Rivelazioni - Parte terza

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-Sono tre le cose che ho nascosto- nella stanza ci sono ancora tutti i ragazzi a parte Ginny, mentre degli adulti sono rimasti solamente Silente e Lupin. -Dunque...-.

Ho raccontato loro ogni cosa.
Ho cominciato premettendo di avere segreti che ho nascosto a tutti loro e che spesso dico bugie, lo faccio per non complicare le cose, anche se non serve a molto. Ho poi parlato dei tagli e della Maledizione Cruciatus che Bellatrix ha usato su di me, evitando di dire come Piton sia miracolosamente venuto in mio aiuto, e del fatto che Malfoy abbia trovato un modo per parlari. Di come lui volesse dimostrarmi la sua innocenza, di come voleva convincermi di essere stato punito a sua volta, e di come gli o lasciato intendere che forse potremmo essere amici, e ricominciare.
Infine, ho detto loro dei sogni, quelli che tornano da quando sono piccola e persino quelli della scorsa notte.
Ho parlato di come avessi già fatto il sogno del serpente, molti anni prima, e del timore che si avverino tutti, uno dietro l'altro. Ho menzionato quelli della notte scorsa, ammettendo che pensavo fosse possibile che fosse stato lui a entrare nella mia testa per mostrarmeli. Ho poi semplicemente aggiunto che temevo potessero anche solo essere cose che ho visto realmente.
Come potrei riallacciare i rapporti con Malfoy se è possibile che fosse d'accordo con loro, se in futuro tornerò in trappola a causa sua.

I gemelli, Harry, Hermione, Ron, Lupin ed io lasciamo l'ufficio di Silente in silenzio. Dopo ciò che è successo, le cose che ho nascosto a loro e quelle che hanno taciuto a me, la decisione di non serbare rancori sulla faccenda è stata presa all'unisono.
Ora camminiamo per i lunghi corridoi di Hogwarts, che deserti trasmettano una sorta di inquietudine. Fortunatamente le grandi finestre che li percorrono completamente illuminano l'ambiente facendo penetrare i raggi del sole, e rendendo l'atmosfera meno cupa. Tutti gli studenti devono essere a lezione in questo momento.
-Harry?- domando a bassa voce quando collego istintivamente il silenzio a quello che potevo sentire per i carridoi di alcuni orfanotrofi.
-Sì?- dice lui avvicinandosi a me di qualche passo.
-Ehm...tu dove vivi?-.
Il volto del ragazzo si incupisce. -Da i Dursley, sono parenti da parte di nostra madre- sembra imbarazzato nel pronunciare le parole "nostra madre". -La convivenza non è semplice, ma sono gli unici parenti che possediamo, ancora in vita perlomeno-.
-Capisco- dico io. -Verò ad abitare con voi?-.
Mi sorride prima di rispondere. -Credo di sì, sarà bello avere un'alleato in quella casa-.
-Non appena Silente riuscirà ad organizzare tutto per quanto rigurda il lato burocratico, sarai ufficialmente una Potter, e credo si occuperà personalmente di avvertire i nostri zii- interviene Lupin.
-Okay- lascio che per qualche secondo il silenzio cada tra noi, l'unico suono che si sente è quello prodotto dai nostri passi, prima di riprendere a parlare. -Pensate ci vorrà molto prima che tutti lo sappiano?-.
-Probabilmente c'è già qualcuno che ne parla- ridacchia Fred.
-Per sta sera, lo saprà tutta la scuola- George è più serio.
-Fantastico...- la mia voce suona piuttosto ironica. -Non che ci sia qualcosa di male, ma sarà...strano-. Insomma, Harry è mio fratello e credo che non potrei conoscerlo meno di così. -Non ci somigliamo affatto-.
-Questo è vero, amico- dice Ron guardando Harry e ridacchiando.
-E non solo fisicamente- interviene Hermione. -Scusa Harry, ma se si fa caso all'andamento accademico, si può facilmente notare la differenza di punteggio-.
-Vedi Mary- a parlare è Lupin. -Harry, somiglia molto a James. Sarebbe lui in tutto e per tutto, se non fosse per gli occhi e alcune espressioni- fa una breve pausa. -Tu, invece sei identica a come era tua madre alla vostra età, le uniche cose che vi distinguono sono il colore degli occhi e dei capelli, del loro rosso nei tuoi è rimasta solo una sfumatura mista al castano-.
Sfioro con due dita una ciocca di capelli e sospiro. -Quando ero piccola erano molto più chiari di così-.Il sorriso che mi rivolge l'uomo mi contagia, facendo piegare gli angoli della mia bocca.
Torniamo al silenzio fino a quando l'uomo non ci lascia davanti all'immensa porta lavorata della Sala Grande. -A breve dovrebbe essere l'ora di pranzo, ci vediamo ragazzi...oh, e Felpato vi saluta- si congeda. Dopo aver ricambiato il saluto entriamo nella grande stanza già pronta per gli studenti.
Mi siedo al fianco di Harry, ma ritrovo comunque Fred e George, rispettivamnete dall'altro lato e davanti a me.
-Cosa pensi di fare in merito a Malfoy?- mi arriva il sussuro di Fred all'orecchio mentre cominciamo a mangiare e chiacchierare di cose stupide per non pensare a quelle più serie.
-Non lo so, credo proverò ad evitarlo. Magari si stancherà di starmi intorno-.
-E se non lo farà?- l'espressione del rosso è seria mentre si concentra su ciò che mangia.
-Credo gli chiederò di smetterla, di ricominciare, come mi ha detto lui, quando ancora non ci conoscevamo e continuare a farlo-.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora