G.U.F.O. - Parte terza

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-Perfetto! Benissimo, direi che abbiamo finito- mi sorride l'esaminatrice. Ho riservato l'unico incantesimo che riesco a realizzare senza bacchetta di Difesa Contro le Arti Oscure per la fine della prova. -Mi chiedevo solo, se anche tu, come tuo fratello ci ha mostrato poco fa, fossi in grado di...- si piega leggermente verso di me, abbassando la voce. -...riprodurre un Patronus, forse anche senza bacchetta-.
Sento la mia espressione sorprendersi, prima che io possa rispondere. -A dire il vero non ho mai provato senza bacchetta, credo sia oltre la mia possibilità- dico leggermente imbarazzata. -Preferirei non esagerare-.
-Certo- si fa seria e pensierosa la donna, che mi ricorda così tanto Minerva. -Capisco, so che incantesimi come quelli richiedono molta energia, puoi mostrarmelo ugualmente con la bacchetta?-.
-Assolutamente- accenno un sorriso di cortesia, prima di estrarre la bacchetta e pronunciare l'incantesimo, mentre la mia mente mi porta a rivisitare le risate coi gemelli, i primi incantesimi, i baci di Draco e quella fastidiosa oppressione che creano tutte le persone che incontro ogni giorno, quell'oppressione che mi ha sottratta alla solitudine, che mi impedisce di fare ciò che voglio, ma che non posso negare...mi piace, mi ha fatto sentire per la prima volta parte di qualcosa. -Expecto Patronum- dico, quasi in un sussurro, compiendo il movimento con il polso. Dalla punta del piccolo bastoncino decorato scaturiscono scintille argentee, che si uniscono tra loro dando vita al piccolo scoiattolo che scatta subito lungo il muro, correndo veloce ed agile, prima di scomparire a pochi centimetri dal soffitto.

Il week end di ripasso è durato troppo poco e la sensazione che attanaglia le mie viscere è quella di non essere ancora al massimo delle mie capacità in Pozioni.
-Vedrai che andrà bene- dice Draco al mio fianco all'ora di colazione in mezzo ai suoi amici, tutti troppo tranquilli.
-Sta zitto- lo fulmino con lo sguardo, spegnendo la sua espressione spavalda. -Se mi avessi aiutato, come ti ho espressamente chiesto di fare, ora non sarei agitata- respingo il piatto davanti a me, con ancora metà delle cose dentro. -È colpa tua-.
-Dovresti firlo quello- si riferisce al piatto, guadagnandosi un'altra occhiattaccia.
-Non cambiare argomento, ho lo stomaco chiuso- il ragazzo ha scelto il giorno sbagliato per farmi innervosire.

Respiro profondamente mentre faccio combaciare il piccolo tappo di sughero con il vetro della provetta, racchiudendovi la pozione all'interno. Con passi lenti, ma decisi mi avvicino alla cattedra, consegnado il mio operato all'esaminatore di cui proprio non riesco a ricordare il nome.
La teoria di questa mattina mi ha calmata parecchio, le domande non erano troppo complesse e a malincuore devo ammettere che Draco aveva ragione, anche la pratica è andata bene, non è successo niente che non mi aspettassi.
Ovviamente, il Serpeverde, non avrà la soddisfazzione di sentirmelo dire.

"Lo hai visto anche tu, vero?".
Gli esami di Astronomia, Divinazione e Storia della Magia sarebbero andati lisci come l'olio se solo non fosse scoppiato il disastro con Hagrid. La sera in cui per Astonomia siamo stati sulla torre, la Umbridge, ha tentato di catturare Hagrid che è fortunatamente riuscito a scappare, ma la McGranitt che sia era intromessa in sua difera, è stata colpita da diversi incantesimi prima di accasciarsi al suolo, svenuta. Quella notte sono uscita di straforo quando ancora tutti erano in piedi, senza curarmi di non essere veramente vista, come non mi sono preoccupata di chi potesse trovarmi per i corridoi. Sono rimasta in infermeria per ore, fino a che Madama Chips non mi ha assicurato che si sarebbe ripresa completamente. Vederla crollare sotto quei colpi è stato come se gli incantesimi avessero colpito anche me, ho sentito il sangue gelare e la rabbia esplodre, se solo fossi stata più vicina, se avessi potuto avvicinarmi...avrei fatto la cosa sbagliata.
Per quanto riguarda Hagrid il suo fisico, così come il suo sangue, gli hanno permesso di non finire schiacciato dagli incantesi ed essere portato ad Azkaban. La teoria più plausibile, tra quelle del nostro gruppo, è che si sia unito a Silente.
Ma come se tutto ciò non bastasse Harry ha avuto una visione questo pomeriggio, durante l'ultimo esame, una visione sul Ministero, una visione su Sirius e Voldemort, una cosa che non doveva vedere, che lo spaventa, ma lo attrae. Qualcosa che, forse, è troppo strano. Credo sia questa la ragione per cui lui mi ha fatto quella domanda.
"Lo hai visto anche tu, vero?".
-No- dico senza guardarlo negli occhi, mentre svelti ci muoviamo verso l'Infermeria. Appena è svenuto ho consegnato il mio esame e lo ho raggiunto fuori, era inutile scrivere altro, stavo solo rileggendo e non avrei potuto continuare se non lo avessi visto e non gli avessi parlato.
-Cosa credete di fare?- chiede Madama Chips.
-Dovrei vedere la Professoressa McGranitt- ansiama Harry per la corsa. -È urgente!-.
-Lei non è qui- si intristisce la donna, rivolgendomi uno sguardo di compatimento. -Questa mattina è stata al San Mungo, quattro Incantesimi di Schiantamento dritti al petto, alla sua età, è un miracolo con non l'abbiano uccisa-.
-Cosa?- dico strabuzzando gli occhi incredula. -Mi aveva detto che si sarebbe ripresa-.
-Sarà sicuramente così, ma qui non era possibile aiutarla, cerca di capire, Potter, ho dovuto dirti quello che dovevo dirti-.
-Certo...- abbasso lo sguardo, riflettendo sconvolta.
Il nostro punto di referimento è sparito.
Siamo soli.
-Non mi stupisco siate sconvolti- dice Madama Chips. -Se uno di loro avesse Schiantato Minerva McGranitt di giorno! Codardia, ecco cos'è...deprecabile codardia...se non fossi preoccupata per voi studenti, protesterei-.
-Sì- dice Harry assente, prima di prendermi per il braccio e trascinarmi fuori. -Dobbiamo trovare Ron ed Hermione- dice riprendendo a correre. Non protesto e mi lascio guidare per i corridoi da lui.

Ciao! Scusate l'anticipo, ma domani devo concentrarmi sulla tesina, se penso a postare mi perdo troppo!
Spero vi sia piaciuto! Fatemi sapere!

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora