Maledetto

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Una notte costellata da incubi e dalla paura di piombarci dentro non è l'ideale per affrontare in modo positivo la prima giornata di lezioni, ma devo abituarmici, sono sicura che capiterà spesso.
Vengo scossa da una mano dolce -Mary?-, è la voce di Hermione. -È meglio che ti alzi, le altre sono già scese-.
Mi giro e la vedo, china su di me indossa già la divisa -Lo so, le ho sentite- scosto le coperte e mi alzo.
-Sei riuscita a dormire?- chiede preoccupata.
-Non molto- dico io sbadigliando. -Non voglio farti perdere tempo, se devi andare non fa nulla- sto riaquistando lucidità.
-No, mi fa piacere aspettarti- sorride e si siede sul letto.
Mentre continuo a sbadigliare afferro le parti della divisa e le indosso con attenzione, mi dirigo verso la porta e rivolgendomi ad Hermione dico -Torno in un attimo-, lei annuisce e io mi precipito in bagno dove dopo essermi lavata incontro il mio sguardo in grande specchio, era da parecchio che non vedevo la mia immagine dal busto in su.
Sono alta ed il mio corpo è magro, si intravedono le ossa, ma riesco ad accettarlo, mi sono vista in condizioni peggiori. I capelli mi cadono disordinati sul viso che per mia fortuna non mostra troppo i segni della notte insonne, li raccolgo in uno shignon alto e ordinato che fermo con alcune forcine scure.
Torno in camera dove trovo Hermione assorta sulla mia bachetta, -Ti piace?- le chiedo dolcemente.
-Si, è davvero bellissima- risponde sorridendo, poi mi guarda e aggiunge -Stai benissimo con i capelli raccolti-.
-Oh, grazie- sossurro imbarazzata. -Andiamo?- cambio discorso.
-Certo- si alza passandomi la bacchetta, la seguo fino alle scale.
Non appena sfioro il primo gradino la voce dolce della ragazza torna a parlare -Mary?-
-Si?-.
-Ehm...hai sentito io e Lavanda che litigavamo prima?- sembra ansiosa.
-Si- ammetto. -Ma avevi ragione tu, non conosco bene Harry o quello che gli è successo però non mi sembra un bugiardo- ora sussurro -E poi, anche io penso di aver visto quello che ha visto lui, o una cosa simile- taglio corto. La sento annuire -Grazie, tu co...-.
Arriviamo vicino ad Harry e Ron ed il discorso si spegne in un istante, per ricominciare con diversi punti di vista.
Anche il diretto interessato delle contestazioni ha avuto un problema con uno dei suoi compagni di stanza, un certo Seamus, che ora ha chiesto di essere trasferito. Prima che la conversazione si interrompa bruscamente, per l'annuncio lasciato dai gemelli, riesco a capire che molti giornali non raccontano la storia per intero e descrivono Harry e il professor Silente come imbroglioni.
Poco prima di arrivare alla Sala Grande incrociamo un gruppo di Corvonero che fa infuriare Harry, conosco bene le loro espressioni, hanno dipinto sul volto un misto di paura e disprezzo.
Entrati nella grande stanza imbandita per la colazione incontriamo una ragazza che parla a Harry di Quidditch, il suo nome è Angelina. Questo scatena un animata conversazione su un certo Oliver e sul desiderio di Ron di prendere la posizione di portiere, conversazione che dura sino al tavolo.
Non appena sfioro il legno un frullio d'ali riempie la stanza, molti gufi entrano da una finestra planando sui tavoli. Tra di loro posso distinguere il mio falco, rotea a mezz'aria sopra la mia testa per scendere solo quando alzo il braccio fornendogli un appoggio. Sfilo con delicatezza il messaggio che è affisso alla sua zampa, non appena tocca il tavolo il grande rapace riparte senza esitare uscendo dal mio campo visivo.
È l'orario delle lezioni.
Seguo ciò che c'è scritto mentre Ron lo legge -Guarda oggi! Storia della Magia, doppie Pozioni, Divinazione e doppia Difesa Contro le Arti Oscure...Rüf, Piton, la Cooman e quella Umbridge, tutti in un giorno! Vorrei che Fred e George si affrettassero a perfezionare quei famosi Spuntini del Lavativo...-.
In quel preciso istante i gemelli si siedono vicino a noi intraprendendo un animata conversazione con Hermione e Ron, di cosa si può e non si può fare con i messaggi in bacheca, dei progetti per saltare lezioni e altri battibecchi su cose inutili. Ma almeno c'è un lato posito, impegnata a ridere non riesco a pensare troppo a quando dovrò passare due ore con il professore di pozioni e due con una donna in rosa che mi parlerà come se avessi cinque anni.
