Capitolo 24

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Avere la casa tutta per me aveva un lato positivo e un lato negativo.
Positivo: potevo fare tutto quello che volevo e invitare chi volevo.
Negativo: c'era troppo silenzio e ogni minimo rumore mi faceva sussultare e mi portava a pensare che la casa fosse posseduta.

Era ormai sera ed io non avevo la minima idea di cosa mangiare così decisi di prendere il pullman e andare in centro per comprare qualcosa di già pronto.

Non avere la macchina era una cosa scomoda ma vivevo anche senza.
Entrai nel primo supermercato che trovai e cercai una pizza già pronta da infornare.

Girando l'angolo andai a sbattere contro qualcuno e per poco non mi caddero le cose che avevo in mano.
<<Mi scusi>> guardai la persona contro la quale avevo sbattuto.
Travis Foster.
Il destino mi stava giocando brutti scherzi!

Travis sorrise e mi guardó per un po'.
<<Che fai mi segui?>> mi domandó con il suo solito sorrisetto stampato sul volto.
<<Ma ti pare?!>> protestai.
<<Perchè quella?>> mi domandó indicando la pizza congelata  che avevo in mano.

<<Tua nonna non cucina bene?>> sorrise mentre guardava gli scaffali.
<<Mia nonna non c'è e tocca a me cucinare>> gli spiegai mentre prendevo un pacco di biscotti dallo scaffale.
<<Quindi per stasera te la cavi no?>> mi domandó prendendomi dalle mani la pizza e il pacco di biscotti, capendo che non riuscivo a prendere nient'altro.
<<Dovrò cavarmela fino a lunedì>> sbuffai mentre cercavo il succo d'arancia.
<<Non oso immaginare cosa mangerai fino ad allora>> rise guardando le cose che stavo comprando, facendosi un'idea di quello che avrei mangiato per tutta la settimana.

Arrivammo alla cassa e stavo per pagare ma Travis mi spinse leggermente.
Prese un pacchetto di sigarette.
<<Anche queste, grazie>> disse alla commessa indicando le cose che avevo scelto.

<<Ma non dovevi>> gli andai vicino protestando.
<<Andiamo>> mi fece cenno di andare dopo aver preso la busta e io lo seguii mentre la commessa ci guardava sorridendo.

Vidi che metteva la busta nel portabagagli.
<<Ma cosa... >> non mi fece finire di parlare.
<<Ti accompagno a casa>> non mi avrebbe permesso di protestare e ogni sua parola era un'ordine.

Sbuffai e salii in macchina.
<<La devi smettere di fare così!>> mi lamentai.
Lui fece spallucce e accese una sigaretta per poi aprire il finestrino, capendo finalmente che mi dava fastidio il fumo.

Sorrisi mentre lo guardavo e mi girai subito verso il finestrino per non fargli vedere quel mio sorriso provocato dal suo gesto.

Arrivammo in poco a casa mia, infatti il "centro" da casa mia era cinque minuti in pullman e avevo avuto modo di calcolare anche il tempo che ci avevamo impiegato ad arrivare a casa mia da casa di Travis, l'altra volta.
Erano quasi dieci minuti con la macchina.
Nonna aveva scelto di comprare una casa un po' più in periferia perchè le piaceva la tranquillità, ma non troppo lontana dalla città così poteva andare a fare le sue commissioni in auto velocemente, dato che non ama guidare a lungo.

Stavo per scendere dalla macchina quando la mia bocca si aprii per dire qualcosa, una cosa che qualche settimana prima non avrei osato sicuramente dire.

<<Ti va di restare a mangiare? Ti dovrai accontentare della pizza congelata però...>> dissi tutto d'un fiato con la mano che era già pronta ad aprire la portiera.
L'espressione sul viso di Travis era quella di una persona visibilmente sorpresa e ci mise un po' a darmi una risposta.

<<Non riesci proprio a stare senza di me>> scherzò mentre scendeva dalla macchina.
Risi amaramente e urlai per farmi sentire "Non ti illudere Foster".

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