Ad ogni rumore che sentivo, anche minimo, la mia testa sembrava volesse esplodere.
Avevo lo stomaco sotto sopra e non mi ricordavo bene cos'era successo la sera prima.
Strofinai gli occhi e sbadigliai per poi aprirli e guardarmi intorno.
Quella non era la mia camera.Mi guardai togliendo le coperte di dosso e vidi una maglietta che non era la mia.
Quella era la camera di Travis e i miei ricordi erano vaghi sul come ero finita lí.
Scesi dal letto e passai una mano tra i capelli prima di dirigermi in cucina.
Trovai Travis sul divano mentre beveva una tazza di caffè.
<<Ti aspettavi forse la colazione a letto?>> mi domandò mentre posava la tazza sul tavolino.
Sbuffai e andai a sedermi sullo sgabello in cucina, dove Travis mi vedeva perfettamente.Dopo pochi secondi mi raggiunse e prese dal mobile un'aspirina.
<<Prima peró devi mangiare qualcosa>>
Spiegó con fare da medico.<<Il latte e i cereali, se li hai >> gli chiesi gentilmente mentre avevo la testa poggiata sopra al palmo della mano, come per reggerla.
Travis aprì il frigo e prese una bottiglia di latte e andò verso il mobile ad un paio di metri da me, dove prese una scatola di cereali.
Mi si illuminarono gli occhi quando vidi che erano quelli che mangiavo io, li adoravo.Travis se ne accorse e fece un leggero sorriso guardandomi come faceva mio padre quando ero piccola, come per dire "basta poco per renderla felice".
E in effetti era proprio così.<<Inizi a piacermi sai>> ironizzai indicando i cereali.
<<Li compra sempre Diana>>
Aggrottai la fronte e mi domandai chi fosse Diana.<<La signora Wilson>>
<<Aah>> sussurrai ripensando al primo incontro con la signora Wilson.Doveva essere una scena divertente per lei, e non mi riferisco al fatto che avesse trovare Travis a casa sua con una ragazza (perché continuavo ad essere del parere che ci avesse portato tante ragazze) ma per il mio imbarazzo, che aveva reso il tutto comico.
La mia faccia era un libro aperto, e chissá che espressione avevo in quel momento, pietrificata in mezzo al corridoio.
Me ne resi conto solo dopo.Travis posò sul tavolo la tazza di latte con la scatola di cereali accanto e andó a sedersi sul divano.
<<Perché non l'hai riscaldato?>> urlai leggermente per farmi sentire.
<<C'è il forno microonde nell'angolo>> mi rispose facendomi capire chiaramente che avrei dovuto farlo da sola.
Mi era sembrato già fin troppo gentile per essere Travis.Quando finii di mangiare, presi l'aspirina e lo raggiunsi nel salone per poi sdraiarmi sul divano, abbastanza lontana da lui.
<<Mi devo cambiare>> sbuffai.
<<E devo avvisare Grace e gli altri>> continuai.
<<E chiamare mia nonna>> mi lamentai frustrata.
<<Ho già pensato a tutto io, e per il cambio di vestiti avrei qualche idea>> mi guardò per qualche istante con un pizzico di malizia che decisi di ignorare.<<Come ci hai pensato tu?>> gli domandai confusa.
<<Ho scritto a Grace che te ne eri andata con un taxi e a tua nonna che eri arrivata a casa di Grace>>
Tirai un sospiro di sollievo, ringraziandolo mentalmente.<<E come facevi a sapere che avrei dovuto dormire a casa di Grace?>>
<<Me l'hai detto tu quando eri seduta sulla panchina fuori alla discoteca.
Certo che ne hai dette di cose...>>
<<Mi hai fatto venire il mal di testa>> si lamentó lanciandomi un veloce sguardo.<<Vado a lavarmi almeno la faccia>> mormorai alzandomi dal divano.
<<Ah e non è che hai uno spazzolino nuovo per caso?>> gli domandai come se fosse la cosa più ovvia del mondo.<<Si, è nel mobile bianco in bagno>> non distolse lo sguardo dalla TV nemmeno per un secondo.
Sembravamo una vecchia coppia vittima della routine.Ma perchè continuavo a paragonare me Travis ad una coppia?
Perchè sei per la seconda volta a casa sua e non in situazioni in cui si dovrebbero trovare due semplici compagni di scuola, rispose il mio ego.
Sbuffai ed entrai nel bagno.* * *
Una volta uscita sbirciai dalla porta del bagno per vedere se non ci fosse Travis, e quando non lo vidi uscii fuori dal bagno e andai a chiudere la porta della camera a chiave.
Presi il mio vestitino da terra e mi rivestii in poco.
Non mi ero mai soffermata a guardare la camera di Travis, e di conseguenza non avevo mai notato i suoi numerosi trofei di calcio esposti su alcune mensole.
C'erano anche alcune foto.
Molte facce da ricordare, pensai, osservando con quante persone avesse almeno una fotografia.Una in particolare attiró la mia attenzione, c'era Travis con un altro ragazzo sul ring, doveva essere un incontro di boxe.
In effetti non sapevo niente di quello che faceva, o aveva fatto in passato.
E probabilmente non era necessario che io lo sapessi.Tornai nel salone e sentii squillare il mio telefono.
Lo tirai fuori dalla borsa e vidi che era Josh, voleva sicuramente sapere che fine avessi fatto.<<Ehi Josh>> mi schiarii la voce.
<<Buongiorno>>
<<Non ti avró svegliata spero...>>
Era davvero gentile, ma era colpevole quanto Grace per avermi fatta bere.
E nella lista dei colpevoli...
C'ero anche io ovviamente.
<<Nono>> vedevo lo sguardo di Travis fisso su di me, senza curarsi più di quello che stava guardando fino a poco prima.<<Volevo solo sapere se oggi ti andava di venire in un posto con me... Sai per la cosa dell'altro giorno>> si riferiva a quella specie di appuntamento che mi aveva chiesto e a cui io non avevo saputo dire di no.
<<Oh si certo... Quello>> farfugliai qualcosa.
<<Io oggi non ci sono... Vado con mia nonna a fare alcune commissioni>> tirai la più banale delle scuse dalla mia scatola "come rimandare un appuntamento con la speranza che rinunci" che con i ragazzi in Germania aveva funzionato più di una volta.Una volta finita la breve telefonata con Josh, mi ritrovai praticamente quasi attaccato a me Travis.
<<Povero Josh>> lo prese in giro mentre mi guardava negli occhi, come se volesse decifrarli.
<<La smetti? Io oggi davvero non ci sono>> mentii e sbattei due volte le palpebre come mio solito quando dicevo una bugia, era una cosa che non controllavo.
Travis fece un piccolo sorriso e si avvicinó ancora di più.
<<Ah davvero? Perchè tua nonna ieri ti ha risposto dicendo che andava a casa di una sua vecchia collega e che sarebbe tornata questa sera>>
Era così sicuro di sè e io sentivo che stavo quasi per sparire.Avevo fatto la mia solita figura.
<<Perchè non vuoi uscirci?>> mi domandó mentre si allontava da me.
<<Non ti devo dare alcuna spiegazione>> sbottai infastidita dal suo comportamento.Josh mi sembrava un ragazzo davvero splendido, gentile e molto carino.
Ma in quel momento non mi sembrava il caso uscirci.Spazio autrice
Buongiornoo❤️
Stanotte non riuscivo a prendere sonno così ho scritto questo capitolo, non succedono molte cose lo so ma il prossimo sarà migliore.
Commentate e lasciate una stellina se vi va❤️
-Tracy❤️
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...