Capitolo 19 - III

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Martin aprì lo sportello dalla parte del guidatore e si sedette. Ma Genio era ancora fuori a sproloquiare.
― Allora senti... io adesso mi avvio... e tu mi fai vedere quanto ci metti a raggiungermi, ok?
Genio sembrava scettico.
― E... come dovrei farlo?
― Non so, vedi tu, fatti scortare da una comitiva di pellegrini...
Martin cominciò a ridere.
― Seeeeeee... pellegrini... e quanti anni hanno i pellegrini...
― Fai che cazzo vuoi Genio, basta che ti sbrighi a salire su questa macchina prima che cambi idea una volta per tutte!!!
Genio traballò guardando Martin che cercava di guardarlo in faccia un poco steso ed allungato verso il posto del passeggero, e Genio finalmente si decise ad entrare in auto in silenzio e senza altri commenti sui pellegrini.
Si misero in movimento, ma dopo qualche minuto durante cui neanche la musica aiutò a rompere il ghiaccio, Genio sbottò con franchezza a chiedere spiegazioni.
― Ma si può sapere che cazzo ti prende Martin? Ci siamo divertiti ed è finito tutto bene, o no?
― Ma poteva finire anche male, non lo puoi sapere. E se i professori se ne fossero accorti? E se ti avessero trovato fra le ragazzine a buttare le mani a destra e sinistra e ti avessero accompagnato alla prima centrale di polizia come pedofilo?
― Pedofilo io? Ma che se quelle erano troie maggiorenni navigate su una nave crociera! Ma hai visto che lavoretto ti ha fatto la crocerossina... perché noi... lo abbiamo visto, non te ne dimenticare...
A quell'ultima frase Martin non ce la fece a reggere oltre. Scoppiò a ridere apertamente, passando la mano dietro al collo dell'amico e stringendolo forte.
― Porca puttana Genio... e ci hai ragione!
― E dicevo io...
― Però... stavamo andando a Lecce...
― ...ti stava stantuffando come una forsennata... mancava che te lo staccasse per stare più comoda.
Genio iniziò ad imitare i gesti della ragazza ed ancora a Martin tornò duro al solo ricordo.
― Dai, adesso basta...
E nel dire questa frase a Martin tremò un attimo la voce.
― Perché, ne vuoi ancora?
E come prevedibile Genio gettò le mani fra le gambe di Martin che ovviamente cominciò a sbandare come quando Laura lo aveva preso nudo fra le mani ed aveva cominciato a muoversi da sopra a sotto. Genio imitava i suoi gemiti, urlandogli nell'orecchio frasi da filmetto di terza categoria, e Martin seppur ridendo cercava di togliersi di dosso le sue mani spingendo Genio al suo posto. Esaurito l'orgasmo mentale, finalmente Genio lo lasciò in pace, ma solo perché un'altro pensiero lo aveva fatto distrarre dal molestare sessualmente Martin. Rimase un poco in silenzio, cercando un buon brano sul CD già dentro allo stereo.
Poi fissò perplesso l'amico scrutandone il profilo controluce, con il sole oltre che diventava lievemente rossastro.
― Martin, ma, non mi è chiara una cosa.
― Dimmi, già mi sto preparando.
― No Martin, seriamente. Non ho capito cosa intendevi in questi giorni quando mi parlavi di cambio di vita... nuova dignità... ricerca del valore vero dei rapporti...
Martin sbuffò votandosi a guardare la campagna al suo lato sinistro. Era un po' in difficoltà.
― No perché forse io mi ero fatto un'idea un po' troppo rigida, diciamo così... un po' troppo rompicoglioni, no?
Martin lo guardò storto. Ormai stava guidando davvero piano.
― Senti Genio... ma come si fa a prevedere un circo come quello di oggi.
― E che questo dico io. Bravo! Come si fa?
Martin sorrise guardando avanti e scuotendo la testa.
― Infatti Genio, non si può. Facciamo così, prendiamo le cose come vengono...
― Bene, questo dico anch'io, prendiamole come vengono.
Genio si sfregava le mani avidamente, ma Martin gli interruppe l'entusiasmo.
― Genio, pendiamo le cose come vengono... ok... ma non agevoliamole. Intesi?
― Niente agevolazioni, giurin giuretta, ma... la figa non aspetta.
Martin lo guardò in attesa di altre spiegazioni alla frase che annunciava una nuova, splendente perla di saggezza.
― Amico mio... ma con chi credi di avere a che fare?
― ...e cioè?...
― Non venirmi, e ripeto, non venirmi a fare il maestrino su ogni cosa, quando poi ti fai smanettare dalla prima che trovi mentre vai verso la donna della tua vita!
Alla critica di Genio, Martin sembrava essere stato fulminato sulla via per Damasco, più che su quella per Lecce.

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