I ragazzi Weasley mi prestano un sacco di attenzioni, è difficile rimanere tranquilli con loro in torno, ma inizio ad abituarmi a non passare le giornate nel silenzio della mia stanza.
Vengo richiamata dai miei pensieri quando iniziano a parlare dei G.U.F.O., esami che si tengono alla fine del quinto anno.
-Tu non sei spaventata Mary?- dice Ron coinvolgendomi, io scuoto la testa in risposta.
-Potrà sembrare presuntuoso ma non lo sono affatto- lui rimane interdetto, ed Hermione interviene.
-Ronald, ha appena superato gli esami di ammissione di quattro anni in una volta sola! E studiando appena due mesi!-.
-E tu come lo sai?- chiedo con un misto di divertimento e stupore, nel frattempo Ron sbuffa e borbotta.
La ragazza castana ridacchia -Ho letto un'annuncio su di te, la scorsa settimana eri sulla Gazzeta del Profeta-.
-Cosa? Davvero?- chiedo. Annuisce divertita.
-Sei già una star!- urlano i gemelli all'unisono..
-Smettetela, non esagerate! E non urlate, vi gurdano tutti- sento il mio viso colorarsi.
-E lasciali guardare!- dicono di nuovo in coro.
Rido scuotendo la testa.
-Comunque noi dobbiamo andare, ci vediamo presto- dice George e un secondo prima di correre via si chinano su di me baciandomi come la sera prima, uno su una guancia e uno sull'altra.
-Piantatela!- urlo mentre scappano divertiti, mi sento diventare ancora più rossa.
Addento un paio di tramezzini mentre il colore lascia pian piano il mio volto, bevo una tazza di the caldo e rilasso i nervi.
Mentre usciamo dalla Sala Grande diretti a Storia della Magia, Harry chiede -Voi sapete quello che volete fare dopo Hogwarts?-.
Io scuoto la testa e Ron risponde indeciso -Bhe, sarebbe fico diventare un Auror-.
Harry lo appoggia ma notano la mia espressione, leggermente confusa.
-Gli Auror combattono la Arti Oscure e i loro seguaci- mi spiega Hermione.
-Come Voldemort- mi sussurra Harry -Te ne ha parlato Silente?-.
Annuisco mentre Hermione sgrida Harry -Harry! Non lo puoi dire così!-.
-Il professor Silente lo dice!- si difende lui, lei sbuffa.
Pochi minuti dopo, la lezione trascorre lenta e monotona ma riesco ugualmente a seguire con attenzione seduta vicino ad Hermione, l'argomento è interessante e il concetto molto semplice.
La campanella mi porta ad una realtà spaventosa, le due ore di pozioni.
Scendiamo per arrivare all'aula di pozioni, per tutto il tragitto Hermione e Ron litigano mentre Harry li ignora vistosamente.
Il professor Piton entra nella sua aula già indispettito.
-Seduti e zitti- dice serio e freddo.
Dopo un' osservazione divertita sul fatto che alcuni di noi non saranno nella sua classe il prossimo anno ci concede un'ora e mezza per preparare una pozione, la Corrente della Tranquillità.
La pozione è difficile ma ricordo di averne viste di peggiori in estate, basta essere precisi nelle quantità e nei tempi.
Passati circa dieci minuti il mio calderone sprigiona un vapore argenteo che Piton ignora perchè è ciò che deve succedere, si concentra invece sulla pozione di Harry, si nota parecchio che il colore non è quello giusto. Mi sento male per lui, la bocca diventa secca e la rabbia comincia a montare mentre il professore si diverte.
-Dimmi, Potter, sai leggere?- le mie dita si stringono sul manico di un coltello.
Non sento la risposta di Harry.
-Leggi la terza riga delle istruzioni per me, Potter-. Devo resistere.
Piton con un sussurro fa scomparire il contenuto del calderone di Harry.
-Non c'era bisogno di farla scomparire- dico senza rendermene conto ma ormai è troppo tardi, Piton mi guarda con aria interrogativa.
Si muove nella mia direzione. Sento distintamente Hermione che mi sussurra "Ma che fai?" e vedo, con altrettanta chiarezza, il volto di Draco farsi serio dopo essersi goduto i commenti del professore Non lo facevo il tipo che ride divertito per la punizione di un compagno, anche se so della sua antipatia per i Grifondoro.
-Vuole ripetere ciò che ha detto, Lloyd?-.
Deglutisco e rispondo cercando di trattenermi, rimangiandomi ciò che ho detto -Nulla...Signore-.
-Bene- commenta soddisfatto mentre torna su Harry.
Lo odio. Ma chi prendo in giro. Non mi piegherò davanti a lui, professore o no.
-Nulla che lei ascolterebbe! Perchè è troppo egocentrico per accettare una critica!- la mia voce si alza.-Non è in grado di mettere ogni studente sullo stesso piano, tutti sanno della sua preferenza smisurata per i Serp...-.
-Ora Basta! Signorina Lloyd, non si azzardi mai più a contraddirmi- sputa le parole con cattiveria -Non se lo può permettere, e se il mio modo di insegnare non la aggrada può anche abbandonare l'aula-.
Fissa i suoi occhi scuri nei miei, e io li sostengo con decisione. Non gli darò la soddisfazione, non si libererà di me così facilmente.
-Bene- ripete secco voltandosi un'altra volta -Venti punti in meno a Grifondoro per la sua sfacciataggine e la attendo questa sera nel mio ufficio per la sua punizione, alle 8 in punto- si volta di nuovo verso di me. I suoi occhi piccoli e scuri mi irritano.
Maledetto.
Non reagisco, so che non aspetta altro.
Ora si riferisce al resto della classe -Riempite un ampolla con la pozione, etichettatela e lasciatela sulla scrivania-.
Faccio ogni cosa mentre vedo Harry uscire dall'aula, lo seguo posando con davvero poca delicatezza il contenitore sul tavolo.
Raggiungo Harry quando è già in Sala Grande.
Quando mi vede gli si dipinge un grande sorriso sul volto -Sei stata fantastica con Piton, è difficile trovare gente che gli risponda come si deve-.
Sorrido -Era da tempo che lo volevo fare, anche se immaginavo la cosa più teatrale-.
Entrambi ridiamo e ci sediamo al tavolo cominciando a mangiare.
-Ti posso fare una domanda, Harry?-chiedo, lui annuisce.
-Quest'estate ho incontrato un uomo- mi sorride incoraggiante -Ehm...Silente mi ha detto che era un sostenitore di...ehm...Voldemort giusto?-.
Annuisce serio.
-Ok, tu hai idea di chi poteva essere?-.
Scuote la testa -Abbiamo alcune teorie, anzi, sono più di semplici teorie-.
Ascolto con attenzione ciò che mi racconta sull'anno precedente, sul torneo Tre Maghi, sulla morte di un certo Cedric, sul cimitero, su Voldemort. Lo descrive come un uomo alto e calvo, con occhi rossi come il sangue, la carnagione chiarissima e i tratti da serpente.
Parla anche dei Mangiamorte, in particolare di un certo Lucius Malfoy.
-Malfoy chi?- chiedo sorpresa.
Indica Draco dall'altra parte della stanza, è seduto al tavolo dei Serpeverde circodato dai suoi amici.
-Suo padre, per esempio-.
Cosa? Non può essere, non conosco suo padre ma...no, deve esserci un errore.
-Cosa?- dico, mi guarda cunfuso e io scuoto la testa.-Non può essere, conosco Draco, non penso che...- non mi lascia terminare la frase.
-Come "Non può essere"? Malfoy è presuntuoso, altezzoso, un enorme idiota e suo padre è anche peggio!- dice sconvolto.
Io strabuzzo gli occhi -No...è divertente e gentile- dico sconsolata mentre Hermione e Ron si siedono davanti a noi.
-Cosa succede?- dice Ron interessato.
-Mary, non conosce Malfoy- Harry è serio.
-Sì che lo conosco-.
-Non credo- scuote la testa -se lo conoscessi non diresti che è gentile!-.
-Gentile?- è Hermione a parlare.
-Ve lo giuro, non so come si comporta con voi, ma con me è così. Non dico di non aver sentito dei commenti un pò pesanti da parte sua, ma...parlano in tanti così. Dovete credermi, è un bravo ragazzo-.
Lascio crollare la testa sul tavolo mentre Harry sospira -Non dico che non ti credo, ma temo che ci rimarrai male quando lo conoscerai davvero, non riesco a vederlo come lo descrivi- sospira ancora e aggiunge -Mi dispiace, devo ammetterlo, Draco è bravo a manipolare le persone-.
Un gruppo di ragazzi mi fissa da un'altro tavolo.
Li ignoro.
Scuoto la testa tirandomi su e lasciando cadere le braccia lungo i fianchi -Va bene- sospiro -Cambiamo argomento?-. Sono tutti d'accordo.
-Non capisco perchè Silente si fidi di Piton!- dice Ron scatenando la risposta irritata di Hermione.
Harry si alza e se ne va idignato, non ne può più dei loro litigi.
-Dove pensi di andare? Non lasciarmi sola con loro!- grido.
Mi alzo e mi butto la tracolla addosso. -Ciao ragazzi!-.
Il viso di Hermione è sconvolto.
-Cosa?- la sento dire mentre raggiungo Harry, saliamo la prima rampa di scale ridendo.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora