Complotto Serpeverde - Parte seconda

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Ho appena finito di raccontare cosa è succeso poco fa con Malfoy e i suoi amici.
-Calmati- ripete mentre io continuo imperterrita ad intrecciare le dita con l'orlo della gonna.
-Come faccio a calmarmi? Non posso avere un'altra punizione!- mi lamento.
-Oh Mary, la McGranitt non gli crederà- dice Hermione allontanando le mie mani dalla gonna.
-Non è vero! Sarrebbe anche possibile, lei sa quanto spesso mi cacciavo in guai simili prima!- protesto.
-Perchè lo hanno fatto?- domanda improvvisamente Harry che fino a quest'istante è rimasto in silenzio.
-Non ho voluto dirgli perchè Neville si è scagliato contro Malfoy, cosa che a dire il vero non so nemmeno io...-.
-Per così poco?- domanda George acciliato.
Io alzo le spalle e riporto le mani alla gonna e poi sul viso. Cosa devo fare? Stringo i capelli tra le dita e mi risollevo.
-Forse li puoi ancora fermare...- dice Hermione ed io alzo subito lo sguardo su di lei.
-Come?- chiedo stupita, tutte le attenzioni del gruppo si dirigono verso di lei e la vedo arrossire.
-Ehm...il professor Piton non si è ancora mosso dall'inizio del pranzo...e loro sono arrivati solo...ora...-.
George e Fred si alzano -Ci pensiamo noi-.
-No- scatto in piedi -Me ne occupo io...devo trovare un modo per fargli cambiare idea-. Mi allontano appena -Vi raggiungo in classe...non aspettatemi- dico ad Harry e Ron.
Punto il gruppo di Serpeverde e li raggiungo solo quando sono già a metà della stanza.
-Malfoy!- lo chiamo correndo verso di loro. -Aspetta!-.
Si volta molto lentamente facendo fermare il suo gruppo di amici, -Cosa vuoi?- chiede serio guardandomi dall'alto al basso. -Stavamo giusto andando da Piton- il ghigno fa capolinea sul suo viso.
-Non farlo...- dico debolmente e lui scoppia a ridere.
-E perchè non dovrei farlo?- domanda divertito.
-Perchè non voglio finire in punizione- dico e lui e i suoi amici ridono ancora. -Ti prego, farò qualsiasi cosa...- le risate si fermano e anche Draco torna serio.
-Va bene...- dice lentamente sorprendendomi.
Sento il lamento di Pansy alzarsi dal gruppo -Ma Draco, e io?- chiede stupita almeno quanto me, ma lui la ignora e si rivolge a me -Qualsiasi cosa?- mi squadra dall'alto al basso con il ghigno sempre presente sulle labbra.
Sento le guancie colorarsi e rivolgo lo sguardo a terra per resistere alla tentazione di insultarlo -Nei limiti della decenza- rispondo a denti stretti.
-Va bene...farai qualunque cosa ti chiederemo nei prossimi dieci giorni-.
-Cosa? Dieci giorni? Te lo puoi scordare, faccio quello che mi chiedete ora e basta!- dico scocciata.
La mia affermazione fa tornare le risate sulla bocca della maggior parte dei Serpeverde.
-Forse non hai capito bene, Tesoro, dieci giorni, non era una domanda-.
Una scossa mi percorre la schiena mentre qualche ricordo mi fa momentaneamente rabbrividire.
-Tre- insisto ho già abbastanza da fare senza i loro capricci.
-Dieci o ti sposti e mi lasci andare da Piton- dice serio afferrandomi il braccio per spostarmi.
Per un'istante il mio sguardo guizza sul lungo tavolo dei professori, l'insegnante di Pozioni sta osservando annoiato il tavolo di Corvonero.
-Una settimana- dico io come ultimo tentativo.
La sua bocca fa uno strano verso prima di parlare -No- la parola è categorica ma so cosa piace a Malfoy, gli piace vedere le persone alla sua mercè, sentirle pregare, devo fargli credere che è lui a decidere.
-Ti prego- dico afferandogli il braccio mentre mi supera. Si blocca improvvisamente mi guarda di nuovo.
-Dillo ancora- ghigna.
-Sette giorni...ti prego- impiego tutta la mia forza di volontà per ripetere quelle parole.
La sua espressione diventa vittoriosa e la sua mano si protende verso di me, -Sette giorni da domani, ma cominci oggi. Affate fatto?- domanda serio e impassibile.
