dirti, Potter- torna su mio fratello alzando la bacchetta.
-No!- grido con tutto il fiato che mi rimane, immaginando ciò che intende fare. -Ti prego, no!-.
-Avada Kedavra!- dice l'uomo alto e magro, coperto di nero.
Grido.
Non voglio perdere l'ultima cosa che posso chiamare famiglia.
Qualcosa non va, il raggio di luce verde viene sbalzato via con un forte rumore. -Che succede?- urla Voldemort guardandosi intorno. -Silente!- si volta verso di me, guardando oltre le mie spalle.
-Mary, resta giù- dice l'uomo più vecchio appena comparso quando vede i miei tentativi di tornare in piedi, ho appena il tempo di eseguire il suo ordine che un fascio di luce verde passa sopra di me, poco più in alto di dove poco fa si trovava la mia testa. L'uomo dalla lunga barba, però, non viene nemmeno sfiorato dall'incantesimo.
È scomparso.
Torno a vederlo quando compare alle spalle di Voldemort, facendo prendere vita ad una delle statue della fontana che si avvicina sempre di più Bellatrix, per poi bloccarla a terra sotto il suo peso. Allo stesso tempo altre due si spostano verso uno dei camini presenti nella stanza, quella raffigurante un centauro si lancia contro Voldemort, e quella del mago, in parte distrutta, trascina Harry lontano dallo scontro.
L'uomo evita la statua come poco prima Silente aveva fatto con il suo incantesimo, per poi trovarsi faccia a faccia con il suo avversario, mentre la statua continua a girare intorno a loro. -Sei stato sciocco a venire qui stanotte, Tom- suona calma la voce del vecchio Preside. -Gli Auror sono per strada-.
-Quando arriveranno me ne sarò già andato con lei- mi indica con uno dei suoi gesti teatrali, ma veloci. -E tu sarai morto!- lancia un'altra maledizione, mancando Silente, ma mandando in fiamme il posto di guardia.
Silente risponde prontamente con un'incatesimo impregnato di forza magica, che Voldemort ostacola evocando una specie di scudo argentato. -Non penserai di uccidermi, Silente?- lo sfida Voldemort, protetto dal suo incantesimo. -Quanta violenza, non sei daccordo? Non credi di dare un cattivo esempio a questi giovani?-.
-Sappiamo entrambi che ci sono molti altri modi di distruggere un uomo, Tom- dice Silente, avvicinandosi al suo avversario senza il minimo timore. -Ovviamente prendendo la tua vita non ne ricaverei alcuna soddisfazione, lo ammetto-.
-Non c'è nulla di peggio della morte, Silente!- fa Voldemort, la voce improvvisamente arrabbiata.
-Sei in errore- ribatte l'altro. -La tua unica debolezza è sempre stata la tua incapacità di riconoscere che ci sono cose molto peggiori della morte-.
Voldemort lancia un altro lampo di luce verde senza nemmeno dover muovere le labbra, l'incantesimo viene parato dalla statua del centauro che si frappone tra loro, andando in mille pezzi. In una frazione di secondo una frusta di fuoco, scaturita dalla bacchetta del mago più anziano, si avvolge intorno a Voldemort e il suo scudo magico.
Sembra quasi che Silente prevalga sull'avversario, ma in un momento Voldemort ribalta quasi le posizioni, scomparendo di nuovo, lasciando il suo posto ad un serpente e ricomparendo al centro della fontana, dove si trovavano prima le statue.
Le cose succedono talmente in fretta che la mia mente stanca fatica a seguire ogni incantesimo, ora Voldemort è circondato dall'acqua e si nota solo la sua scura figura lottare in mezzo al liquido.
-Padrone!- grida Bellatrix.
Un secondo dopo Silente ammonisce mio fratello, scappato dalla presa della statua. -Resta dove sei Harry!-. Qualcosa sembra essere andato storto, perchè dalla bocca del ragazzo escono alcune parole, con la sua voce, ma che non avrebbe dovuto dire.
-Uccidimi adesso, Silente...- urla, il tono freddo che non ha nulla di Harry. -Se la morte non è nulla, Silente, uccidi il ragazzo...- cade a terra, la sofferenza stampata sul volto.
-No!- cerco di gridare stremata, vedendo il suo volto rilassarsi e i suoi occhi chiudersi.

Salve! Come va?
I prossimi capitoli usciranno in tempi molto ravvicinati tra di loro, perchè saranno gli ultimi per questa storia! Spero che fino ad adesso vi siamo piaciuti e che gli ultimi non siano da meno :) cosa credete succederà negli ultimi capitoli?
Alla prossima!

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora