Complotto Serpeverde - Parte prima

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Distendo le braccia sopra la testa, stiracchiandomi, mentre varco la porta dell' aula e mi butto con Hermione nel fiume di gente. Harry e Ron confabulano un paio di metri avanti a noi mentre raggiungiamo gli scalini che ci devono portare ai sotteranei.
Rabbrividisco pensando alle ore di Pozioni che dovrò affrontare a breve.
Gli scalini in pietra si sosseguno uno dopo l'altro sotto i miei piedi mentre i muscoli si contraggono ad una voce famigliare che urla animatamente al piano inferiore.
Davanti alla porta dell'aula sosta Malfoy con un foglio di pergamena in mano e il suo gruppo di "amici" a seguito.
-Sì, la Umbridge ha dato immediatamente l'autorizzazione alla squadra di Quidditch dei Serpeverde di continuare a giocare, sono andato a chiederglielo per prima cosa questa mattina. Beh, era quasi scontato, voglio dire, lei conosce mio padre veramente bene, lui è sempre dentro e fuori dal Ministero... sarà interessante vedere se a Grifondoro verrà permesso di continuare a giocare, non è vero?- dice parlando ancora più forte una volta che ci vede.
-Santo cielo...- sussuro sospirando con una mano sul volto.
Ma Ron ed Harry sono più agitati di me, hanno i pugni stretti, le nocche bianche e i muscoli della schiena evidentemente rigidi.
-Non dovete rispondere- li ammonisce Hermione ancora prima di dargli la possibilità di aprire la bocca. -È esattamente ciò che vuole-.
-Intendo- riprende Malfoy col tono ancora più alto e odioso, per un secondo punta i suoi occhi nei miei e poi si fissa sui miei due amici, -Se è questione di influenze sul Ministero, non penso ci siano molte possibilità...da quello che dice mio padre, loro hanno cercato una scusa per licenziare Arthur Weasley per anni...e quanto a Potter, mio padre dice che è solo questione di tempo prima che il Ministero lo rinchiuda al San Mungo...evidentemente loro hanno un reparto speciale per le persone il cui cervello è stato frastornato per magia- la sua espressione si contorce, la bocca aperta e gli occhi girati. Il suo guppetto di seguaci scoppia a ridere, la voce stirdula della Parkinson spicca sulle altre come sempre.
-Ma "tuo padre" non ha...- cerco di dire, ma Neville travolge me ed Harry prima di buttarsi contro Draco. La mia bocca rimane aperta per lo stupore.
-Neville, no!- sento dire ad Hermione. Harry è più pronto di lei e di me ed, insieme a Ron, affera la maglia di Neville trattenendolo. Ha già colpito Draco ma sfortunatamente non molto forte.
Mi paro tra Neville e Malfoy nello stesso istante in cui lo fanno Tiger e Goyle, io le braccia alzate per essere sicura che si stiano lontani, loro sempre alzate ma con i pugni ben in vista, pronti allo scontro.
Neville ha uno strano colore rossastro in volto mentre i due Grifondoro lo trattengono. -Lui...n...non...deve...scherzare...su...sul...San...Mungo...- la sua voce esce goffa e infuriata.
-Va bene, Neville- cerco di calmarlo con tono fermo, ma senza successo.
La porta si spalanca e la sagoma nera di Piton appare cupa e minacciosa più del solito, mentre io mi avvicino al Grifondoro.
-Potter, Lloyd, Paciock e Weasley che si azzuffano?- dice freddo prima di aggiungere scoccandomi un'occhiata. -La cosa fatica a sorprendermi-.
Sento la rabbia montare e il sangue scaldarsi in fretta nelle vene, ma mi trattengo imprecando solo mentalmente.
-Dieci punti in meno a Grifondoro. Tutti dentro!- disse voltandosi.
Harry lascia immediatamente Neville e gli sussurra qualcosa prima che tutti entriamo in aula.
Come al solito ci sistemiamo in fondo e non appena Piton sbatte la porta il silenzio cala nella stanza scura.
-Come già tutti voi avtrete notato, oggi abbiamo un'ospite con noi- dice freddo indicando un'angolo della stanza in cui la Umbridge è seduta col suo portablocco e la penna.
Per un'istante dimentico la faccenda di Neville e spero che la Umbridge abbia la meglio su Piton e che lui sia umiliato, almeno quanto lo sono stata io durante le nostre lezioni.
-Continueremo la Soluzione Irrobubustente, le vostre soluzioni sono in fondo all'aula, nel fine settimana dovrebbero aver fermentato abbastanza- si ferma e agita la bacchetta prima di indicare la lavagna. -Le istruzioni-.
Prendo alla svelta il mio composto e raccolgo tutti gli ingredienti necessari a terminare la pozione prima di leggere con cura le istruzioni a cominciare la preparazioni, sono sempre attenta e precisa, non darei mai la soddisfazione a Piton di vedermi nel torto con una pozione.
La professoressa non si muove per la prima mezzora ma quando si alza sento un sorriso legermente compiaciuto comparirmi sul viso.
-Bene, la classe sembra abbastanza preparata per il loro livello, anche se metterei in discussione se è consigliabile insegnare loro una pozione come la Soluzione Irrobustente-.
Piton la guarda con la sua solita espressione fredda e apatica.
-Ora...da quanto tempo insegna ad Hogwarts?- domanda lei dolcemente.
-Quattordici anni- dice impenetrabile.
-Lei ha fatto domanda prima per il posto di Difesa Contro le Arti Oscure, o sbaglio?-.
-Sì- le risposte minime di Piton mi danno sui nervi.
-Ma non ha avuto successo, giusto?-.
-Ovviamente-.
-Ha idea del perchè Silente le abbia sempre negato la cattedra?-.
-Le suggerisco di domandarlo al preside-.
-Non si preoccupi, lo farò- dice dolcemente.
Come no, Piton preoccupato; aggiungo quindici gocce di un liquido rossastro nel calderone.
-Devo suppore che questo sia rilevante?- domanda mentre una piccola vena si gonfia sul suo collo, si sta arrabiando e la cosa non mi piace affatto.
-Oh sì, il Ministero pretende una conoscenza completa dei...ehm...trascorsi degli insegnanti- dice dolcemente prima di allontanarsi e raggiungere Pansy per interrogarla.
Abbaso il viso controllando l'intruglio nel mio calderone e sento il professore avvicinarsi al nostro tavolo, non alzo lo sguardo per timore di incontrare il suo ma lo sento chiaramente lamentarsi di Harry prima di far scomparire il suo composto di nuovo. Sento i pugni stringermisi intorno al mestolo e ad una provetta, le nocche pian piano si fanno bianche. Perchè deve sempre fare così? Tutte le volte!
-Mi scriverai una prova sulla corretta composizione di questa pozione per la prossima volta, hai capito?- domanda superiore il professore.
-Sì- si limita a dire Harry chiaramente nervoso. Sono sicura che è indietro con i compiti, oggi ha anche gli allenamenti. Credo che concentrerò la mia buona azione giornaliera su di lui, i suoi occhi sembrano già abbastanza stanchi.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora