Piccola vendetta

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-Ti prego...- fa la voce lamentosa di Draco, seguendomi per le scale. Il mio stomaco emette un vago brontolio, richiamato dagli odori provenienti dalla Sala Grande, molto probabilmente già imbandita. -Non puoi farmi questo...-.
-Posso- cerco di ignorare le sue lamentele, senza fermarmi.
Il suo passo accelera fino a quando non mi si para davanti con le braccia alzate, per bloccare la mia camminata verso quell'invitante profumo. -Un'altra cosa?-.
-No- dico seria. -Non puoi porre condizioni sulla mia vendetta- alzo le spalle, prima che possa sbuffare. -Forza- gli do un'energica pacca sulla spalla, prima di superarlo. -Via il dente, via il dolore, no?-.
-Non ho mai sentito niente di più stupido, è roba Babbana?- domanda, ma notando che lo ignoro torna sui suoi passi, riprendendo a lamentarsi. -Non posso fare colazione al vostro tavolo- ripete per l'ennesima volta, alzando gli occhi al cielo.
-Sì che puoi...dai, mi hanno anche promesso che si comporteranno bene- lascio scivolare la mia mano nella sua, conducendolo verso la Sala Grande e facendo spuntare un piccolo sorriso sul suo viso. Ieri sera, quando ci siamo riappacificati, nessuno di noi due ha voluto sbilanciarsi, facendo anche solo una cosa così semplice. Certo, mi ha preso le mani, ma le ha lasciate poco dopo.
Varchiamo la porta della Sala Grande e il suo lamento torna a farsi sentire, mentre lo accompagno in direzione del tavolo Grifondoro, sotto gli occhi esterefatti di mezza scuola. -Aiutami a ricordare, perchè te lo sto lasciando fare?- domanda.
-Perchè vuoi farti perdonare per la tua incredibile arroganza, stupidtà e insistenza- rispondo mostrandogli un falso sorriso.
-Giusto- commenta.
-Oh...anche per quella vecchissiama corsa nel Parco...in cui...bhè, ho vinto io-.
-Giusto- ripete, questa volta con aria pensierosa.
-Ciao ragazzi- saluto gli altri, una volta raggiunto il tavolo, sentendo il Serpeverde sussultare al mio seguito.
-Buongiorno- si alza il coro poco caloroso, nemmeno a loro andava molto a genio come idea, ma alla fine, dopo che i gemelli si sono lasciati convincere, hanno accettato tutti, anche se i pretendenti che volevano sedersi di fianco a Draco erano meno di zero.
I gemelli si separano automaticamente alla mia comparsa, lasciando due posti liberi, per me e il Serpeverde, che titubante si siede sulla panca, con un'espressione imbronciata.
Harry è direttamente davanti a lui, con un broncio ancora più profondo...sempre che sia possibile. Ron subito al fianco del mio gemello, davanti a Fred, mentre Hermione e Ginny sono davanti a me e George.
La colazione procede lenta e silenziosa, fatta di sguardi poco amichevoli e conversazioni sussurate tra poche persone.
La prima, dopo molti minuti, che si azzarda a parlare ad alta voce è Ginny, rivolgendosi proprio a Draco. -Le tue vene si vedono, davvero...un sacco!- esclama la ragazza improvvisamente, sorprendendo tutti.
Il mio sguardo cade automadicamente sulle braccia di Draco, le maniche della divisa sono state arrotolate quasi fino al gomito, lasciando intravedere la pelle pallida che ricopre quegli strani filamenti sui toni del verde.
Lo sguardo del ragazzo si gela, rivolgendosi alla ragazza dai capelli rossi, prima di essere accentuato da una smorfia indignata.
Facendo forza sulla mia gola, mi schiarisco la voce, dimostrando il mio disappunto per il suo gesto.
-Grazie- si corregge il ragazzo, senza modificare la sua espressione, fingendo di prenderlo come un complimento.
Mi trattengo dal ridere, soffocando il sorriso che stava comparendo sulla mia faccia e chino la testa sul piatto, chissà quanto a lungo resisiterà. Il silenzio torna tra noi all'istante, con qualche sguardo contrariato dei Weasley e un "prego" inudibile, borbottato da Ginny.
-No, dai- fa Draco agitato, all'improvviso. -Sul serio? Che razza di commento è mai quello?- dice esterefatto attirando gli sguardi di tutti i Grifondoro.
Scoppio in una forte risata, battendo appena la mano sul tavolo. -Lo sapevo, lo sapevo! Non potevi resistere, sei incorreggibile, Draco!- dico tra le risate, chiudendo gli occhi, senza poter evitare di dare un piccolo colpo alla spalla del Serpeverde. Quando riapro gli occhi il mio sorriso si allarga di più, incontrando gli occhi sorpresi di Draco e un sorriso spontaneo fare capolineo sul suo viso, probabilmente, dovuto alla mia reazione.

Busso alla porta della McGranitt con sicurezza, anche se la pelle che ricopre le mie nocche è ancora leggermente più sensibile del normale. Mentre la sua voce mi invita ad entrare, il flash su tutti gli opuscoli che ho letto nelle vacanza si fa vivido nella mia mente, quale è stato il risultato? Zero, assolutamente zero. Non ho idea di cosa fare per il mio percorso di studi, ma sono pronta a scommettere che la Professoressa McGranitt tenterà di convincermi per l'insegnamento.
-Siediti, Mary- mi sorride, contagiando la mia espressione nello stesso modo, preferisco di gran lunga il mio nome, a "Signorina Potter". -E ti prego di non fare caso alla Professoressa Umbridge- aggiunge facendomi voltare di scatto la testa verso la donna in rosa, seduta in un angolo con i suoi appunti e un'orribile sorriso.
-Salve- la saluto con freddezza, prima di sedermi rivolgendo una strana occhiata alla McGranitt, segnalando il mio disagio.
-Bene, questo incontro è diretto ad aiutarti a scegliere quali siano le materie che è meglio tu approfondisca, per poterti preparare al lavoro che vorresti ottere, dopo il settimo anno- mi spiega la donna seduta davanti a me, oltre alla scrivania di legno. -Hai per caso pensato...a qualcosa?-.
-Certo...-mormoro io. -Ho riflettuto su diverse possibilità, ma devo ammettere di aver preso in seria considerazione di diventare Auror, credo che alcune delle mie capacità potrebbero dimostrarsi utili- senza contare il fatto che Harry non mi ha parlato d'altro nelle ultime due settimane.
-Immagino di sì- mi sorride la donna. -Ma sono sicura che anche in campi, come ad esmpio l'insegnamento, la tue capacità potrebbero...- si interrompe osservandomi stranita quando mi lascio sfuggire una risata.
-Sapevo che avrebbe cercato di indirizzarmi verso l'insegnamento- la faccio sorridere. -Ma non vado proprio d'accordo coi ragazzini, non posso farlo- ridacchio.
-Oh...va bene- agita una mano a mezz'aria, trattenendo una risata per essere stata scoperta. -Auror? Ne sei sicura?-.
-Abbastanza...direi di sì-.
-Bene- mi fa un cenno col capo, prima di porgermi un opuscolo nero, con scritte semplici. -Tuo fratello ha espresso la stessa preferenza e ti ripeterò ciò che ho detto a lui : è richiesto un minimo di 5 G.U.F.O. e nulla sotto "Oltre ogni previsione", poi saresti tenuta a subire una serie rigorosa di prove attitudinali e caratteriali dall'ufficio degli Auror. E' una carriera molto difficile da intraprendere, ma sono sicura non ti risulterà particolarmente complicato, loro prendono solo il meglio. Infatti, nessuno è stato assunto negli ultimi 3 anni- fa una breve pausa, aspettando un mio segnale, per dimostrarle di aver capito, così annuisco e lei può continuare, mentre entrambe ignoriamo la Professoressa in rosa. -Difesa Contro le Arti Oscure immagino tu già sappia sia una materia essenziale per diventare Auror-.
-Certo- annuisco ancora.
-Inoltre, vorrei consigliarti Trasfigurazione, perché gli Auror frequentemente hanno bisogno di trasfigurarsi nel loro lavoro, e io non accetto studenti nella mia classe di specializzazione G.U.F.O. senza che questi abbiano ottenuto un "Oltre ogni previsione" oppure un alto Giudizio Unico per Fattucchieri Ordinari. Non credo avrei problemi in questo, vista la tua media, ma tuo fratello potrebbe averne, visto che al momento si presenta con "Accettabile", se ti è possibile aiutalo in questo. Probabilmente lui potrebbe aiutarti con altro- mi fa un cenno col capo a cui rispondo tranquillamente. Credo di non avere problemi con Trasfigurazione, visto ciò che sono riuscita a fare coi gemelli. -Anche Pozioni è essenziale e il Professor Piton non accetta voti sotto a "Eccezionale" e so che Pozioni è la materia in cui hai le votazioni inferiori. Hai idea di come risolvere il tuo problema?-.
Abbasso la testa pensierosa, alla sua domanda. Credo sia impossibile far arrivare il mio voto al massimo, Piton mi odia troppo, sopratutto dopo quello che io e Harry abiamo visto. E sarà ancora più complesso risolvere il problema se, come oggi, salto la lezione fingendo di avere mal di testa, passato casualmente nel giro di due ore.
Un colpo di tosse da parte della Umbridge interrompe il flusso dei miei pensieri. -Scusate l'intromissione, ma sono casualmente venuta a conoscenza da parte del Signor Malfoy, che la Signorina Potter e lui sono tornati ad essere in buoni rapporti ultimamente, e per pura casualità sono a conoscenza del fatto che il Signor Malfoy abbia una votazione pari a "Eccezionale" in ogni prova sostenuta con il Professor Piton. Sono stata molto felice di sapere che ti stai muovendo sulla giusta via, Signorina Potter, e sono certa che il Signor Malfoy ti possa aiutare con la materia-.
-Bhè...credo di sì- dico infastidita dal fatto di non averci pensato prima di lei. Draco è bravo in Pozioni, ma non so quanto le sue votazioni riflettano effettivamente ogni suo risultato.
-Bene- interviene la McGranitt prima che la Umbridge possa dire altro, e potrei giurare di aver intravisto sul suo viso una strana espressione infastidita. -Oltre a questo ti consiglio di mantenere la tua media in Incantesimi e di esercitarti per migliorare la tue capacità sotto pressione, è molto importante come aspetto nei test attitudinali per diventare Auror-.
-Capisco- annuisco.
-Bene, se non hai altre domande direi che abbiamo terminato-.
-Nessuna al momento-.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora