Ritorno a Hogwarts

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Apro gli occhi infastidita dalla luce del sole e dal pizzicore alla schiena, sono ancora stretta nell'abbraccio dei gemelli e liberarsi non sarà affatto facile. Dopo svariati tentativi mi ritrovo a fissare il soffitto bianco sospirando, ancora più stretta tra di loro.
-Ragazzi!- li chiamo infastidita, ma i loro respiri profondi e regolari non vengono minimamente interrotti. -Ragazzi voglio alzarmi!- dico più forte facendoli sobbalzare.
Aprono gli occhi guardandosi intorno prima di richiuderli e sussurrare insieme. -Buongiorno...-.
Le loro braccia non si sono mosse, così sono io a tentare di spostarle, ma loro oppongono resistenza e mi stringono di più.
-Cosa non capite delle parole "voglio alzarmi"?- sposto il mio sguardo da uno all'atro per cogliere le loro reazioni, sul viso di entrambi si è formato un grande sorriso complice.
-Alzarmi- risponde Fred.
-È così bello dormire, perchè vuoi rovinare tutto?- domanda George sbadigliando.
-Emh...fammi pensare...- dico fingendomi sovrappensiero. -Primo, devo urgentemente andare in bagno, secondo, se aspettimo che sia vostra madre a venire a chimarvi potrebbe avere da dirire sulla situazione, e terzo, dobbiamo tornare a Hogwarts oggi-.
Fred finalmente decide di lasciami andare e si mette a sedere con le gambe incrociate prima di sbadigliare sonoramente. -Sei una brutta persona-.
Ridacchio, scavalcando George ancora sdraiato che si stropiccia gli occhi e prendo la porta tornando nel solito bagno dove cambio le bende, mi lavo e prendo un altro paio di pasiglie, portandomene via altre, almeno per il viaggio. A scuola conto sul fatto di riuscire a intrufolarmi in infermeria o nella dispensa di Piton, dove sicuramente troverò dell'essenza di Dittamo.
Entro in camera e mi cambio visto che Ginny ed Hermione sono già scese per la colanzione, optando per una maglia sui toni del blu con le maniche a tre quarti, dei jeans chiari a vita alta, nelle cui tasche lascio le pastiglie, e le solite scarpe.
Controllo in un piccolo specchio che le fasciature non si vedano sotto la maglia e mi sposto verso le scale dove mi aspettano Fred e Gerge con cui scendo al piano terra per fare colazione.
I ragazzi passano tutto il tempo a tavola a farmi dispetti e scherzi per allontanare il senso di disagio che si è sentito nel momento in cui sono entrata, e ci riescono perfettamente, non posso smettere di fare smorfie o ridere.

Il viaggio sul Nottetempo, dove ho avuto il piacere di conoscere il signor Lupin che ho visto aggirarsi per Grimmauld Place da quando sono stata dai Malfoy, è stato molto turbolento, ma grazie agli antidolorifici, a differenza degli altri, ora che attraversiamo il grande cancello di Hogwarts non risento dei numerosi colpi presi. La salita verso il castello è lunga e abbastanza faticosa, ma fortunatamente deserta.
Porto il mio baule in stanza seguita da Hermione e lo sistemo con cura ai piedi del letto, prendo subito la tracolla marrone e ci lascio cadere un taquino e poche altre cose, che potrebbero sempre servirmi se i gemelli dovessero starmi lontani per più di dieci secondi. Un mantello scuro sul fondo del baule attira la mia attenzione.
Non credo lo ridarò a Malfoy.
Sposto lo sguardo sulla piccola scatola al suo fianco.
O forse sì, insieme a quel mledetto bracciale.
-Mary?- la voce di Hermione sembra lontana, forse perchè poco più alta di un sussurro.
-Sì?- chiedo fredda, distaccata.
-Mi dispiace per quello che ho...- tenta di dire e improvvisamente mi viene voglia di urlarle contro.
Sei stata tu a tradirmi! Non voglio le tue patetiche scuse!
-Senti- mi limito a dire con voce leggermente seccata. -Non voglio più parlare di quello che è successo l'altra sera, okay? Lasciamo perdere-.
La sento annuire e le rivolgo un sorriso palesemente forzato. -Mi dispiace che non abbia funzionato- dice poi.
-Dispiace anche a me, scendiamo?- cerco di cambiare argomento. E buttando la mano nel baule afferro il regalo di Malfoy e lo lascio cadere frettolosamente nella borsa, il mantello no, sarebbe troppo ingombrante.
Lei annuisce ancora e insieme andiamo in Sala Comune dove ci sono già Ginny, Fred e George che parlano animatamente con Lee, ridendo e scherzando.
Non appena mi vede Lee mi abbraccia, non lo aveva mai fatto prima.
-Come stai?- mi chiede quasi apprensivo.
-Bene- mi limito a rispondere leggermente imbarazzata. -Qualcosa non va?- chiedo poi notando che, nonostate i gemelli abbiano ripreso il loro discorso, lui mi fissa.
-Effettivamente si- dice facendosi più serio. -Ieri sera è tornata parecchia gente dalle vacanze e ha iniziato a circolare una strana voce che ti riguarda-.
-Che genere di voce?- domando senza volerlo sapere veramente.
Ginny, Fred, George ed Hermione ammutoliscono.
-Molte persone hanno comincito a dire che ti sei lasciata con Malfoy, dopo una relazione durata diversi mesi- dice con un'espressione indecifrabile.
-...- le parole mi muoiono in gola e sento il viso avampare, ritrovo la mia espressione nel volto di Fred, George, Ginny ed Hermione.
-Chi lo ha detto?- dice Fred molto velocemente,.
Lee alza le spalle. -Un pò tutti e a quanto pare è stato Malfoy stesso a confermarle, ma la cosa non convince ancora tutti-.
-Quell'idiota, adesso vad...- comincia Fred.
-Tu non andrai da nessuna parte, lascia perdere Fred!- cerco di calmarlo. -Va bene così...- mi sforzo di creare un finto sorriso.
Il Grifondoro al mio fianco è ancora confuso.
George sorride appena e annuisce all'amico che strabuzza gli occhi e mi guarda. -Davvero?-.
Anniusco. -Ma è finita e preferirei evitare l'argomento- aggiungo tutto d'un fiato, prima che lui possa mostrare la minima reazione.
Lee che era già pronto a parlare si blocca un'istante pensando a cosa dire. -Temo non ti piacerà la Sala Grande a pranzo- dice e poi comincia a ridacchiare seguito a ruota dai gemelli.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora