Visita al San Mungo

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Cammino tra i gemelli in religioso silenzio, sono due Auror del Ministero a scortare l'intera famiglia verso il San Mungo, Alastor "Malocchio" Moody e Tonks, se non sbaglio, anche loro membri dell'Ordine.
Tonks è una strega giovane dagli stravaganti capeli rosa, ma da ciò che ho capito sono dovuti al fatto che è una metamorfomagus. Mi ha sempre appassionato leggere delle qualità dei metamorfomagus sui libri, e devo ammettere che non mi dispiacerebbe affatto possedere le loro capacità.
Malocchio Moody, invece, è un'uomo che deve aver affrontato molti combattimenti, molte cicatrici segnano il suo viso su cui si può notare l'inconfondibile presenza di un occhio finto blu elettrico, incute timore ma ho visto persone più spaventose.
Cammino e annuisco a ciò che mi dicono i gemelli senza pensarci realmente, mi risveglio solo quando sento il braccio di George circondarmi le spalle.
-Andiamo?- chiede sorridendo.
Punto i miei occhi nei suoi leggermente spaesata, siamo davanti ad un vetro che nasconde una donna che sembra dormire.
-Io te l'ho detto che non ti ascoltava- ridacchia Fred affiancandoci e facendo affiorare una piccola smorfia sul viso del gemello.
-Dobbiamo attraversare il vetro, è simile alla bariera che c'è in stazione- mi spiega pazientemente George.
Annuisco frettolosamente. -Scusa-.
Facciamo tutti e tre un passo verso il vetro e improvvisamente ci ritroviamo in una sala d'aspetto molto chiassosa, la Signora Weasley domanda a una donna all'accoglienza in che stanza suo marito è stato spostato.
Per un'istante la strega ci osserva e poi risponde in modo annoiato e apatico. -Primo piano, seconda porta sulla destra, raparto Doi Lewellyn-.
-Grazie, venite voialtri- ci richiama la Signora Weasley prima di farci strada.
Attraversiamo diversi corridoi fino a che non troviamo la scritta "PERICOLOSO. REPARTO DOI LLEWELLYN: MORSI SERI" sulla seconda porta a destra.
-Harry, Mary- dice Tonks sfiorandomi la spalla. -Credo sia giusto se aspettiamo qui, è meglio che vada prima la famiglia...-.
Io ed Harry non ce lo facciamo ripetere due volte e subito facciamo un paio di passi indietro.
-Oh, non siate sciocchi- interviene la Signora Weasley prendendo entrambi per un braccio. -Arthur vuole ringraziarvi-.
Santo cielo, perchè deve ringraziarci? Lo ho praticamente ucciso la scorsa notte.
Mentre entrambi veniamo trascinati oltre la porta il mio sguardo si muove allarmato verso quello di Harry intercettandolo, non ne sembra molto felice anche lui.
Sono solo tre i pazienti che occupano la stanza piuttosto buia, il Signor Weasley è nell'ultimo letto comodamente appoggiato a numerosi cuscini e intento a leggere la Gazzetta del Profeta, non appena si accorge di noi la getta di lato e ci sorride. -Ciao!- esclama.
-Come stai, Arthur?- gli domanda ansiosa la Signora Weasley prima di baciarlo.
-Assolutamente bene- gli risponde l'uomo sorridente e io non posso fare a meno di rilassare la schiena, pensavo di trovarlo in condizioni disastrose. -Se sarò in condizioni di togliere le bende, potrò tornare a casa- accarezza Ginny, che gli si è avvicinata, sul viso.
-Perchè non le tolgono, papà?- chiede Fred al mio fianco, non mi ero accorta si fosse avvicinato di nuovo.
Suo padre esercita un semplice incantesimo e fa apparire una sedia per ognuno di noi. -Comincio a sanguirare ogni volta che ci provano, è come se ci fosse qualche incantesimo che tiene aperte le ferite- risponde rilassato, come se non fosse una cosa grave. -Sono sicuri di trovare un antidoto, dicono che hanno avuto parecchi casi simili. Prendo anche una pozione rigenerasangue ogni ora- aggiunge.
È esattamente come lo ricordavo, gentile e tranquillo
-Ora vuoi dirci cosa è successo, papà?- dice Fred interrompendo il racconto che il Signor Weasley stava facendo sugli altri pazienti.
-Bhe- dice lui sempicemente. -Non lo sapete già? Ho avuto una giornata molto lunga- sorride a me ed Harry.
-Sul Profeta hanno scritto dell'attacco?- domanda Fred osservando, da dove si trova, il quotidiano.
-Oh- si affretta a rispondergli suo padre. -Naturalmente no, il Ministero non vuole che si sappia che un grande sporco serpen...-.
Un serpente?
Solo ora i miei muscoli si rilassano completamente, ho sognato davvero di essere un serpente, non ero io...
-Arthur...- viene ammonito l'uomo dalla Signora Weasley.
-...mi ha fatto quello che ha fatto- termina poco soddisfatto.
-Dov'eri quando è successo?- questa volta è George a parlare.
-È il mio lavoro- risponde con un sorriso.
Non sono sicura di capire cosa intenda ma Fred e George sicuramente sì, e non sembra soddisfatti della risposta.
-Quando hai detto che è il tuo lavoro , cosa stavi facendo?- domanda Fred interrompendo suo padre che si era appena lanciato nel racconto di un'uomo che aveva molto probablmente pagato per essere assolto in un processo per le toilettes.
-Non discutiamone ora, Fred!- lo amonisce la Signora Weasley.
-Dovevi sorvegliarlo, vero?- interviene George non appena la madre smette di parlarne, a differenza di suo fratello è molto più calmo. -L'arma? Il successore di Tu-sai-chi?-.
-Stai calmo, George- le parole della Signora Weasley sembrano più una minaccia che altro.
-Non hai detto che Tu-sai-chi ha un serpente, Harry?Uno grosso, giusto? L'hai visto la notte che è tornato, vero?- sbotta Fred, anche se si vede che cerca di rimanere il più tranquillo possibile. -Anche tu lo hai visto, vero? Il serpente intendo- si rivolge a me guardandomi negli occhi.
Sto per aprire la bocca sicura che finirò per emettere un verso strozzato e privo di senso quando la signora Weasley si alza irritata. -Direi che per oggi è abbastanza- dice la Signora Weasley. -Malocchio e Tonks sono fuori, Arthur, vogliono vederti. E voi tutti potete aspettare fuori, avvicinatevi e salutate. Andiamo-.
Ci affrettiamo a salutare tutti il signor Weasley e usciamo nel corridoio in silenzio mentre i due Auror scivolano nella stanza chiudendo la porta.
-Bene, non ci dicono nulla- borbotta Fred frugandosi nelle tasche.
-Cerchi questi?- dice George con in mano una grande quantità di stringhe colorate che riconosco come uno dei loro ultimi progetti.
Mi avvicino a lui e sgarbuglio una delle stringhe prima di separare le orecchie oblunghe, Fred e George fanno lo stesso e le distribuiscono.
-Secondo voi funzioneranno? Non potrebbero esserci degli incatesimi di protezione?- chiedo incuriosita cercando di dare allla mia voce il tono più tranquillo possibile.
-Non lo so- mi risponde Fred. -Ma vale la pena tentare-.
Annuisco e inserisco la fine del nastro in un'orecchio nello stesso momento in cui lo fanno i gemelli, dopo qualche secondo di silenzio la voce di Tonks si sente chiara e forte e mi sento sollevata, voglio capire cosa sta accadendo.
-.....hanno setacciato l'area circostante ma non hanno trovato il serpente da nessuna parte. Può significare che è sparito dopo averti attaccato, Arthur...ma tu sai chi può aver mandato un serpente per farlo, no?-.
-Secondo me lo ha mandato per una ricognizione- dice agitato Malocchio Moody. -Perché non è stato molto fortunato. Penso che stia cercando di farsi un quadro chiaro della situazione e se Arthur non fosse stato presente, la bestia avrebbe avuto più tempo per guardarsi intorno. Potter e la ragazzina hanno detto di aver visto quello che è successo?- domanda infine.
Uno strano fastidio mi si insinua nello stomaco alle parole "la ragazzina".
-Sì- dice il Signor Weasley in tono preoccupato. -Sai, Silente si aspettava che Harry avrebbe visto una cosa come questa- fa una breve pausa prima di aggiungere. -Ma Mary, non la aveva mai nominata nell'eventualità di una situazione simile. Sì, aveva detto che erano più simili di quel che pensassimo, ma non pensavo...-.
Sento gli occhi di alcuni dei Weasley puntarsi su di me ma decido di ignorarli.
-Beh- fa Moody. -Quei due sono strani, e questo su Harry lo sappiamo tutti, ce n'è solo un'altra uguale. È una fortuna che abbia stretto amicizia coi vostri figli, pensate cosa sarebbe accaduto se avesse deciso di passare le vacanze nel posto sbagliato-.
-Un disastro- dice Tonks stancamente prima che nella stanza cali il silenzio.
È il Signor Weasley a interromperlo. -Silente sembrava preoccupato per loro due quando questa mattina gli ho parlato-.
-Naturalmente è preoccupato - dice Moody in un rantolo. -Sia Harry che l'altra vedono le cose dal punto di vista del serpente di Tu-sai-chi! Ovviamente non realizzano cosa significa, ma se fossero posseduti da Tu-sai-chi, dobbiamo fare attenzione-.
Vedo con la coda dell'occhio Harry che si toglie l'orecchio ablungo, lo guardano tutti e io non riesco a imitarlo, rimango immobile ad ascoltare il silenzio che ora si sta formando dall'altro lato della porta.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora