― Martin... io...
Martin si voltò verso di lei con un viso torvo ma impassibile, la guardò intensamente per qualche interminabile secondo, durante il quale Veronica sembrava percorsa da un ansia incontenibile. Si torceva le mani cercando di mettere insieme qualche frase per il figlio, che intento la guardava dall'alto della scalinata.
― Martin, questa sera è successo che...
― ...è successo che sono tornato a sorpresa. E' successo questo, mamma.
― Sì è vero, però il fatto è che...
― Senti mamma, non devi spiegarmi niente, sono fatti tuoi. E di papà.
Veronica rimase in silenzio.
― Ovviamente sei adulta, non hai bisogno della mia benedizione.
― Martin, non...
― Mamma, per favore, ti capisco... ma non facciamone un dramma. Sono fatti tuoi.
La donna gli si avvicinò e gli accarezzò il viso. Martin apprezzò molto quel gesto dolce che gli ricordò tempi passati da molto. Forse troppo. Ma penso che non sarebbe stato un contrappeso sufficiente a fargli ritrovare la madre che aveva lasciato qualche ora prima al telefono.
― Martin, ti voglio davvero tanto bene.
― Anch'io. Ma questo che c'entra?
Veronica lo baciò sulla tempia, e Martin sentì il suo profumo intenso all'iris.
― Ti prego, perdona questa mamma che a volte fa tanto casino.
― Ne parliamo un'altra volta, davvero mamma.
― Ma tu, non sai tante cose...
― Mamma, veramente, non sono in grado adesso di parlarne.
Martin usò un filo di voce, e la fragilità del tono sorprese anche se stesso. Non aveva mai pensato che i suoi genitori potessero tradirsi, o forse ci aveva pensato in qualche ipotetico futuro alternativo scherzando con Genio. In realtà non era preparato a sorprendere la madre, con un ragazzo poi della sua stessa età...
Il turbine dei pensieri di Martin fu interrotto da Veronica che riuscì ad abbracciarlo, senza avere il coraggio di aggiungere altro. Martin la strinse forte, e nel suo abbraccio scavalcò l'imbarazzo e ritrovò stretta a sé la madre che lo stringeva e solo quello, ed era felice che lei fosse là con lui sulle scale, ed anche se non si stavano dicendo niente, Martin capiva dal suo corpo che tremava che non ci sarebbero state parole a chiedergli scusa, perché una donna che tradisce un marito può anche passare in cavalleria perché rimane sempre donna con qualcun altro, ma una madre che lo fa con un figlio un po' perde il suo ruolo. E Veronica era sconvolta quanto Martin perché forse anche lei non aveva mai messo in conto di dover conto a Martin, che ormai non era più un bambino, e che la abbracciava e la stringeva come avrebbe fatto un uomo adulto, sentendola tremare e cercando di proteggerla comunque.
― Mamma, basta così. Non devi dirmi niente.
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Tre maggiore di due
RomantizmRomanzo New Adult LGBT Intreccio di storie di tre ragazzi che nei primi anni universitari scoprono sulla propria pelle cosa voglia dire crescere, misurare i propri desideri, conoscere i propri limiti, superarli e pagarne il prezzo. Il racconto parte...