Capitolo 14

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<<Carino Foster vero?>> Amber mi prese in giro dandomi una leggera gomitata.
<<Piantala>> le sorrisi e iniziammo a fare un paio di passaggi con il pallone.

Dopo un paio di passaggi il pallone lanciato da Amber andò a finire dall'altra parte del campo, dove stavano giocando i ragazzi.
<<Amber!>> la rimproverai quando capii che non aveva la minima intenzione di andarlo a recuperare.

Sbuffai e mi incamminai verso i ragazzi alla ricerca del pallone.

Josh e Grace non c'erano in palestra, stranamente.
Il pallone era tra le mani di Andrew che aveva un sorriso amaro sulle labbra.
<<Dammi il pallone per favore>> gli dissi avvicinandomi.
Lui alzò il braccio e lo mise talmente in alto da non farmelo prendere.

<<Oh non saprei Steward>> iniziò a fare la faccia del finto pensieroso.
I ragazzi guardavano divertiti la scena, tranne Travis, lui era irritato.

Io di certo non sarei tornata indietro senza il pallone, non gli avrei dato la soddisfazione di tirarmi indietro e lasciar correre.

Si avvicinò a me e iniziò a girarmi intorno con il pallone in mano, alzai gli occhi al cielo e pensai di non aver mai conosciuto una persona così infantile.

<<Piantala e ti risparmierai il dolore>> lo minacciai scocciata.
<<È forse una minaccia questa?>> si fermò a pochi centimetri dal mio viso e vidi Travis avvicinarsi a noi.

<<Stronza>> sussurrò a pochi centimetri dal mio orecchio.
A quel punto gli diedi una ginocchiata nel punto più doloroso per i ragazzi, dove non batte il sole e me ne andai con il pallone.

Travis si era fermato e aveva iniziato a ridere come tutti gli altri ragazzi che avevano assistito alla scena.

<<Coglione>> lo insultò infine dandogli uno schiaffo dietro alla testa.

                                                                                           * * *


Alla terza ora avevo il professor Smith ed ero pronta per entrare in classe, senza Grace, che non vedevo da quella mattina.

Con me c'era Amber.

Mi raccontò che viveva a New York da quasi un anno e a causa del suo carattere introverso non era riuscita a fare amicizia con molte persone in quella scuola. 

Una volta in classe il professore iniziò a parlare.
<<Ragazzi, è arrivato il momento di fare la parte teorica della gita>>

Iniziò a spiegare cosa avremmo dovuto fare, mentre camminava avanti e indietro per la classe.
<<Avete scattato delle foto il primo giorno in gita, vi ricordate? Bene. Perchè per ottenere dei crediti extra mi auguro per voi che siamo belle. Questa settimana organizzatevi con quello che è stato il vostro compagno o compagna di avventura>> 

Aveva la straordinaria capacità di rispondere alle sue stesse domande nel giro di un secondo.

Era una persona abbastanza logorroica.

La classe intera sbuffò non essendo d'accordo con le parole del professore.

<<Ne ho parlato già con i ragazzi dell'ultimo anno. Per mercoledì voglio che voi mettiate insieme le foto e facciate un progetto in cui spiegate cosa abbiamo visitato, cosa vi è successo di particolarmente interessante...>>

<<Ed è una cosa obbligatoria, perchè ne terrò conto per il voto>> spiegò prima di iniziare la lezione che, naturalmente nessuno si degnò di seguire perchè erano tutti occupati a pensare come portare a termine quel compito.

Quel compito era l'occasione per rivedere Travis.

<<Ironia della sorte>> sussurrò Amber riferendosi a me e Travis.
<<Non vorrà fare quel compito, di sicuro>> le spiegai.
<<Oh ma vorrà vedere te>> sbarrai gli occhi e la guardai perplessa.
<<Non è affatto così>>
<<In palestra, prima che tu facessi male Andrew stava venendo lui. Travis stava accorrendo in tuo soccorso>>

Mi diede una serie di deboli gomitate.
<<Perchè voleva giocare e Andrew stava facendo il cretino>> alzai gli occhi al cielo.

Trovai una spiegazione ragionevole e abbastanza sensata.
Lei sbuffò e tornò a scrivere gli appunti sul quaderno.
<<Stava venendo in tuo soccorso>>
Le parole di Amber mi rimbombavano nella testa e non riuscivo a mandar via quella vocina che mi diceva "stava per aiutarti per la quarta volta."

Io non volevo essere aiutata e non volevo passare per quella che non riusciva a fare niente da sola.

Quando la campanella suonò trovai Travis all'uscita della mia classe.
Cosa ci faceva lì?
Amber mi lanciò un'occhiata divertita e se ne andò.
<<Ehi>> lo salutai.
<<Il professore vuole->> non lo feci finire di parlare e gli dissi che sapevo già del compito che avremmo dovuto fare.

<<Bene, allora ci dobbiamo organizzare per farlo>>

Mi disse mentre si appoggiava al muro, senza preoccuparsi del fatto che la campanella era suonata e che avrebbe dovuto già essere in un'altra classe, e anche io...
<<Domani?>> gli proposi facendogli capire che quel pomeriggio non potevo, o meglio, non ero ancora psicologicamente pronta per passare un altro po' di tempo con Travis Foster.


<<Ok, dammi il tuo numero>>
La sua non era nemmeno una domanda del tipo "ti dispiace darmi il tuo numero? Così magari ci organizziamo."

No. Lui pretendeva e otteneva tutto quello che voleva, a quanto pare.

Lo guardai per capire se fosse serio.

Alzai gli occhi al cielo e gli diedi il mio numero.

Spazio autrice
Ciao a tutti, mi scuso per questo capitolo che non è molto lungo ma vi prometto che nel prossimo succederanno un paio di cosette😏😏
A quanto pare Kelsey ha stretto amicizia con Amber e il destino vuole che riveda Travis😏
E che fine hanno fatto Grace e Josh?
Commentate se vi va con un vostro parere o un consiglio, o magari anche una critica costruttiva❤️
Lasciate un stellina se volete❤️
Grazie in anticipo🌟🌟
-Tracy❤️

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