Capitolo 60

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TRAVIS' P.O.V.

<<Verrai alla festa di stasera?>> domandai a Loren che sembrava intenta a scrivere qualcosa sul suo piccolo quadernino degli appunti.

<<Penso di sì, ho davvero voglia di svagarmi un po'>> rispose lei continuando a scrivere.
<<Ti passo a prendere io se vuoi>>

Pregai mentalmente che accettasse senza fare troppe storie, come faceva di solito.
<<Certo, verso le nove?>> mi chiese alzando finalmente lo sguardo verso di me.

Mi svegliai di colpo dopo aver avuto quel breve flashback.
Non potevo continuare a vedere Loren nei miei "sogni", se così si potevano definire.

Mi alzai dal letto e andai in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, dove trovai Diana.

<<Buongiorno>> la salutai.

Lei ricambió e continuó a fare quello che stava facendo prima che entrassi in cucina.

<<Dove passerai la vigilia di Natale?>>

Cazzo.
Me ne ero completamente dimenticato, mancava un giorno alla vigilia.
Non sapevo cosa avrei fatto o dove sarei andato, e Kelsey mi aveva detto che i suoi genitori volevano portarla a fare una gita non so dove.

Il mio telefono squillò, lo presi portandolo all'orecchio, ma non troppo vicino.
Sapevo che la voce che c'era dall'altra parte mi avrebbe perforato i timpani.

<<Travis caro!>>?urló Dean.
<<Ehi Dean>> mormorai io con la voce impastata dal sonno.

<<Domani ti voglio a casa mia, è la vigilia>>

<<Io in realtá...>>
<<Niente scuse, l'anno scorso hai rifiutato, adesso non puoi. Mettiti qualcosa di carino>>
Dopo quelle veloci parole riattaccó e io posai il telefono sul tavolo, passandomi una mano tra i capelli.

<<La risposta alla tua domanda è appena arrivata>> mormorai.

Aveva sicuramente riconosciuto la voce di Dean e dal suo sorriso potevo vedere un pizzico di divertimento.

Andai in camera mia per vestirmi,con l'intenzione di scendere subito dopo.
Sarei passato a casa di David per convincerlo a scendere.
Odiava la neve e il freddo in generale,ma io avevo di parlargli di quello che mi stava succedendo ultimamente.

<<Coglione, non posso regalarle l'intimo>> rimproverai David trascinandolo via.

<<Perché no? È il regalo ideale per una ragazza no?>> domandò non capendo che Kelsey mi avrebbe ammazzato.

<<Non per lei>> sbuffai continuando a camminare.
Odiavo fare i regali, perché non sapevo mai cosa prendere o cosa potrebbe piacere.

<<Secondo me ci stai pensando troppo, la devi smettere. Facciamo un giro e se ti colpisce qualcosa glielo prendi>> mi tranquillizzó David.

Camminammo per un po' e continuavo a guardarmi intorno, osservando le numerose cose da donna, cercando qualcosa di interessante.

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