― Martin, ma che cazzo dici!! Siamo a casa tua! Non ci siamo mai fatti una canna in casa tua!!
― E non ti sembra il caso di sverginare questo museo? ...sempre se non ci abbiano già pensato i miei...
Martin aveva bevuto, ma non tanto più del solito, a Genio era chiaro che non fosse ubriaco, solo desideroso di fare un po'di casino prima di lasciarsi dietro quella casa, oltre che quella serata in particolare. Così decise che fosse il caso di assecondare l'amico, pur di tenerlo sottocontrollo.
― Va bene cazzo, e qual è il problema? Se vuoi ci vado io, vado io dal Signor Spock e vedo che cosa ci offre.
Genio sparì con un salto e Martin lo vide volare verso l'ingresso di casa. Lo sentì salire le scale, e quando smise di sentirne i passi vide in alto la finestra della sua camera illuminarsi all'improvviso. Ma non gli diede neanche il tempo di aprire il flipper Star Trek dove in genere nella vaschetta raccogli monete nascondevano fumo, erba ed ogni eventuale altro oggetto proibito, come se qualcuno si fosse mai preso la briga di ispezionare la sua stanza. Non gli diede neanche il tempo di infilare dentro la mano, perché Martin lo raggiunse in camera. Aveva portato con sé un'altra birra ed entrando aveva acceso lo stereo al massimo e spalancato la finestra.
― Allora, trovato niente?
Genio gli tolse la bottiglia di mano e con la scusa di volerne bere lui, ne svuotò gran parte tutta d'un fiato.
― Cazzo Genio, sei sempre il solito coglione!! Se ne volevi una potevi prendertela!
― Martin, dai, non mi andava di scendere... senti, perché non ti siedi, non ci sediamo a terra e continuiamo...
Martin strappò di mano a Genio la bottiglia ormai quasi vuota e scoppiò a ridere. Poi decise di lanciarla la fuori verso il parco che si estendeva due piani più in basso. La sentirono esplodere sul selciato, per fortuna non aveva preso niente.
― Martin ma che cazzo fai?
Solo in quel momento Genio si accorse che Martin era davvero molto alterato, e forse aveva bevuto di più di quanto avesse visto.
Lo raggiunse verso la finestra e cercò di spingerlo più all'interno della stanza. Ma Martin era alto e per Genio era difficile contenere le sue spinte ed i gesti, nonostante si stesse impegnando con tutto il corpo a tenerlo lontano dal balcone.
― Martin per favore adesso basta, basta cazzo!!
Martin rideva ed aveva preso quasi come una sfida oltrepassarlo per raggiungere la balaustra, mentre Genio non riusciva a contenerlo neanche afferrandolo in una stretta che lo serrava completamente mentre con un piede si era puntellato ad uno stipite ormai davvero vicino dietro di sé.
Martin ad un certo punto sembrò rallentare la spinta.
― Allora, ce la facciamo o no questa canna?
― No Martin, non ce la facciamo una canna... non è serata di canne questa qua.
― Adesso mi hai proprio rotto i coglioni! Togliti di mezzo, dov'è Spock, dove cazzo è il Signor Spock?!
― Il Signor Spock, eccolo Martin, è vicino alla libreria... andiamo a vedere che ci dice...
Genio riuscì a trascinare Martin lontano dalla finestra, ma Martin non aveva nessuna intenzione di cambiare argomento. Infatti si inginocchiò d'avanti al flipper sbarrando gli occhi e poi chiudendoli qualche volta, era così annebbiato che non riusciva a mettere a fuoco il vano interno.
― Vulcaniano di merda, te la sei fumata tutta.
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Tre maggiore di due
RomanceRomanzo New Adult LGBT Intreccio di storie di tre ragazzi che nei primi anni universitari scoprono sulla propria pelle cosa voglia dire crescere, misurare i propri desideri, conoscere i propri limiti, superarli e pagarne il prezzo. Il racconto parte...