Capitolo 91

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Le mani mi tremavano leggermente e sentivo di sudare freddo.
Non sapevo se fosse o no il momento giusto.

Travis mi guardó con occhi increduli ma allo stesso tempo inteneriti.
Perchè era intenerito?

Cercavo di capire come potevo sembrare ai suoi occhi in quel momento e arrivai alla conclusione che non mi volesse, non come un ragazzo desidera una ragazza.
Non diceva nulla, mi guardava semplicemente.
E tutto stava diventando così imbarazzante.

Sigillai le labbra e lo spostai con tutta la forza che avevo.
Mi alzai dal letto e provai ad uscire dalla stanza.

Mi sentivo rifiutata.

"Che fai?" Mi fermó piazzandosi davanti alla porta.
"Spostati" dissi con gli occhi pieni di delusione e rabbia.

"Ehi che succede?" Mi domandó lui confuso.
"È così che le guardi?" Sbraitai puntando i miei occhi sui suoi, che cercavano di capirci qualcosa in più.

"Chi? Di che stai parlando..." Domandó confuso, grattandosi la nuca.

"Quelle con cui vai a letto Travis.
Scommetto che non le guardi come hai guardato me, con quello sguardo che si usa quando si guarda una bambina tenera che gioca con le bambole" continuai con la faccia probabilmente rossa.
Lui aprì la bocca per dire qualcosa ma lo spostai e uscii dalla sua camera, non avendo intenzione di ascoltarlo.

"Kelsey fermati" provó a chiamarmi ma non mi girai comunque, continuando a camminare lungo i lunghi corridoi.

Mi ci era voluto così tanto per dire quelle due parole e mi sentivo così umiliata e rifiutata che avrei preso le valigie e me ne sarei andata vai.
"Non ha capito un bel niente" borbottai a voce bassa mentre continuavo a camminare verso il balcone.

Strinsi la felpa ancora semi bagnata a me e guardai il brutto tempo, insieme ai lampi e la pioggia, ascoltando il suono del tuoni.
Quel tempo, quel brutto tempo, era quello che mi sentivo in quel momento.
Una scarica di acqua, lampi, tuoni.

Provai a sistemarmi i capelli che avevo assunto una forma strana ed erano decisamente crespi.

"Una sigaretta?" Sentii la voce di Corin provenire da dietro e non mi girai, scossi leggermente la testa.

"Che ci fai qui?" Mi domandó Grace seguita da Amber.
Mi girai verso di loro.

"Prendo un po' d'aria" risposi titubante.
"Ehi è successo qualcosa?" Grace si avvicinó a me preoccupata.

"Niente" dissi velocemente per evitare ulteriori domande.
"Tu piuttosto, cosa ci facevi in camera con Sean?" Domandai a Corin, ottenendo come risposta una tosse provocata dal fumo che aveva aspirato male.

Anche Amber e Grace la guardarono, quest'ultima le diede una pacca sulla spalla.
"Tu in camera con Sean?" Domandó Amber incredula.

"Di questo ne parliamo più tardi, chi c'è un'altra persona che ci nasconde qualcosa" Corin cambió velocemente argomento, spostando di nuovo l'attenzione su di me.

Sbuffai sonoramente, sotto quel cielo quasi nero.
"Io e Travis stavamo per... ecco..." arrossii di colpo abbassando la testa subito dopo.
"Cooosa?!" Strilló Amber spostandosi i capelli da un lato.

"E cos'è successo?" Chiese Grace quasi immediatamente.
"Avete presente quando vi sentite nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Ecco. Io mi sentivo così. Lo vedevo frenato, non mi guardava con i soliti occhi e io... me ne sono andata"

Sia Amber che Grace iniziarono a parlare, a darmi consigli e a confortarmi.
Solo Corin non parlava.

Si accese una seconda sigaretta.

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