È ciò che di meglio potevo ottenere quindi afferro la sua mano e la stringo con forza, l'unica cosa a cui riesco a pensare è che sto facendo un patto col diavolo nonostante la sua mano sia ghiacciata come sempre.
-Okay, Tesoro, questi sono i nostri compiti- dice porgendomi un foglio con alcune righe scarabocchiate sopra e io rabbrividisco ancora. -Cerca di scrivere ogni tema in modo diverso e con una calligrafia differente, ce li puoi dare domattina a colazione-.
Prendo il foglio esterefatta -Sapevi già che avrei fatto qualcosa per evitare la punizione...è per questo che ci avete messo tanto ad arrivare in Sala Grande!-.
-Ma come siamo intelligenti, Dolcezza- mi sorride mentre con le dita mi sposta una ciocca di capelli dal viso. -Non devono essere perfetti, ma sufficenti...-.
-Non chiamarmi Dolcezza...o Tesoro- sbotto a denti stretti stufa dei nomignoli.
Sui suoi lineamenti torna il ghigno -Ti chiamo come mi pare fino a martedì prossimo, sei nelle nostre mani, quindi se fossi in te sarei un pò più gentile, va bene, Tesoro?- chiede soffermandosi sull'ultima parola.
Brividi.
-Rispondi- mi sussura ad un orecchio, improvvisamente vicino, notando il mio silenzio.
-Sì- dico semplicemente a testa bassa.
-Brava, Dolcezza- mi carezza delicatamente la testa. -A domani...-.
-Ciao Tesoro- Blaize imita Malfoy prima di seguirlo verso un lato della Sala.
Gli altri si limitano a rivolgermi sorrisi trionfanti o brutte occhiate nel caso di Pansy.
Sospiro e metto con poca cura il foglio nella borsa prima di dirigermi verso l'aula di Divinazioni con il sangue che ancora ribolle dalla rabbia.
Non sono l'unica ad essere arrabbiata e quando finalmente riesco a sedermi vicino a Ron ed Harry l'isteria della Cooman è alle stelle.
Qualcosa ci suggerisce che la Umbridge le abbia recapitato il suo verdetto.
-Hey...- mi chiamano Harry e Ron.
Io li guardo con gli occhi stretti -Com'è andata? Glielo hanno detto?-.
Scuoto la testa.
-Come hai fatto?- chiedono interessati.
-Non voglio parlarne- dico sentendo le guancie che si colorano di rosso.
-Allora ci dici con chi stai?- sussurra Ron pronto con la domanda di riserva.
-Oddio- dico prendendo la testa tra le mani. -Non sto con nessuno!- dico cercando di non fare troppo rumore.
Forse non è neanche una bugia.
-Ma...- comincia.
-Niente ma, e giuro che se tiri di nuovo fuori questa storia, dato che muoio di fame, ti stacco un dito e lo mangio...- dico il più seria possibile.
Lui sbuffa e si gira a parlare con Harry.
Il resto della lezione è tranquillo a parte qualche borbottio della Cooman e la strana sensazione che mi si annida nel petto all'idea di dover svolgere i compiti di altri.
Anche la lezione seguente è tranquilla con Difesa Contro le Arti Oscure, nessuna interruzione, nessuna domanda, nessuna protesta...niente.
Ormai tutti hanno rinunciato alla pratica.
Quando arrivo in Sala Comune prima di cena faccio il tema di Harry, so di avere molto altro da fare ma questo lo avevo già deciso prima.

Scesa in Sala Grande mi ci vogliono pochi secondi per individuare i miei compagni e raggiungerli al tavolo, sento un brivido percorrermi la schiena mentre mi siedo e porgo la pergamena ad Harry, se solo penso che domani farò la stessa cosa con altre cinque persone, che non sono mie amiche come lui, mi metterei ad urlare.
-Cos'è?- mi chiede dopo aver ingoiato un pezzo di pane.
-Il tuo compito per Piton- gli sorrido.
-Cos...cosa?- dice sorpreso. -Davvero?- si affretta a srotolare la pergamena e leggere un paio di righe.
-Sei fantastica!Grazie!- esplode saltandomi al collo e abbracciandomi. Ora sono abbastanza abituata agli abbracci, ma i muscoli della schiena mi si irrigidisco ugualmente. Il suo abbraccio è parecchio diverso da quello dei gemelli, meno fermo e famigliare.
Si scosta improvvisamente e mi guarda negli occhi -Scusa...troppo avventato?-.
-No- rido. -Va bene-.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora