-Che state facendo?- cantileno esasperata dai due ragazzi dai capelli rossi che mi fanno muro, mentre cerco di raggiungere il tavolo Grifondoro, in Sala Grande.
-Nulla- rispondono in coro i gemelli facendomi ridere.
-E allora perchè non mi lasciate passare?- domando scuotendo la testa divertita.
-Domanda lecita- risponde George, mentre la sua copia, di nome Fred, estrae da dietro la schiena un piccolo uovo di cioccolato, decorato con strane forme che sembrano essere cristallizzate. -Lo ha fatto mamma, è per te-.
-Perchè?- domando spontaneamente, prendendo l'oggetto e osservandolo più da vicino. I dettagli sono precisi, degni di una pasticceria molto costosa.
-Come, perchè?- scatta Fred divertito. -Per Pasqua!- quasi urla.
-Giusto- dico subito ripensando all'ultima settimana. Avevo scordato che l'assenza di lezioni fosse dovuta alla festività, probabilmente perchè la abbiamo passata nel Castello, assaltati dall'ansia spasmodica di Hermione, sempre più alta man mano che si avvicinano i G.U.F.O.
Probabilmente Draco deve essere tornato, ho passato il breve periodo prima delle vacanze a sfuggire ai suoi tentativi di parlare, ma devo ammettere che mi manca. Non credo nemmeno di essere ancora tanto arrabbiata, solo delusa dal suo gesto. Come al solito abbiamo litigato per qualcosa di stupido, che è degenerato in quacosa di esagerato e assurdo. Dovremmo callaborare, la nostra situazione è già complicata senza tutte quelle sceneggiate.
-Che fai? Non lo assaggi?- domanda George riportandomi alla realtà.
-Oh- dico, rendendomi conto di ciò che succede. -Certo- ne stacco un pezzo, mettendolo in bocca all'istante. Il cioccolato si scioglie subito sulla mia lingua, rivelando il suo sapore dolciastro. -Buono- sentenzio. -Ringrazia tua madre, anche se preferisco il cioccolato fondente- sorrido al ricordo di certe serate.
-Quindi non lo mangi?- domandano con un grande sorriso, facendomi ridere.
-Se lo volete, ve lo ced...-non faccio in tempo a fire la frase che Fred me lo prende di mano, allontanandosi velocemente.
-Ormai lo hai detto!- urla scappando.
-Aspetta!- urla a sua volta George inseguendolo, non posso evitare di sorridere alla scena.
Lentamente faccio vagare gli occhi per la grande stanza, osservando le decine e decine di persone che parlano e ridono ancora sedute ai tavoli, nonostante l'ora tarda, davanti alla loro invitante cena. Scorro i volti fino ad incontrare quello che preferisco, caratterizzatto da tratti spigolosi, pelle pallida dall'aria quasi malata, sorriso beffardo e gli inconfondibili occhi grigi.
Ovviamente non è solo, intorno a lui si radunano i soliti compagni: la Parkinson, Zabini, Goyle, Tiger, Nott poco più distante e ovviamente la new entry, Coldmind, che odio che mi fa quella ragazza.
Okay.
Sospiro.
È arrivato il momento di piantarla con questa enorme sceneggiata.
Più velocemente del previsto, i miei piedi si muovono diretti al tavolo Serpeverde. Il tempo che impiego a raggiungerlo e percorrerlo è comunque sufficente a sciogliere i miei muscuoli e rilassarmi, riempita da una calma non mia.
La Sala Grande si sta lentamente svuotando.
Guadagno presto le spalle di Draco Malfoy, attirando su di me gli sguardi di tutti i suoi compagni. Non so come lui non se ne sia accorto, ma potrebbe essere che mi ignori volontariamente.
A un segnale dei suoi amici si volta, facendo incontrare il mio sguardo col suo.
-Ciao- dice serio in un soffio, prima di alzare la sua maschera e mostrarmi un ghigno soddisfatto, come se si aspettasse che presto gli sarei venuta a parlare, probabilmente per Coldmind.
Spiacente, ma io non starò al tuo gioco. Puoi scordartelo.
-Hey...- accenno il saluto in un sussurro, ricordando solo ora di non aver pensato a cosa dire esattamente. -Hai passato bene le vacanze?- dico senza nemmeno pensare.
Domanda stupida.
-Cosa?- domanda stupito Zabini, strabuzzando gli occhi, ghignando a sua volta.
-Oh...sta zitto, Zabini- dico subito infastidita, iniziando a sentire una strana sensazione di disagio. -Io ci sto almeno provando...- non credo qualcuno sia riuscito a sentire le ultime parole, che ho praticamente detto a me stessa.
Perchè Draco non dice nulla?
Il ragazzo biondo si limita a fissarmi, il sorriso di prima completamente scomparso.
-Non volevi parlare?- domando poi, precedendo la risposta di Zabini.
-Sì- dice il Serpeverde, prendendo il suo calice e bevendo un lungo sorso della sostanza che contiene. È acqua? Succo di zucca? O, forse, vino? Perchè mi interessa una cosa tanto stupida?
Di nuovo silenzio.
-Okay...- faccio io, cercando le parole. Silenzio. -Okay, se non ti importa più, fai come ti pare- sbotto infatidita. -Sto cercando di parlarti come una persona civile e matura, ma così è impossibile, va bene? Puoi fare per un secondo la persona seria e parlarmi?-.
La sua falsa risata riempie le mie orecchie, prima di trasformarsi ancora in un ghigno.
-Non c'è nulla di divertente- mi rabbuio.
-Forza, Mary- fa lui più serio. -Quanto ti costa ammetterlo? Lo puoi fare, puoi amettere che ti da fastidio il modo in cui mi comporto con Liz, e ammettere che avevo ragione- dice orgoglioso.
-Cosa?- domando stupita io, alzando inevitabilmente il tono. -Pensi seriamente sia stato per quello che non volevo parlare e chiarire con te? Pensi, davvero, che...che...- mi blocco osservando l'altro Serpeverde ghignante. -E tu piantala di guardarmi così, sei inquietante- faccio ridere il gruppo di Serpeverde. -Okay, molto divertente, continuate pure a sfottermi- commento. -Non sarei dovuta venire, divertiti con la tua nuova ragazza- lancio una brutta occhiata alla ragazza pallida al suo fianco, prima di voltarmi e allontanarmi dal gruppo, sicura di averlo colpito.
-Dai, Mary...- sento i suoi passi seguirmi. -Non fare così- mi affianca, ma io non mi fermo, fino a che non arrivo fuori dalla Sala Grande. -Voglio parlarti, ma voglio anche che tu capisca cosa intendevo quando parlavo dei Weasley- dice col tono serio una volta fermi.
-Oh, davvero? Ora sono di nuovo i Weasley? Ero rimasta a "traditori del loro sangue", pensa un pò...- continuo a parlare senza fermarmi o guardarlo.
-Ehm...- uno strano verso sfugge al suo controllo, uscendo allo scoperto.
-Ho capito cosa intendevi, e potrei anche darti ragione a riguardo- rispondo accigliata, sospirando e bloccandomi improvvisamente. -Ma era veramente necessario farmi spogliare nella tua Sala Comune?- domando, ricordando l'orribile sensazione provata quella sera.
-Oh...bhè...mi dispiace, che dire?...ero parecchio arrabbiato- si rabbuia alzando le spalle e evitando il mio sguardo.
-Capisci che non è una buona scusa?- domando paziente.
-Sì, lo so- lascia scivolare gli occhi dai muri al pavimento. -Me ne sono pentito, ma non smettevo di essere arrabbiato-.
-E per la cronaca è stato anche contro producente...- compare una strana smorfia sul mio viso. -Prima di allora gli altri non avevano mai visto i segni sulla mia shiena e quelli sulle braccia-.
Il ragazzo storce il naso, ma il suo tocco è leggero e delicato quando con le mani sfiora le mie braccia, seguendone la lunghezza fino alle mani. Tenendole tra le sue mi costringe ad alzarle fino alla vita. -Questi come li hai fatti?- appoggia la sua fronte alla mia, alludendo ai segni, ancora individuabili sulle mie mani.
-Ero parecchio arrabbiata anche io...- alzo le spalle, sospirando.
-Mi dispiace- sussurra, puntando gli occhi nei miei, senza separare le nostre fronti.
-Comunque prima ero seria, come sono andate le vacanze?- domando, abbozzando un sorriso.
-Male, direi- sospira lui. -Ho passato la maggior parte del tempo chiuso in camera, evitando le domande dei miei genitori su di te- dice con un pizzico di tristezza. -È stato orrendo-.
-Oh...non dirmelo, piaccio anche a tuo padre ora?- gli strappo un sorriso.
Le cose non si sono sistemate, ma dobbaimo pur cominciare da qualche parte per migliorare.Sorpresa! Piccolo anticipo sulla scadenza ;)
Spero vi abbia fatto piacere, fatemi sapere!
:*
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Mary Lloyd, la chiave e il volto del male
FanficCosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza? Forze oscure sono tornate a incombere su...