Felice anche al freddo

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Mi lascio scivolare in un vestito rosso amarena con dei pois neri e la gonna leggermente a palloncino.
Mi specchio in modo frettoloso, con la coscenza di essere sicuraente in ritardo.
Vestito, collant neri, ballerine scure e giacca di pelle nera mi fanno una strana impressione. Ho comprato queste cose in estate e sinceramente non ne conosco nemmeno la ragione, sapevo e temevo che qualcuno come Lavanda e Calì prima o poi mi avrebbe convinto a metterli.
Sospiro prima di raccogliere i capelli in una treccia che faccio cadere lateralmente e affrettarmi ad uscire. Passo per la Sala Comune seguita dagli sguardi delle decine di Grifondoro che affollano la stanza, cerco di ignorarli ma non è facile e prima di aver attraversato il quadro per uscire sento le guancie in fiamme.

L'aria all'esterno del castello è leggermente migliorata, non so se sia il tempo o il fatto che sia più coperta ma la cosa non mi dispiace affatto.
I ragazzi mi aspettano appena fuori dal portone principale. Non appena li vedo un sorriso si allarga sul mio viso e li raggingo di corsa, non posso fare a meno di notare che ora il rossore contagia le guance di Ron come quelle di Harry. Il primo abbassa in fretta e furia il capo tentando di nascondere qualcosa di inconfondibile, il secondo mi sorride prima di parlarmi.
-Stai benissimo- dice.
-È vero...- si limita ad aggiungere il rosso.
-Grazie- dico arrossendo leggermente con un gesto nervoso della mano che passa dietro il collo. Lavanda e Calì mi hanno imbrogliata, hanno detto che tutti si vestono meglio quando si va a Hogsmade ma evidentemente non è così.
-Oddio!- Hermione mi salta al collo da dietro. -Dovresti vestirti più spesso così-.
Non ho il tempo di rispondere e ringraziarla che Ron sbotta -Dai, andiamo!-.
Non so cosa gli sia preso ma mi ha salvato da altri complimenti inutili quindi ne sono felice.
Mentre ci muoviamo per raggiungere il piccolo villaggio fuori dai territori del castello sento chiaramente un gruppo di ragazzi più grandi fischiare mentre il nostro piccolo gruppo passa non lontano da loro, forse hanno già bevuto qualche burrobirra di troppo.
Improvvisamente sento che la gonna del vestito è troppo corta e le calze troppo poco coprenti, non posso resistere e le mie guance si infiammano di nuovo.

Riconosco l'osteria Testa del Porco come il primo locale in cui ho messo piede ad Hogsmade. È esattamente come lo ricordavo, pieno di polvere e con uno strano odore nell'aria che mi fa pizzicare il naso. Ordiniamo quattro Burrobirre e ci sediamo ad un tavolo nella zona più isolata del locale.
Non passa molto tempo che il locale si riempie di facce note e non, Neville, Dean e Lavanda sono i primi ad arrivare. Pochi secondi e anche Calì entra accompagnata dalla sorella, una ragazza dai tratti asiatici con una amica, Luna e altre undici persone. Gli ultimi sono Ginny, Lee e i gemelli che si premurano di affiancarmi e sedersi vicino a me prima che chiunque altro possa farlo. Sento una strana sensazione mentre i loro commenti sul mio aspetto mi fanno arrosire, non posso fare a meno di pensare a quello che mi ha detto Draco. La cosa è plausibile, passo un sacco di tempo con lor...
No! Ma cosa mi salta in testa? Non è affatto plausibile, sono la cosa più simile a fratelli che posso immaginare.
-Mary?- dice George ad una delle mie orecchie. -Tutto bene? Hai una faccia inquietante-.
Annuisco e abbasso la testa, Hermione ed Harry stanno già parlando ma non so da quanto tempo.
Nell'atmosfera si avverte una strana sensazione, Harry non è mai stato molto felice dell'idea di Ron ed Hermione. Ora è nervoso e qualche ragazzo del gruppo non lo aiuta di certo, ma improvvisamente scopro un sacco di cose che non avevo mai chiesto ad Harry. Certo, lui stesso mi ha raccontato del Torneo Tremaghi, ma non mi ha mai detto nulla degli altri anni. Al primo ha salvato la pietra filosofale dalle grinfie di Voldemort, una pietra che dona l'immortalità, poi ha trafitto e ucciso un basilisco con una spada e al suo terzo ha scacciato almeno un centinaio di dissennatori con un Patronus corporale.
Sento di non riuscire a staccare gli occhi da Harry che è visibilmente imbarazzato per l'ammirazione di quasi tutti i ragazzi.
Passano diversi minuti, e verso la fine dell'incontro Hermione estrae dalla borsa una pergamena e il calamaio. -Io...io penso che ognuno dovrebbe scrivere il suo nome, solo così possiamo sapere chi era qui. Ma penso anche che noi tutti dovremmo essere d'accordo a non dire alla Umbridge o a qualcun'altro quello che stiamo facendo-.
Mi sento leggermente presa in causa alle sue parole.
Fred è il primo a scrivere il suo nome sul foglio, ed dopo George lo faccio anche io.
Mi è impossibile non notare che i gemelli hanno sritture molto diverse, certo sono entrambe disordinate, ma quella di Fred è più rigida e quella del gemello morbida e ghirigorata.
Dopo poche e lievi proteste tutti firmano ed Hermione ritira il rotolo nella sua borsa con cura.
Fred salta improvvisamente in piedi trascinandomi verso l'alto e una mia mano corre alla fine del vestito e si assicura che non scopra esageratamente le gambe.
-Bene, il tempo vola. George, Lee ed io abbiamo articoli di particolare natura da acquistare, e tu...- fa una breve pausa rivolgendosi a me -Vieni con noi-.
-A dire il vero io pensav...-.
-No, non hai scelta- dice Lee alle mie spalle.
-Ehm...Okay...-.
-Andiamo, ci vediamo più tardi- dice Fred riferendosi agli altri e trascinandomi verso l'uscita.
L'aria fredda mi colpisce appena usciamo dalla porta e una reazione involontaria mi fa stringere con forza il braccio di Fred nel tentativo di scaldarmi.
-Dove stiamo andando?- chiedo evitando di far battere i denti.
-Zonko- risponde George raggiungendomi alle spalle e circondandomi col braccio.
-Zonko- ripeto io. -Bene...ed è molto lontano?-.
La mia domanda fa ridere Lee che ci supera -No, è dietro l'angolo-.
Menomale.
Un brivido mi attraversa la schiena e le gambe almeno dieci volte prima di raggiungere il negozio di scherzi del villaggio.
Entrati un'atmosfera festosa ci accoglie e il riscaldamento mi permette di sciogliere i muscoli e sentire un caldo tepore sulla pelle.
Vedo i tre ragazzi allontanarsi alla mia destra in direzione di una porta con su scritto "Retro: solo personale autorizzato".
-Dove state andando?- domando alla schiena di George.
-A fare affari- mi sorride -Tu resta qui-.
-Perchè mi avete trascinato qui se vi devo solo aspettare?- chiedo.
-Lo scoprirai dopo, non ci vorrà molto-.
-Okay...- dico di nuovo alla sua schiena mentre sparisce oltrepassando la porta.
Inizio a guardarmi intorno appena la porta si chiude, ma sinceramente non so cosa fare quindi opto per non far davvero nulla, rimanendo in piedi ad aspettare.
I minuti passano e la noia si mescola alla distrazione che mi fa vagare per il negozio senza una meta precisa. Salgo un'alta rampa di scale per arrivare ad una specie di piano superirore ancora più affolato del precedente, mi fermo sulla ringhiera che mi permette di controllare la situazione dall'alto e noto un paio di volti noti: un Corvonero dei primi anni che più di una volta ha tentato di scoprire con parecchia insistenza una mia possibile relazione amorosa, dal momento che parecchie settimane fa io stessa ho affermato di essere già impegnata; una ragazza di Tassorosso con cui condivido diverse ore di lezione; Lavanda in un angolo del negozio sta ridendo come un'oca dietro ad alcune sue amiche e Pansy si aggira guardinga per gli scaffali.
Mi soffermo sulla Serpeverde dai capelli chiari che la segue, non la ho mai vista e sembra troppo piccola per far parte del gruppetto di Malfoy.
Comincio a percorrere nuovamente le scale per cercare di raggiungerla, non cerco guai voglio solo capire chi è.
-Dove stai andando?!- qualcuno mi ha appena gridato nell'orecchio facendomi saltare per lo spavento.
Mi giro trovandomi a una spanna della faccia di George -Santo cielo, mi hai spaventata!- dico sferrandogli un debole pugno sul braccio.
Lui scoppia a ridere prima di trascinarmi per un braccio verso l'uscita -Ti avevo detto di aspettare-.
-Mi annoiavo- dico semplicemente -Che avete combinato?- chiedo mentre torno a contatto col freddo.
-Affari- dice lui con uno strano sorriso.
-Questo me lo hai già detto prima, così non vale, sai?- ignora la mia domanda quindi cambio discorso. -Dove sono Fred e Lee? E dove stiamo andando?-.
-Tre manici di scopa- volta l'angolo. -È la risposta per entrambe le domande-.
Si mette a ridere alla proprie parole e non posso fare a meno di aggrottare la fronte mentre lo seguo all'interno di un locale, che a differenza di quello della riunione e pulito e pieno di gente.
-Mary!George!- veniamo chiamati da Lee. Sono seduti dall'altro lato della grande stanza con diversi bichieri sul tavolo e un paio di borsoni sotto il tavolo.
Ci facciamo strada tra la gente con non poca difficoltà, ma riusciamo a giungere al tavolo senza troppi problemi.
-Prova questo!- mi dice Fred tirandomi a se sulla panca e offrendomi un piccolo bicchiere.
Lo annuso per un attimo e l'odore di alcool mi impregna le narici facendomi arricciare il naso -Che roba è?- chiedo scettica.
Non ottengo risposta, solo grandi sorrisi complici.
-Fate paura...Ma almeno è legale che io beva questa roba?-.
-Più o meno...ma se non lo vuoi non fa nulla...hai ragione...sei piccola- dice allungando la mano verso il bicchierrino.
-No!- dico e trangugio il suo intero cotenuto.
La gola brucia improvvisamente e sento anche il naso respirare meglio, il bruciore scende verso il mio stomaco e improvvisamente scompare. Non riesco a trattenere un colpo di tosse e così suscito una grande risata da parte dei ragazzi che mi circondano.
Rimango un'attimo indispettita prima di unirmi a loro incapace di resistere.
Qualche ora e bicchiere dopo mi ritrovo per strada, nonostante il buio inizia a calare e sia ora di tornare al castello non sento freddo e sono felice.
Non credo di esserlo mai stata così tanto, sto cantando a squarcia gola con George, Fred e Lee sulla via del ritorno.
So di non essere completamente lucida, soprattutto quando affianchiamo altri gruppi d studenti. Incominciamo a ridere di noi stessi e corriamo lontano da loro barcollando.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora