Capitolo 14 - II

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― Bè, nei giorni in cui sei stata fuori... una novità c'è stata, una gran bella novità.
Francesca si sfregò le mani avida di dettagli piccanti e saltò seduta di fronte a lei.
― Ludo! Che aspetti!! Voglio sapere tutto di tutto! Fino all'ultimo dettaglio!
Ludovica rideva, soddisfattissima della cascata di domande.
― E com'è, com'è?, Ce l'ha grosso? Anzi no, parti dall'inizio...voglio sapere tutto.
― Bella mia, frena la bava... non ti dirò proprio niente di quello che vuoi sapere.
Francesca la guardava, indecisa se credere o no che qualcosa da raccontare ci fosse veramente.
― Anzi guarda, una cosa te la dico subito, al bar non ci lavoro da un pezzo.
Ludovica prese fra le dita alcune ciocche di capelli e cominciò ad aprirle come fossero una fontanella, e di sottecchi guardava la cucina rimasta a bocca aperta seduta d'avanti a lei, ginocchia contro ginocchia, una di fronte all'altra sulle stuoie affiancate.
― Hai lasciato il lavoro?
― Ma sì, tanto fra qualche giorno avrei dovuto comunque interrompere, tanto valeva...
Francesca ancora non riusciva a dare un senso al tono misterioso di Ludovica.
― Per il resto...
Ludovica sorrideva a continuava a giocare con le ciocche dei suoi capelli che serpeggiavano fra le dita.
― Ma dai, Ludo! Sono io, la tua cuginetta! Devo sapere tutto!
Ludovica si bloccò fissandola intensamente.
― No scusami, fammi capire se ho capito bene: mi hai appena spiegato come hai fatto esplodere una coppia così bella come quella di Silvio e Livia, e pensi che io adesso ti possa mettere al corrente dei fatti miei?! Sei pazza!
― Ma che centrano quelli, chi cazzo li conosce! Tu sei la mia cuginetta! E poi... Silvio l'ha fatta davvero sporca, qui d'avanti a tutti. E' stato solo un caso che sia stata io a riferire, lo avrebbe fatto qualcun altro, stanne certa.
― Francesca!! Ma tu li hai seguiti dietro la duna!! E poi ti sei fatto dare il numero di Livia... che neanche avevi!! Ti sembra normale??
― ...solidarietà femminile...
― Già, ma con tanta, davvero tanta bava alla bocca!
― Ascoltami bene, te lo ripeto da capo: ero qui in spiaggia ed ho visto Silvio arrivare da lontano, mano nella mano, camminando con i piedi nell'acqua, con una gnocca seminuda. Lui vestito di tutto punto, lei con un bikini ridottissimo, bianco, bagnatissimo e trasparente, arrotolato sui fianchi e con il culo totalmente al vento e in bella mostra. Mi sono passati accanto, e sono spariti fra le dune. Hanno scopato come dei maledetti e poi sono riapparsi mentre lui la sollevava in aria per le chiappe. Secondo te, che dovevo fare?
― ...mah... una secchiata di cazzi tuoi... per esempio?
La ragazza scuotè la testa per fare un po' di chiarezza nei pensieri.
― Aspetta un attimo... non cambiare discorso, guarda che non mi imbrogli, carina. Tu stai cambiando discorso.
Ludovica rimase a pensare con un dito sulle labbra, sottolineando la posizione perplessa, guardando verso il cielo e picchettando velocemente.
― In effetti, a pensaci bene... è inutile fare tanti misteri... prima o poi lo sapresti comunque...
― Brava! Così si ragiona, allora, dimmi tutto.


Tre maggiore di dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora