Riappacificazione

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Scendo gli ultimi scalini per arrivare alla Sala Grande in modo completamente diverso da questa mattina, mi sento stranamente...come si può dire? Energica...iperattiva?
Non so se sia l'idea di fare magie senza bacchetta, o semplicemente i nervi che si sono sciolti sotto il getto caldo dell'acqua, ma i miei passi sono veloci e leggeri.
Mi guardo frettolosamente intorno appena entro nella grande stanza, e il profumo di mille pietanze ancora calde mi raggiunge. Alla tavolata dei Serpeverde non c'è ancora Draco, che non sono nemmeno riuscita ad intravedere per i corridoi, prima delle poche lezioni che ho seguito. Vorrà dire che comincerò da Harry.
Dovrebbe essere lui a scusarsi, ma come al solito fingerò tocchi a me. Infondo io faccio comodo a loro e, anche se mi fatica ammetterlo, loro fanno comodo a me, nonostante a colazione abbia avuto l'impulso di unirmi nell'immediato al "Lato Oscuro".
Volto velocemente la mia visuale e subito mi dirigo verso il gruppetto di Grifondoro, formato prevalentemente da teste rosse. Mi hanno seminato dopo ogni lezione e mi sono ritrovata di fianco a sconosciuti, ora dopo ora, uno dei quali mi ha fatto una sottospecie di avance che ho liquidato con la frase:"Sono tornata con Malfoy". A qualche metro dal gruppo comicio a rallentare e i miei passi si fanno titubanti, una volra guadagnate le spalle di Ron ed Harry mi blocco, prima che tutti si voltino lentamente a guardarmi.
Sento le guance arrossarsi e comincio a fissare la punta delle lucide scarpe nere, a cui ormai ho fatto l'abitudine.
Merlino, se questo non è imbarazzante, allora non so cosa potrebbe esserlo...
-Va bene- scatto quando sento Ginny schiarisi la voce. -Ehm...mi...ehm...mi dispiace- dico quasi in un sussurro. Non mi importa se non lo hanno sentito, non lo ripeterò un'altra volta. -Avete ragione, non vi dico mai a cosa penso- visto che non vengo interrotta, decido di continuare. -E la ragione è molto semplice...- mi interrompo, davvero non vogliono dire nulla?
Dopo istanti di silenzio è George a parlare. -Quale?- dice semplicemente, nel suo tono non c'è nulla di diverso dal solito.
-Ehm...la mia testa mi suggerisce che non vi importa- dico lentamente. Diamine! Sembra così stupido.
No. Stupido lo è, non lo sembra.
-Perchè?- è Hermione a parlare ora.
-Cosa, perchè?- scatto io, presa alla sprovvista, guardando i presenti.
-Perchè non dovrebbe importarci?- fa la domanda con tono paziente.
-Perchè a nessuno è mai importato qu...- non riesco a finire la frase.
-A me importa- dice serio Harry.
-Bhè, non è l'impressione che hai dato a me...- sbotto arricciando il naso.
-Non ho raccontanto di Natale! Ho fatto il suo nome solo perchè l'anno scorso c'era anche lui!-.
Apro la bocca nel tentativo di ribattere, ma la richiudo, non avendo trovato un buon argomento. Sposto i miei occhi da quelli verdi di Harry al pavimento, prima di girarmi appena per vedere le facce allineate lungo il tavolo Sepeverde.
-A che pensi ora?- dice Ginny attirandomi di nuovo su di loro.
La domanda della ragazza rossa mi sorprende. -Ehm...a Draco, credo sia arrabbiato, è da questa mattina che non riesco a vederlo-. La ragazza fa una faccia strana, ma le impedisco di dire qualsiasi cosa. -So che lui non vi piace, infatti, evito di farvi passare del tempo insieme a lui-.
-Quello ci insulta e tu lo baci...- la sua espressione è stranissima, non riesce a concepire il nostro rapporto.
-Non lo bacio se vi insulta- scuoto la testa, improvvisamente divertita. -Quando è con me non lo fa mai- bugia.
La ragazza sbuffa, e Harry si sposta per lasciarmi lo spazio per sedermi. Acceto il suo silenzioso invito e mi siedo tra lui e Fred, George è davanti a me. Tutti tornano lentamente a farsi gli affari propri e io rilasso le spalle appoggindo la testa sulle mani, e i gomiti al tavolo. Gli occhi mi cadono sulle pietanze profumate, ma non ne sono affatto attratta. Purtroppo non sono l'unica ad essersene accorta.
-Non hai fame?- domanda Fred.
-Ehm...no- dico semplicemente, prima di notare che anche tutti gli altri si sono interessati alla domanda.
-Dovresti mangiare di più, Mary- fa Hermione. -Anche questa mattina non hai mangiato praticamente nulla, sai, la colazione è il pasto più importante della giornata...i miei genitori me lo dicono sempre-.
Alzo le spalle alla voce della ragazza castana. -Lo so, ma...-.
-Anche mamma lo dice sempre!- interviene Ron.
-Per mamma lo sono tutti- alza le spalle George.
-È per questo che sei così magra? Non mangi?- sbotta Ginny sorpresa.
-Già, pensavo lo aveste capito- sorrido. -Non ho mai avuto una buona alimentazione a dirla tutta-.
-E dove trovi tutta quell'energia?- domanda la rossa, con gli occhi leggermente sgranati.
-Ma quale energia?- George mi guarda con una smorfia. -Se dorme sempre!-.
Trattengo il fiato e ricambio la sua smorfia.

Finisco a fatica ciò che Fred ha messo nel mio piatto e solo quando mi pulisco la bocca vengo salutata dai gemelli, che contemporaneamente mi baciano le guance. Così, rimango sola con Harry, Ron ed Hermione. -Andiamo a lezione?- dice l'ultima allegra.
-Certo- sospiro. Draco non s'è visto per tutto il pranzo, solo Pansy, che ha tenuto il broncio al suo tavolo, circondata da altre ragazze del suo anno.
Inizio a camminare dietro alla testa scompigliata di Harry, devo dirgli di Silente.
-Silente mi vuole insegnare gli ad usare la magia...senza l'uso della bacchetta- sputo velocemente approfittando di un loro istante di silenzio, mentre ci dirigiamo verso l'aula.
-Cosa?- tutti e tre si bloccano di colpo, guardandomi con gli occhi sgranati.
Sento uno strano sorriso delinearsi sul mio volto.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora