Galeone

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Rigiro velocemente il finto galeone, ancora caldo, tra le dita, metre mi faccio strada sulle scale affollate per il settimo piano. La lezione dell'ES è stata anticipata per non so quale ragione, e io ho dovuto abbandonare un Draco imbronciato e infastidico coi suoi amici in biblioteca, di sicuro me la farà pagare. "Come? E per quale motivo te ne vai ora? Così di punto in bianco!" mi ha chiesto, sapendo benissimo che non glielo avrei mai detto.
Sospiro svoltando per un corridoio deserto, prima di imboccarne un'altro ancora, piuttosto buio. Rabbrividisco associandolo ai cunicoli, spacciati per corridoi, dei sotterranei e a Piton...ecco! Questa sera c'è lezione con Piton, deve aver anticipato per questo, ma certo!
Come ho potuto scordarlo?
Affretto il passo per essere sicura di non arrivare tardi e con indifferenza mi appoggio al muro che dovrebbe trovarsi proprio davanti alla sanza delle Necesità. Lo faccio tutte le volte, mi fermo e aspetto di essere sicura che nei paraggi non ci siano altre persone. Tendo le orecchie, chiudo gli occhi e presto attenzione. Il rumore di alcuni passi, appena accennati, mi raggiunge senza sorprendermi troppo, probabilmente è qualcuno del gruppo, ma è meglio non rischiare. Mantengo una posizione rilassata ed estraggo dalla borsa un libro qualsiari che apro a caso, fingendo di leggere.
-Mary!- mi raggiunge la voce di Hermione. Alzo subito lo sguardo sulla ragazza e accenno un sorriso.
-Ciao Hermione- la saluto richiudendo il libro. -Non ero sicura fossi tu. Harry e Ron non sono con te?-.
-No, dovrebbero già essere dentro- mi sorride, prima di passarmi davanti, probabilmente per cercare di far comparire la porta. -Mary, posso chiederti una cosa?- dice mentre inizia a fare avani e indietro.
-Certo- dico io. -Chiedi pure- la incoraggio.
-La scorsa settimana, c'è stato un giorno in cui non sei tornata in camera a dormire. Perchè ti sei fermata da Malfoy?- la ragazza si fa improvvisamente seria.
La schiena si irrigidisce e le parole escono in un lampo. -Cosa? E tu come lo sai?- dico, forse troppo forte.
-Me lo hai appena detto tu- la sua espressione è una via di mezzo tra lo stupito e l'orgoglioso.
Non ci posso crede...
Mi rabbuio e comincio a fissare con insisitenza il pavimento, nonostate è probabile che la porta sia apparsa. -Cos...come?- domando infastidita.
-Me ne accorgo se non torni in camera a dormire la sera. Inoltre, so che non eri coi gemelli, perchè mi hanno assilata fino a che non sono andata a dormire, cosa consetitami solo perchè a loro è arrivato uno strano biglietto volante. E so bene che non rifaresti il letto, o almeno, non in quel modo- fa una strana smorfia.
-Giusto- sospiro. -Avrei potuto anche essermi addormentata sul divano in Sala Comune- eccenno, senza ottenere risposta. -Lo hai detto ad Harry?- alzo lo sguardo, nello stesso istante in cui i contorni della porta si delineano sul muro.
-No, e credo comunque non lo farò. Non vi voglio vedere litigare ancora- mi guarda con un sorriso amaro.
Mi avvicino a lei e alla porta, prima di tirare la maniglia per poter entrare. -Grazie, Hermione-.
-Non c'è problema, ma fai attenzione se succede ancora. Qualcuno potrebbe anche vedervi- risponde lei seguendomi oltre la porta per raggiungere la Stanza delle Necesità.

-Certo, arrivo subito, voi andate pure avanti- dico rivolta ai gemelli con imbarazzo. Loro alzano le spalle ed escono, lasciandomi sola nella Satanza delle Necessità.
È così imbarazzante da quando ho fatto quel sogno, non sono nemmeno riuscita a dirglielo...forse, dovrei solo dimenticarlo. Sospiro e mi avvicino alla borsa che Hermione ha abbandonato qui, su mia richiesta. Trovo subito la pergamena con la lista di nomi delle persone che partecipano agli incontri, estraggo anche una piuma e dell'inchiostro, mi sdraio a terra e tiro una riga dritta e precisa sulla parola "Lloyd", sostituendola con "Potter". Infondo, credo sia giusto così.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora