Momenti magici

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Salve gente! Dopo una lunga lotta col computer, ecco il nuovo capitolo! MA prima LEGGETE QUA:
ATTENZIONE...questo capitolo è un pò particolare...è molto lungo e per questa ragione dovrete farvelo bastare anche per ma prossiama sttimana, MA oltre a questo ci tengo a specificare che questo capitolo, per quanto riguarda i contenuti, non credo sia adatto ai più piccoli, quindi pensate bene se leggerlo...non influirà particolarmente sulla storia :)
Detto ciò, spero il capitolo vi piaccia, fatemi sapere!

Le dita di Draco stringono i mie finchi con più forza, mentre il bacio che ci stiamo scambiando diventa più intenso e profondo. Una delle mie mani sale tra i suoi capelli biondi e fini, quando sento che è in procinto di riprendere fiato, per impedirgli di scostarsi, troppo desiderosa di mantenere il contatto, che per tanto mi è mancato. L'aria tiepida, che fuoriesce dalle sue narici si infrange sulle mie guance, solleticandone la pelle. I secondi passano veloci, mentre le nostre lingue si intrecciano e i nostri respiri si sfiorano nel silenzio della sua camera da letto, interroto a intervalli irregolari dai libri rimasti da prima sul letto.
Il bacio prosegue per vari minuti, fino a che dalle sue labbra, ancora sulle mie, non sfugge un gemito, forse trattenuto per troppo tempo, quando anche l'altra mano sale tra i suoi capelli. Facendo più forza si separa da me, quel tanto che basta per socchiudere gli occhi, annebbiati dal piacere, in direzione dei miei. La sua mente sembra così libera ora, completamente sgombra dalle preoccupazioni. Studia le mie pupille con attenzione, cercando una risposta o un segnale ad una tacita domanda che non riesce a pormi. Non dico nulla, non voglio rovinare questo silenzio, mi limito a respirare, non voglio sprecare tempo, devo prendere aria, così da poter resistere più a lungo al prossimo bacio.
Ora come ora, vorrei poter legare le mie labbra alle sue per il resto dell'eternità.
Facendo forza sugli addominali mi alzo di qualche centimetro, reclamando le sue labbra e costringendolo a tornare più in basso. Il bacio torna a farsi simile al precedente, sempre più profondo ed eccitante. Sento il corpo del ragazzo muoversi rigidamente sul mio, mentre avvicina il proprio bacino al mio, alla ricerca di una posizione più comoda. Il suo stesso movimento gli provoca un'altro gemito che lo costringe a bloccarsi, probabilmente facendolo pensare di aver esagerato. Rimane poi immobile, mentre la sua lingua compie movimenti più cauti all'interno della mia bocca.
Gli istanti trascorrono e i suoi movimenti non tendono al miglioramento, sicuro di aver fatto un errore che in realtà non ha commesso. Una delle mie mani gli accarezza i capelli, tentando di aiutarlo a rilassarsi, cosa che sembra non funzionare quando scende sul suo collo per poi arrivare fino agli addominali e al bordo inferiore della sua maglia. La sua schiena si irrigidisce e la sua lingua si immobilizza quando il terzo gemito gli sfugge e le mie dita sfiorano la sua pelle al di sotto del tessuto scuro, accarezzando insicure la pelle pallida e tiepida al di sopra dell'ombelico del ragazzo.
I secondi trascorrono, sembra essere passata un'eternità quando sospira contro la mia pelle e la sua lingua, calda e morbida, riprende a lambire la mia con decisione, mentre il suo corpo si rilassa leggermente. Anche la seconda mano scende ora, alzando di più la maglia che ora sembra essere piccola anche secondo il ragazzo che tenta di aiutarmi, alzandosela di più. Il problema sappiamo entrambi che è interrompere il bacio, cosa che sembra interessare entrambi.
Lui approfondisce ancora il bacio prima di sollevarsi, puntando le ginocchia sul materasso, alzandosi quasi in piedi sul letto, mentre si sfila la maglia, mostrandosi a torso nudo ai miei occhi, prima di scendere di nuovo su di me, accorgendosi da subito che ho scordato di riprendere fiato, nel momento in cui ci siamo separati. Questo lo convince ad assecondare il bacio per poco, ma prima di spostarsi sul collo, sotto il mio orecchio destro, preme i denti sul mio labbro inferiore e passa la lingua su quello superiore.
Ora sembra molto più sciolto rispetto a poco fa.
Senza che io possa trattenerle le mie mano hanno iniziato a vagare sul suo torace, esplorandone ogni centimetro e facendo sospirare il ragazzo ogni qualvolta sfioro con le dita i capezzoli.
-Sei sicura di ciò in cui ti stai cacciando?- sussura con voce roca e sensuale al mio orecchio, come se qualcuno potesse sentirci, prima di tornare sul mio collo e risalre verso la bocca, leccando la mia mascella fino al mento, per scendere ancora una volta, mentre segue con la lingua la catenina al mio collo, per poi giugere alla chiave che con un rumore metallico prende tra i denti. Quando il ciondolo ricade sulla mia pelle è bagnato e cado. -Perchè non so se si potrà tornare indietro, superato un certo punto-.
-Sì- rispondo impercettibilmente, prima che la sua bocca torni sulla mia.
Le sue mani, delle quali avevo perso la posizione, tornano a farsi sentire, muovendosi lentamente sui miei fianchi, raggiungendo poi i piccoli e chiari bottoni della camicetta, che iniziano a slacciare. Anche le mie dita li raggiungono, aiutando il Serpeverde a farli uscire dall'asola uno alla volta, con estrema lentezza. Quando il lavoro, attento e minuzioso, è giunto al termine posso sentire la mia pelle sfiorare la sua.
Ora anche le sue dita iniziano ad esplorare il mio corpo, e non posso impedirmi di arrossire e trattenere il respiro ogni volta che le sue mani mi sfiorano le costole, mentre le mie tornano tra i suoi capelli, morbiti e delicati.
Non posso fare a meno di arrossire, ancora di più, mentre le sue dita esperte raggiungono il gancio del reggiseno di pizzo nero e con un gesto lento e delicato lo slacciano, allentando la stretta delle spalline. Poi si alza leggermente, senza interrompere il bacio, aiutandomi a sfilare la camicia e quel lembo di stoffa scura.
Sono io ad interrompere il bacio ora, quando gli addominali doloranti mi costringono a tornare stesa. Gli occhi di Draco non scendono nemmeno per un'istante e restano fissi sui miei, ma quando si riavvicina a me le sue mani sono di nuovo ferme sui miei fianchi, mentre le labbra tornano a baciarmi il collo. Il contatto di una delle mani viene meno, mentre si allontana a cercare qualcosa sul materanno.
-Colloportus- sussurra, con un tono talmente profondo e sensuale da farmi venire la pelle d'oca. -Muffliato- aggiunge per insonorizzare la stanza, col medesimo tono. -Nox- termina facendo spegnere la luce nella stanza. Solo un paio di candele vicino alla finestra rimangono accesse.
Draco si sposta ora sulla mia trachea baciandola e lasciandoci scivolare la lingua sopra, prima di tornare sulle mie labbra dalle quali lascia un paio di centimetri. -Meglio ora?- domanda con la stessa voce suadente.
-Sì- ripeto io, incapace di dire altro. Come può rimanere così concentrato con tutte queste sensazioni?
Le sue labbra si uniscono alle mie mentre la bacchetta cade a terra con un tonfo e, ora, la sua mano destra è di nuovo sul mio fianco, ma vi rimane per poco. Sale lentamente sempre più in alto, fino a che non sfiora il mio seno sinistro, per poi stringerlo forse con troppa foga, ma regalndomi una sensazione piacevole ed ellettrizzante, che fa irradiare nel mio corpo mille brividi e sfuggire un gemito sommesso alle mie labbra, all'interno della sua bocca. Questo lo incoraggia e, stringendosi di più a me, rilassa la mano per poi tornare a stringere e compiere movimenti lenti e circolari, che mi fanno gemere con più forza, nello stesso istante in cui anche a lui ne sfugge uno, non dovuto alla sua stretta, ma a qualcosa che inizia a premere sul mio interno coscia, reclamando attenzione oltre il tessuto che lo ricopre. Draco preso da quella sensazione che lo colpisce al basso ventre, che solo ora riesco a sentire anche io, approfondisce ulteriormente il bacio gemendo ancora sulle mie labbra, sendendo poi a depositare piccoli baci sulle mie braccia, permettendomi di respirare.
Riconosco i punti in cui le sue labbra si posano come i centimetri di pelle su cui si possono ancora individuare i segni delle vecchie punizioni, che pochi hanno visto ancora rossi.
Il biondo non si azzarda ugualmente a fare gesti troppo avventati e rimane al suo posto, continuando a muovere la sua mano sul mio seno, fino a che non sale tornando sul collo, diffondendo altri brividi lungo il mio corpo. Solo dopo poco mi rendo conto, però, che scende lentamente più in basso, si ferma solo quando inizio a sospirare mentre le sue labbra baciano ora il mio seno destro, mente la mano non accenna a diminuire la presa sul sinistro. Gemo con più forza, quando mi morde, ed arrossisco al suono della mia stessa voce, incapace di controllarsi.
Dopo pochi secondi di dolce tortura riporta le labbra sulle mie, le bacia con dolcezza e poi con più passione. Insieme al bacio torna a farsi sentire la pressione sulla mia gamba, che il ragazzo continua ad ignorare. Decido di essere io ad incoraggiarlo e muovo una delle mie mani fino all'elastico dei suoi pantaloni che tiro verso di me, costringendolo a dare attenzione al problema.
Così il ragazzo si stringe di più a me, mentre scalcio le scarpe che ancora porto e slaccio il cordino di stoffa che si collega direttamente all'elastico, impedendo di fargli cadere i pantaloni quando cammina, e abbasso leggermente quella stoffa, finendo per sfiorare il tessuto caldo e rigonfio dei boxer, facendolo gemere ancora.
-Sei sicura?- domanda ancora, la voce ancora scossa dall'eccitazione.
Non rispondo alla sua domanda, ma riprendo a baciarlo, mentre con l'aiuto dell'altra mano tento di abbassare ancora i pantaloni del ragazzo, che si distacca un'altra volta con una risata roca ed eccitata. -Faccio io- dice riportando le mie mani tra i suoi capelli e tentando, poi, di liberarsi dall'ingombrate paio di pantaloni, che lo costringevano, cercando comunque di non allontanarsi troppo da me. Quando torna a baciarmi le sue mani abbassano la cerniera della mia gonna, mentre il suo pettto scivola sul mio al ritmo agitato dei nostri respiri.
Draco si allontana per l'ennesima volta e io quasi non mi rendo conto di aver mugolato, delusa dal distacco, mentre il ragazzo mi sfila la gonna e le collant, con gesti lenti, facendo ricoprire la mia pelle di brividi. Ciò che rimane del mio intimo viene rimosso dal ragazzo, che tiene gli occhi fissi nei miei, prima che passi a sfilare anche l'ultimo indumento che porta. Nessuno dei due parla ne distoglie lo sguardo dall'altro, quando il biondo si protende verso di me, insinuandosi tra le mie gambe e tornando su di me, controllando ogni mia reazione, mentre qualcosa di rigido, bollente e umido risale lungo la mia coscia fino a sfiorare la mia intimità. Entrambi emettiamo un'altro gemito, che spezziamo con un bacio lento e misurato, mentre il suo corpo si rilassa contro il mio e il membro caldo ed eretto continua a spingere con forza sulla mia pelle.
Quando il bacio si concluce, Draco torna a guardarmi cercando un segno, quindi io annuisco, invitandolo a continuare. -Cercherò di fare piano- sussurra al mio orecchio. -Non voglio farti male- la voce sempre più profonda ed eccitata. Annuisco ancora, prima che il ragazzo mi lasci un'altro bacio e poi scenda a baciarmi il collo, mentre stringe le mani sui miei fianchi e si posiziona meglio. -Pronta?- domanda, la voce molto profonda e affaticata nel trattenersi. Per rispondere alla sua domanda stringo le gambe, incrociandole dietro di lui, e lascio scivolare le dita tra ciocche dei suoi capelli, quasi bianchi.
Il biondo si avvinghia ancora meglio ai mei fianchi e inizia a spingere il bacino verso di me molto lentamente, ogni spinta provoca un gemito più forte del ragazzo che non riesce più a continuare con i suoi baci e finisce per ansiamare il mio nome con desiderio ed eccitazione. -Mary...Mar...Mary- lo ripete ad ogni spinta, intervallando il mio nome con gemiti e sospiri, come se volesse dire altro ma non riscisse mai a terminare la frase. Se Draco non riesce a evitarlo, nemmeno io sono in grado di farlo, contro quella strana pressione, sempre più forte, in un misto tra dolore e piacere. Vorrei chiamare anche io il suo nome, ma dalla mia bocca non riescono ad uscire altro che gemiti e sospiri, sempre più forti.
-Mary...io...ah...- inizia a spingere con più forza, sospirando di sollievo alla sensazione che prova, prima di chiamare ancora il mio nome. Ad una fitta più forte anche la mia voce aumenta di intensita, mentre Draco si spinge in me completamente, e io non riesco più a trattenere un lamento per il dolore.
Draco si stringe ancora a me e tra i gemiti si sforza di parlarmi. -Ora...ora...andrà meglio...vedrai- mi rassicura ed ha ragione. Lentamente il dolore si trasforma in piacere, che annebia la mi mente e ogni inibizione, quando mi ritrovo ad urlare il nome del ragazzo più e più, mentre lui fa lo stesso con il mio, nello stesso istante in cui il liquido caldo e denso si riversa in me e Draco rilassa finalmente il suo corpo sul mio, mentre entrambi cerchiamo di riprendere fiato.
Perdo la cognizione del tempo, travolta dal piacere.
Dopo averla riaquistata, passano diversi minuti, prima che il ragazzo si risollevi, quando il piacere sta scemando, baciandomi e uscendo dal mio corpo con delicatezza, senza staccare le sue labbra dalle mie. Quando lo fa, i suoi occhi mi guardano in un modo completamente diverso da prima, si lascia cadere al mio fianco e mi stringe in un'abbraccio molto stretto. I nostri corpi sudati si muovo all'unisono, scossi dalla stesso respiro.
-Ti amo- risuona la sua voce nella stanza silenziosa, mentre le sue mani mi accarezzano la schiena e il suo respiro fa danzare i miei capelli.
-Ti amo- dico io, depositando un piccolo bacio nell'incavo del suo collo, in cui ho affondato il viso.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora