Lascio scivolare gli incisivi sul labbro inferiore, premendo sulla pelle umida con poca decisione, mentre osservo Harry allontanandosi, seguendo Gazza, che lo porta a parlare con la Umbridge. Sono pronta a scommettere che gli farà mille domande inutili e che lui la farà arrabbiare.
Alzo le spalle e mi volto verso Hermione e Ron, seguendoli all'interno della Sala Grande, so che i gemelli sono da qualche parte in giro per il castello, a divertersi nel preparare e mettere in atto qualcosa che farà infuriare la Umbridge, e la cosa mi fa impazzire. Mentre mi siedo un leggero brontolio mi riscuote dallo stato di trance in cui i pensieri mi avevano trascinata, permettendomi solo ora di notare che molte persone mi stanno fissando, probabilmente per via della scenata di questa mattina.
È stato spaventoso vedere George così arrabbiato mentre serio non permetteva a Draco di seguirmi, mentre Fred mi accompagnava sulla via per il dormitorio Grifondoro.
Lentamente riempio il piatto e comincio a mangiare, devo finire tutta questa roba, lo devo fare. Come se non bastasse questa mattina ho saltato colazione perchè tutte le volte che mi sporgevo dalle scale lui e era lì sotto ad aspettare che scendessi.
Sospiro.
Chissà che sta facendo ora, Draco?
Non è difficile trovare la risposta, in fondo, basterebbe voltarsi e osservare quello che succede al tavolo Serpeverde. Effettivamente, è strano che non si sia ancora presentato col suo cipiglio arrabbiato, a richiedere spiegazioni e fare tanto rumore per nulla. Sento una leggera pressione allo stomaco, vorrei che Harry, Fred e George fossero qui, sarei più tranquilla, ma ho visto lo sguardo che mio fratello ha rivolto a Ron prima di andarsene.
I miei occhi cadono sul rosso, seduto avanti a me, al fianco della mora, che si rimpie la bocca di cibo.
Sospiro.
Molto lentamente sposto gli occhi verso destra, pronta a girarmi per sondare la situazione.
-Mary?- mi fa scattare sulla panca la voce di Hermione, mentre i miei occhi vanno a puntare su di lei. -Mi stai ascoltando?-.
-No- rispondo autometicamente. -Pensavo-.
-A cosa?- scatta la ragazza interdetta.
-Nulla di che- alzo le spalle. -Più che altro a Fred e George, voglio divertirmi anche io a far impazzire la Umbridge-.
Bugia. Pensavo, più che altro, al Serpeverde.
-Mary!- mi rimprovera la ragazza, facendo sorridere me e Ron.
-Che dicevi prima?- domando, prima di prendere un'altro boccone.
-Parlavo dei compiti, ma non fa niente-.
Annuisco e cerco di nuovo di tornare alle mie questioni, tentando di nuovo di voltarmi.
-Mary?- mi sento di nuovo chiamare, questa volta è Ron. -Non voltarti- anticipa la mia intenzione di ignorare il suo richiamo.
-Perchè?- punto i miei occhi nei suoi, aggrottando le sopracciglia.
-Non so se vuoi vedere...- non lascio che il ragazzo termini la frase, e giro di scatto i busto, puntando gli occhi direttamrnte in quelli grigi di Draco Malfoy, dall'altro capo della stanza.
Sul suo volto compare un sorriso piuttosto sincero che mi sorprende, soprattutto quando viene rivolto ad una figura femminile al suo fianco, che ha appena appoggiato la mano sul suo braccio.
Quello è il mio sorriso.
Da qui riesco solo a vedere la mano di quella ragazza, che sono sicura non appartiene a Pansy. Visto che la ragazza è seduta al lato sinistro di Malfoy, cercando di attirare la sua attenzione mezza imbronciata.
Di chi diamine è quella mano? Riesco solo a notare che è pallida, ma non lo stesso pallore di Draco, è più candida, dal sottotono rosato.
Scatto in piedi senza quasi accorgermene.
-Mary, no! Non andare là, lo fa solo per farti innervosire!- sento le parole di Hermione e con un gesto meccanico piego le gambe, tornando seduta e puntando gli occhi in quelli della Grifondoro. -Scommetto che se ci vai e le dici di...-.
-Di mettere giù le mani dal mio ragazzo?- damando con la voce incrinata dalla rabbia, puntando un dito sul mio petto per sottolineare che sia mio.
Il mio ragazzo...è ancora giusto chiamarlo
-Esatto- tenta di calmarmi, muovendo su è giù le mani lentamente. -Farà lo sbruffone e ti dirà una delle sue solite cattiverie, o farà come questa mattina- arrossisce. -E ti dirà che quando alzi la voce e fai la gelosa lo ecciti-. Con la coda dell'occhio vedo Ron ignorare a disagio la nostra conversazione.
Abbasso lo sguardo sul mio piatto, riesco a immaginare la scena senza alcuno sforzo. -Come faccio a trattenermi? Mi fa...mi fa arrabbiare...cos...-.
-Lo so, lo so, ma controllati- mi sorride rassicurante. -Quando ci sarà meno gente, un giorno di questi, avrai l'occasione di arrabbiarti e sfogarti, ed avrai il mio completo appoggio se tenterai di picchiare Malfoy-.
La Griondoro mi fa abbozzare una risata, facendomi venire in mente una scena assurda. -Me lo terrai fermo?- domando ridacchiano e facendo sorridere la ragazza.
Sono stata in piedi per pochi istanti, ma ho l'immagine di quella ragazza impressa nella mente, odiando ogni suo particolare con tutta me stessa. Un'altra Serpeverde ovviamente, che però non avevo mai notato gironzolare attorno a Malfoy, porta i capelli lunghi e mossi, sciolti in modo che ricadano sulla schina e sulle spalle, il loro colore rosso accesso mi ricorda vagamente quello che spesso noto tra le fiamme del camino in Sala Comune, creando un fastidiossimo contrasto.
"Non poi tanto fastidioso" si auto corregge la mia mente, facendo contrarre per un'istante il mio viso in una smorfia.
Gli occhi della ragazza senza nome sembrano scuri per quel che ho potuto notare, ma devo vederla più da vicino per esserne certa, nonostante siano piuttosto grandi. In più, mi secca ammetterlo, ma ha un bel sorriso e il suo corpo è quello di una ragazza normale della sua èta, snella, ma non troppo, con le forme al posto giusto e il viso riposato e rilassato. Non come me, che se non fosse per i gemelli, sarei sempre segnata da notti insonni e giornate stressanti.
Sbuffo rumorosamente. -Come si chiama?- domando alla Grifondoro davanti a me. So che lo sa.
-Ehm...- tentenna la ragazza. -Credo sia Coldmind...sì, Elisabeth Coldmind- riflette la ragazza, prima di assumere una strana espressione. -So che vorrai uccidermi, ma non è molto male per essere una Serpeverde, non le ho parlato solo un paio di volte, ma non è mai stata particolarmente scontros...-.
-Guarda che vuole ucciderti- fa Ron interrompendola. -Io la pianterei, ha gli occhi ignettati di sang...- tenta di dire quando un forte boato sorprende l'intera Sala Grande, seguito da un tremore leggero.
Sono sicura che sono i gemelli.
Improvvisamente mi ritrovo a soffocare una risata, quando alcuni fuochi d'artificio irropono nella stanza, accompagnati da urli di sorpresa.
Mi è impossibile non voltarmi a guardare la faccia sorpresa di Draco.Stringo con forza le dita sulla tracolla, deglutendo rumorosamente, mentre i miei piedi si muovono in maniera meccanica e forzata, scndendo le scale. Un passo dopo l'altro, sempre più vicina ai sotterranei, sento i brividi percorrermi la schiena ogni volta che un leggero rumore raggiunge le mie orecchie.
Questa notte ho dormito ancora coi gemelli e non mi sono minimamente preoccupata di esercitarmi in Occlumanzia, e ora mentre scendo per un'altra lezione so che Piton se ne accorgerà, come vedrà i segni sulle mie mani.
Raggiungo la porta e istintivamente mi blocco.
Devo aspettare Harry, è giusto aspettarlo. Se crede che entrerò lì dentro per farmi urlare contro, quando sappiamo entrambi che è sempre lui a cominciare, si sbaglia di grosso.
-Eccomi- sento la voce di Harry accompagnata dai suoi passi. -Entriamo-.
Rilascio l'aria che non mi ero accorta di trattenere e annuisco.
-Siete in ritardo- fa Piton con freddezza quando entriamo nella stanza. Sono stanca e trenta secondi non possono essere definiti ritardo, ma non ho voglia di rischiare un'altra punizione, quindi mi limito ad ignorare le parole dell'uomo. Harry fa la stessa cosa e richiude la porta alle sue spalle, intrappolandoci per l'ennesima volta con l'uomo freddo e scocciato. -Allora, vi siete allenati?- estrae la bacchetta lentamente, come lo ho visto fare molte altre sere.
-Sì- sono sicura che Harry mente e lo faccio anche io annuendo, con un gesto accennato del capo.
-Bene, ora lo scopriremo, giusto?- stabilisce un contatto visivo con Harry. -Fuori la bacchetta, Potter- dice e quasi un secondo dopo riprende a parlare, contando. -Al tre...uno...due...-.
Faccio silenzio e so già che quando toccherà a me sarà più arrabbiato, non voglio mi veda colpire il muro, o nel dormitorio Serpeverde mentre lancio a Draco la sua cami...
Un forte rumore interrompe il filo dei miei pensieri, facendomi voltare verso la porta.
-Professor Piton, Signore...- la voce di Draco gela il sangue nelle mie vene, bloccando le mie gambe, mentre i miei occhi corrono ad incontrare i suoi. -Oh- sospira la sua voce. I suoi occhi si fermano sui miei più di quello che avrebbero probabilmente dovuto fare, perchè ora li porta su Piton con una strana espressione. -Scusi-.
Vedo gli occhi del Professore scivolare da me al Serpeverde un paio di volte prima che parli. -Va tutto bene, Draco- sento i brividi nel notare che lo chiama per nome. -I Potter sono qui per una piccola ripetizione di Pozioni-.
-Non lo sapevo- sento la voce di Malfoy risuonare quasi allegra, e so che ha di nuovo puntato gli occhi su di me, ma non voglio vederlo. Sento le guancie colorarsi e vorrei urlagli contro qualcosa, qualsiasi cosa.
-Beh, Draco, cosa succede?- domanda il professore.
-Si tratta della Professoressa Umbridge, Signore, ha bisogno del suo aiuto- fa Malfoy serio. -Hanno trovato Montague, è stato ritrovato incastrato nel bagno del quarto piano-. Sono costretta a trattenere un sorriso alle parole di Draco, i gemelli mi hanno raccontato come Montague è finito lì, il loro racconto mi ha fatto ridere e mi ha risollevato il morale ieri sera.
-Come ha fatto a finire lì dentro?- domanda Piton, con un'espressioe sorpresa che stona completamene con la mia idea di lui.
-Non saprei, Signore, è un po' confuso-.
-Molto bene. Potter, riprenderemo questa lezione domani sera- si muove verso la porta l'uomo, sparendo alla nostra vista.
-Ripetizioni di Pozioni?- sussura divertito il ragazzo, ma sia io che Harry lo ignoriamo, senza nemmeno guardarlo, quindi si fa più serio e prima di andarsene, nella stanza risuona la sua voce arrabbiata. -Noi due dobbiamo parlare, prima o poi-.
So bene che non si rivolge a Harry.Anticipo di un giorno, scusate, ma domani non avrei avuto il tempo di postare, quindi ecco qui!
Spero vi sia piaciuto!
Fatemi sapere!
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Mary Lloyd, la chiave e il volto del male
FanficCosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza? Forze oscure sono tornate a incombere su...