-Che fai, Mary?- mi gridano nelle orecchie i gemelli mentre mi trascianano per il corridoio.
Sono sbucati alle mie spalle facendomi sussultare.
-Nulla, ragazzi- rido rassegnata. -Voi che volete che faccia?-.
-E chi ti dice che vogliamo che tu faccia qualcosa per noi?- ridono.
-Non saprei...forse perchè mi state trascinando per il corridoio- dico sarcastica.
Ridono di gusto -Ti portiamo al campo da Quidditch- dice Fred alla mia destra.
-E perchè, di grazia?- rispondo prima di iniziare a scalciare, -Non vorrete farmi giocare, vero?-.
-No, tranquilla, non oggi- ridono ancora.
-Non è divertente!- gli faccio il verso.
-Sì che lo è!-.
-E anche molto! Ma oggi vogliamo solo che vieni a vederci allenare...così potrai vedere la nostra enorme bravura-.
-Ho capito- ora sono io a ridere -Ma vi ho già visti ieri-.
-Ieri non conta- è George a parlare.
-Va bene, va bene ma lasciatemi camminare- dico quando siamo già fuori, loro mi lasciano subito -Grazie-.
Indosso ancora le cose da ginnastica di questa mattina.
-E devo per forza rimanere lì a fissarvi tutto il tempo, o posso farmi i fatti miei?- chiedo incoriusita quando siamo a circa duecento metri dal campo.
-Dipende- fa George.
-Che vuoi fare?- dice Fred.
-Correre, intorno al campo- muovo un dito, creando dei cerchi in aria. -Tanto voi volate, no?-.
-Penso sia okay se non hai paura che la pluffa o un giocatore ti finiscoano in testa...-.
-Faccio attenzione- li rassicuro mettendo una mano sul cuore come per giurare.
-Va bene- dice George esasperato.
Sorrido soddisfatta mentre i ragazzi entrano nella divisa per giocare dopo aver raggiunto Harry, Ron e il resto della squadra negli spogliatoi, poco dopo arriva anche Angelina, non molto contenta.
-Tutto okay- dice tranquilla -Andiamo; Alicia e Fred, potete solo portare le palle per noi- si blocca un istante prima di aggiungere -Oh, ci sono un paio di persone fuori a guardarci, ma voglio che voi le ignorate, okay?-.
Un mormorio confuso si alza tra i ragazzi mentre dallo spogliatoio passiamo al campo.
Tutti non possono fare a meno di notare un discreto numeno di Serpeverde sugli spalti, chi con sorpresa e chi con indifferenza.
Mentre le loro critiche hai giocatori riempiono l'aria io mi avvicino a George e lo sfioro appena -Io comincio a correre- dico seria a testa bassa.
-Va bene, fai attenzione e ignora quei tizi-.
-Okay...- dico allontanandomi dal gruppo di giocatori mentre le parole taglienti di Draco attraversano il campo, mirano a Ron sminuendo la sua scopa.
Per in istante ho l'impressione che quelle parole facciano più male a me che al povero Ron, gli avevo chiesto di evitare. Almeno se c'ero io.
Affondo le unghie nei palmi per non reagire e urlare mentre le risate riecheggiano stridule e io comincio a correre, mi sfogo anche nella corsa spingendo al massimo fin da subito, per non sentire le battute taglienti e di cattivo gusto, per non pensare.
Mentre la squadra inizia a passarsi la palla, come riscaldamento io sono già al secondo giro di campo. Sono parecchi al di sotto di Ron mentre rallento respirando a fatica, vedo la pluffa rotolarmi davanti e mi blocco.
Non la ha presa.
Le risate scoppiano tra i Serpeverde.
Respiro profondamente prima di raccoglierla e passarla a Ron che si avvicina lentamente a cavallo della scopa. Il suo viso è rossisimo e io gli sorrido incoraggiante mentre prende la palla dalle mie mani.
Mi lascio cadere per terra guadando la pluffa che ricomincia a girare tra i giocatori, fino a quando non arriva ad Harry.
Le urla di Draco ora riempiono lo stadio rimbombando.
-Ehi, Potter, come va la tua cicatrice?- ride di gusto -Sicuro che non hai bisogno di sdraiarti? È già una settimana che non passi in infermeria, é un record per te, non é vero?-.
Mi trattengo conficcando le dita nel terreno freddo.
Perchè deve fare così?
Rimando seduta tranquilla fino a che lo stadio non si riempie di cori dispregiativi verso i Grifondoro, mi alzo infuriata e punto gli spalti. Non appena muovo il primo passo un fischio fastidioso riempie l'aria e i miei piedi si bloccano. Quando mi giro i miei occhi vedono l'intera squadra diretta a terra, Katie perde molto sangue dal naso ed è pallidissima. Mi avvicino a loro correndo e in una manciata di secondi sono a pochi passi da loro.
-Posso fare qualcosa?- chiedo preoccupata.
-No, è tutto sotto controllo...- risponde Angelina seccata.
-Va bene- dico facendomi da parte mentre Katie viene accompagnata in infermeria da George e Fred.
Il coro dei Serpeverde continua nonostante quello che è appena accaduto, i giocatori si ritirano negli spogliatoi ed io decido di andare a parlare con i ragazzi sugli spalti, con uno in particolare. Me ne frego altamente se ci sono i suoi stupidi amici.
Li raggiungo infuriata, se loro non avessero infastidito Ron a quest'ora starebbero ancora giocando, a quest'ora Katie non sarebbe diretta in infermeria, a quest'ora mi starei allenando a correre e starei migliorando la resistenza.
Uno di loro fischia vedendomi arrivare -Ehy, bella, vuoi unirti a noi? Non ti biasimerei, i tuoi amici fanno proprio schifo!-.
-Ripetilo un altra volta se hai il coraggio- lo sfido -Ah, no, scusa dimenticavo che sono i Grifondoro quelli coraggiosi- faccio finta di essere dispiaciuta. -Intelligente? No, quelli sono i Corvonero...ehm...vediamo...Viscido? È l'unica cosa che mi viene in mente...- esibisco una delle mie espressioni più convincenti mentre i suoi occhi si assottigliano.
Draco mi si para davanti con le braccia alzate mentre il suo amico esplode imprecando contro di me, -Hey, calmiamoci, non mi sembra il caso di rovinare il tuo bel visiono con certe smorf...-.
Non gli lascio finire la frase che la mia bocca esplode come la mano che lo raggiunge veloce sulla guancia sinistra, -Idiota che non sei altro, come ti permetti di parlarmi dop...- la lingua mi si impasta per la frustrazione ed evito volontariamente di finire la frase. -Sei un cretino, Malfoy!- gli grido a pochi centimetri dalla faccia.
Rimane immobile, leggermente piegato, con una mano ferma sulla guancia.
-Come...osi! Aggredire un prefetto!- dice Pansy prima di insultarmi.
Mi si butta addosso e nonostante il mio corpo sia più debole del suo, sono abbituata agli scontri diretti e ho la meglio su di lei con poche mosse. Tutti i ragazzi alle sue spalle hanno lo sguardo spaventato e sorpreso allo stesso tempo. La lancio, letteralmente, sui gradini e apro la bocca per insultarla ma le sue parole mi fermano.
-Avanti insultami! Avanti! Aggrava ancora di più la tua posizione, hai colpito due prefetti! Dai!- mi provoca.
Ritrovo improvvisamente la calma, una calma che non è mia, non mi appartiene.
-Potrei offenderti fino all'umigliazione, e potrei farlo per ore. Ma poi ti guardo e penso che la natura sia stata con te molto più crudele di quanto potrei esserlo io dicendoti quello che penso di te. Quindi, ora me ne vado - gli sorrido e mi allontano mentre lei urla minacciosa.
-Avrai una punizione per questo! E insisterò perchè sia col professor Piton!- ride isterica.
-Se, se, okay- dico senza curarmi delle sue parole mentre raggiungo la strada che porta al castello. Mi giro solo un secondo indietro, sulla curva, Draco è ancora nella stessa posizione ma ora mi fissa coi suoi occhi di ghiaccio.
Li ignoro, scacciandoli con un gesto, irritato, della mano come si è soliti fare con le mosche.
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Mary Lloyd, la chiave e il volto del male
FanfictionCosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza? Forze oscure sono tornate a incombere su...