-Sono tre le cose che ho nascosto- nella stanza ci sono ancora tutti i ragazzi a parte Ginny, mentre degli adulti sono rimasti solamente Silente e Lupin. -Dunque...-.
Ho raccontato loro ogni cosa.
Ho cominciato premettendo di avere segreti che ho nascosto a tutti loro e che spesso dico bugie, lo faccio per non complicare le cose, anche se non serve a molto. Ho poi parlato dei tagli e della Maledizione Cruciatus che Bellatrix ha usato su di me, evitando di dire come Piton sia miracolosamente venuto in mio aiuto, e del fatto che Malfoy abbia trovato un modo per parlari. Di come lui volesse dimostrarmi la sua innocenza, di come voleva convincermi di essere stato punito a sua volta, e di come gli o lasciato intendere che forse potremmo essere amici, e ricominciare.
Infine, ho detto loro dei sogni, quelli che tornano da quando sono piccola e persino quelli della scorsa notte.
Ho parlato di come avessi già fatto il sogno del serpente, molti anni prima, e del timore che si avverino tutti, uno dietro l'altro. Ho menzionato quelli della notte scorsa, ammettendo che pensavo fosse possibile che fosse stato lui a entrare nella mia testa per mostrarmeli. Ho poi semplicemente aggiunto che temevo potessero anche solo essere cose che ho visto realmente.
Come potrei riallacciare i rapporti con Malfoy se è possibile che fosse d'accordo con loro, se in futuro tornerò in trappola a causa sua.I gemelli, Harry, Hermione, Ron, Lupin ed io lasciamo l'ufficio di Silente in silenzio. Dopo ciò che è successo, le cose che ho nascosto a loro e quelle che hanno taciuto a me, la decisione di non serbare rancori sulla faccenda è stata presa all'unisono.
Ora camminiamo per i lunghi corridoi di Hogwarts, che deserti trasmettano una sorta di inquietudine. Fortunatamente le grandi finestre che li percorrono completamente illuminano l'ambiente facendo penetrare i raggi del sole, e rendendo l'atmosfera meno cupa. Tutti gli studenti devono essere a lezione in questo momento.
-Harry?- domando a bassa voce quando collego istintivamente il silenzio a quello che potevo sentire per i carridoi di alcuni orfanotrofi.
-Sì?- dice lui avvicinandosi a me di qualche passo.
-Ehm...tu dove vivi?-.
Il volto del ragazzo si incupisce. -Da i Dursley, sono parenti da parte di nostra madre- sembra imbarazzato nel pronunciare le parole "nostra madre". -La convivenza non è semplice, ma sono gli unici parenti che possediamo, ancora in vita perlomeno-.
-Capisco- dico io. -Verò ad abitare con voi?-.
Mi sorride prima di rispondere. -Credo di sì, sarà bello avere un'alleato in quella casa-.
-Non appena Silente riuscirà ad organizzare tutto per quanto rigurda il lato burocratico, sarai ufficialmente una Potter, e credo si occuperà personalmente di avvertire i nostri zii- interviene Lupin.
-Okay- lascio che per qualche secondo il silenzio cada tra noi, l'unico suono che si sente è quello prodotto dai nostri passi, prima di riprendere a parlare. -Pensate ci vorrà molto prima che tutti lo sappiano?-.
-Probabilmente c'è già qualcuno che ne parla- ridacchia Fred.
-Per sta sera, lo saprà tutta la scuola- George è più serio.
-Fantastico...- la mia voce suona piuttosto ironica. -Non che ci sia qualcosa di male, ma sarà...strano-. Insomma, Harry è mio fratello e credo che non potrei conoscerlo meno di così. -Non ci somigliamo affatto-.
-Questo è vero, amico- dice Ron guardando Harry e ridacchiando.
-E non solo fisicamente- interviene Hermione. -Scusa Harry, ma se si fa caso all'andamento accademico, si può facilmente notare la differenza di punteggio-.
-Vedi Mary- a parlare è Lupin. -Harry, somiglia molto a James. Sarebbe lui in tutto e per tutto, se non fosse per gli occhi e alcune espressioni- fa una breve pausa. -Tu, invece sei identica a come era tua madre alla vostra età, le uniche cose che vi distinguono sono il colore degli occhi e dei capelli, del loro rosso nei tuoi è rimasta solo una sfumatura mista al castano-.
Sfioro con due dita una ciocca di capelli e sospiro. -Quando ero piccola erano molto più chiari di così-.Il sorriso che mi rivolge l'uomo mi contagia, facendo piegare gli angoli della mia bocca.
Torniamo al silenzio fino a quando l'uomo non ci lascia davanti all'immensa porta lavorata della Sala Grande. -A breve dovrebbe essere l'ora di pranzo, ci vediamo ragazzi...oh, e Felpato vi saluta- si congeda. Dopo aver ricambiato il saluto entriamo nella grande stanza già pronta per gli studenti.
Mi siedo al fianco di Harry, ma ritrovo comunque Fred e George, rispettivamnete dall'altro lato e davanti a me.
-Cosa pensi di fare in merito a Malfoy?- mi arriva il sussuro di Fred all'orecchio mentre cominciamo a mangiare e chiacchierare di cose stupide per non pensare a quelle più serie.
-Non lo so, credo proverò ad evitarlo. Magari si stancherà di starmi intorno-.
-E se non lo farà?- l'espressione del rosso è seria mentre si concentra su ciò che mangia.
-Credo gli chiederò di smetterla, di ricominciare, come mi ha detto lui, quando ancora non ci conoscevamo e continuare a farlo-.
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Mary Lloyd, la chiave e il volto del male
Hayran KurguCosa succederebbe se Harry avesse una persona in più su cui contare? Cosa accadrebbe se quella persona gli assomigliasse più di quanto possa immaginare? Cosa se non fosse l'unico a sapere della sua esistenza? Forze oscure sono tornate a incombere su...