Qualche colpo secco di spazzola e i capelli ricadono snza nemmeno un nodo sulla schiena, coperta solo dalla maglia del pigiama. I tagli hanno fortunatamente smesso di sanguinare anche se il dolore non è affatto cessato, anzi direi che è aumentato, inoltre, dai grandi lividi violacei li hanno circondati rendendo la resistenza sempre più complicata. Non so se stiano migliorando o siano peggiorati, il dolore è sempre più intenso da quando ho finito gli antidolorifici e l'idea di andare a controllare se riesco a rubare qualcosa in infermeria si fa sempre più allettante, ma il rischio di essere vista da una qualsiasi persona o fantasma mi fa rabbrividire e cambiare idea.
Esco dalla bagno trascinandomi sino alla mia stanza, prima di entrare controllo il corridoio in cerca di qualche stranezza.
Non può essere entrato qui, o forse può?
-La parola d'ordine è cambiata- ricordo a me stessa in un sussurro.
L'interno della camera da letto è più caldo rispetto al corridoio che ho appena attraversato, scosto le coperte soffici che ricoprono il mio letto e lentamente mi siedo cercando di non mostrare che la schiena mi brucia. Alzo gli occhi e subito incontro quelli di Lavanda e Calì, mi sforzo di sorridere anche se sento l'imbarazzo crescere. -Ciao ragazze, come sono andate le vostre vacanze?- domando gentilmente.
Entrambe biascicano qualcosa che somiglia a "Niente di che" con il volto decisamente annoiato. Immediatamente dopo si dipingongono addosso un grande sorriso e i loro piedi si muovono in fretta nella mia direzione, si buttano sul mio letto e mi guardano con intensità.
-Dunque...è vero?- dice la Brown con gli occhi strabuzzati.
Mi sento sbiancare e poi avampare improvvisamente. -Cosa?- chiedo mentre mi alzo e fingo di cercare qualcosa nel baule, limitandomi a spostare vestiti da una pila all'altra.
So bene cosa, ma è più forte di me credere che non parlino di Malfoy.
Sento la porta aprirsi e Hermione entrare pronta per la notte, la sua espressione cambia notando la felicità delle nostre compagne di classe.
-Oh, lo sai benissimo cosa!- mi accusa Lavanda imbronciata.
-Tu e Malfoy!- dice Calì esaltata.
Quando sento il suo nome percepisco che la rabbia mi assale e improvvisamente dimentico il dolore e stringo con decisione i pugni, le nocche diventano bianche e le unghie mi si conficcano nella pelle lasciando la segni rossi leggermente ricurvi
Raddrizzo la schiena e guardo le due ragazze senza riuscire a smentire o confermare il pettegolezzo girato tanto in fretta.
-Merlino! Lo sapevo...- dice Calì rivolgendosi poi a Lavanda e ridacchiando. -Certo Malfoy è insopportabile, ma non si può tralasciare il fatto che sia davvero bello!-.
-Ragazze...- susurro infastidita e imbarazzata trattenendo la rabbia.
-Se ci fai caso quel Serpeverde attira molti sguardi, anche di ragazze all'ultimo anno- fa Lavanda.
-Per piacere ragazze...-.
-Ho visto! È un peccato che sia così scontroso...- sospira Calì.
-A me non di...-.
-Ragazze!- questa volta è Hermione che spostatasi vicino al suo letto, con urlo attira l'attenzione.
Le due sussultano e guardano la riccia Grifondoro sorprese prima di rivolgere i loro occhi su di me a un'indicazione di lei.
-Non voglio sentire una altra parola su Malfoy...- sento il viso arrossarsi ancora. -Sì, stavamo insieme. Sì, ci siamo lasciati e lo abbiamo fatto pochi giorni fa in uno dei modi peggiori in cui credo sia possibile terminare una relazione. Non pensavo lo avrebbe detto a tutti e se volete parlare di quanto lui possa essere bello, di quante dannate spasimanti lui abbia, o quanto può essere maleducato e scontroso siete liberissime di farlo, fuori da questa stanza e lontano da me!- il mio tono si è alzato sempre di più mentre parlavo e ora le due ragazze mi guardano ibarazzate.Imbarazzante.
Tremendamente imbarazzante.
Unica cosa che riesco a pensare mentre i miei occhi si chiudono e la mia testa sfiora il cuscino.
È stata molto tesa la conversazione che Lavanda, Calì, Hermione ed io abbiamo cercato di avere fino a pochi istanti fa.
Cerco di liberare la testa, cosa affatto semplice e dopo circa un'ora sento le forze abbandonarmi e il buio farsi più scuro e tranquillo.Risate isteriche, mi fanno scoppiare la testa.
Penetrano pelle e ossa infettando anche il sangue.
Corro senza sosta immezzo ad un bosco dagli alberi spogli e il terreno umido.
È l'alba e io corro.
Non riesco a fermarmi.
Non posso fermarmi.
Sto scappando.
Ma da chi?
Un urlo lascia la mia gola mentre i miei piedi inciampano in delle grosse radici.
Il panico mi assale e continuo per la mia strada gattonando per qualche metro.
Un'albero non lontano da me mi fornisce un appiglio per tornare in piedi.
E io sono pronta.
Protendo la mia mano destra verso il ramo e spingo la sinistra sul terreno freddo.
Qualcosa si stringe intorno alla caviglia sinistra.
Dita.
Urla.
Il terreno si muove sotto di me.
No, sono io a muovermi, trascinata verso l'oblio e il dolore pungente alla schiena.
Urlo.Il sudore mi imperla la fronte e fa appiccicare i miei vestiti alla pelle, la gamba sinistra è stesa come se fosse stata tirata e il mio corpo si trova molto imbasso rispetto a dove dovrebbe essere di solito, io mi butto letteralmente giù dal letto sentendo un'acuto dolore alle ginocchia che picciano con forza sul pavimento, sento il respiro affaticarsi sempre di più e mi getto verso la porta oltrepassandola e chiudendomela alle spalle.
Mi lascio cadere sul pavimento cercando di calmare l'attacco di panico che sta infiammando i miei polmoni e la gola.
Mi stendo sul legno freddo appoggiando una guancia sul legno e tento di combiare il mio modo di respirare, calmandomi e ricordando che era sono un'incubo.
Respirare lentamente funziona e il mio fiato torna normale così decido di alzarmi e lentamente percorro le scale che portano alla Sala Comune e poi salgo quelle dei ragazzi. Ci sono stata una sola volta, ma trovo subito la stanza di Fred, George e Lee. La apro lentamente e sgattaiolo dentro in punta di piedi, dormono tutti e tre profondamente.
-Fred...- sussurro.
Il ragazzo dai capelli rossi si rigira e fa un piccolo verso senza aprire gli occhi di un millimetro.
-Fred...- ripeto in un soffio, ma ancora nulla.
-Non si sveglierà- la voce di George alle mie spalle mi fa sussultare.
Mi volto e sorrido al ragazzo nel buio che scosta le coperte invitandomi.
Non me lo faccio ripetere ed entro nel letto abbracciando il rosso.
-Non riesci proprio a resistere al fascino dei Weasley, non è vero?- dice con un sorriso ebete in faccia. È tutto il giorno che lui e Fred dicono cose simili.
-Scemo!- faccio io spingendo la sua spalla con la mia mano.
-Che ci fai qui?- mi chiede chiudendo gli occhi e sospirando.
-Ho sognato quella donna- ammetto in un sussurro.
Un piccolo suono esce dalla sua bocca e una delle sue mani mi accarezza i capelli. -Era solo un'incubo-.
-Ora lo so- sorrido al buio.
Un'altro verso esce dalla sua bocca e insieme ci addormentiamo.
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Mary Lloyd, la chiave e il volto del male
FanfictionCosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza? Forze oscure sono tornate a incombere su...