Si potevano sentire gli uccellini cinguettare.
Era tutto molto tranquillo.
Il respiro regolare di Travis, il silenzio assoluto.Fino a quando non pensai a tutto quello che era successo il giorno prima.
Mi allontanai da Travis e mi coprii meglio, restando a pancia in su.La tranquillità venne spezzata definitivamente con un'improvvisa pioggia che si abbatté in quel bosco.
L'acqua però non sembrava poter entrare nella tenda così tirai un sospiro di sollievo.Sentii il braccio di Travis circondare il mio bacino, attirandomi a sè.
Provai a liberarmi dalla sua presa ma fu inutile."Lasciami" borbottai con la voce ancora impastata dal sonno.
Travis mugugnò qualcosa di incomprensibile, senza mollare però la presa.
"Quando piove lo sai che voglio stringerti" disse stringendomi ancora di più.Contai fino a tre, provando a calmarmi, dopodiché gli tirai uno schiaffo in pieno viso.
Travis rimase visibilmente sorpreso, si toccó la faccia e strofinó la guancia che avevo colpito."Questo per cos'era?" Domandò come se non lo sapesse.
"Per la tua stupidità" risposi alzandomi velocemente."Ehi Kels" Provò a chiamarmi, ma invano perché io avevo le idee fin troppo chiare.
"Kelsey..." continuò, raggiungendomi fuori dalla tenda."Prendete tutte le vostre cose e salite sul pullman, dobbiamo andare!" Urló il professore mentre si riparava la testa dalla pioggia con uno zaino.
Travis rimase in silenzio.
Togliemmo tutto e prendemmo le nostre cose.
Non disse una parola.
Ci dirigemmo verso il pullman e nemmeno allora aprì bocca.
Il cuore stava per uscirmi fuori dal petto, perché quando gli stavo accanto era sempre come la prima volta.
Ma lui non parlava.
Avrei voluto che parlasse?
Che continuasse a chiedermi scusa?Non importava ormai. Lui non aveva detto più nulla.
Travis prese subito posto, e io lo guardai per una frazione di secondi, poi vidi la mano di Josh in aria mentre mi chiedeva di sedermi accanto a lui.
Sentii una mano afferrarmi, e in men che non si dica mi ritrovai seduta accanto a Travis.
Mi aveva tirata accanto a lui, ma non mi stava guardando.
Aveva un'aria quasi indifferente, ma il suo braccio continuava a stringere il mio.Mi girai verso Josh e minai un "scusa" con le labbra aggrottando le sopracciglia.
Mi fece un debole e forzato sorriso e continuò a parlare con Sean che si era seduto avanti a lui.Amber e Grace erano sedute avanti a me e Travis.
"Non puoi fare quello che ti pare con me" sbottai incrociando le braccia al petto.
"Lo so" rispose continuando a non guardarmi.
"Sei prepotente" continuai guardandolo in tutta la sua tranquillità.
"Lo so" ripetè lui girandosi verso di me.
"E ti amo" disse infine prima di posare il suo sguardo sulle mie labbra,"Si... certo" commentai distogliendo lo sguardo.
"Ami tutte quelle che passano per il tuo letto, non è così?" Lo provocai con tono duro.
Non disse nulla, ma vidi la sua mascella contrarsi.
"Non ti risposto, ci sono due ragazze qui avanti che hanno le orecchie di due elefanti" commentó riferendosi a Grace ed Amber."Beh? Cosa ti importa? Hai reso pubblica una cosa così privata, e l'hai sminuita davanti a molte più persone." Mi morsi l'interno sella guancia e strinsi i pugni.
Avrebbe preso a testate il finestrino se avesse potuto.
Sapeva che avevo ragione e questo lo distruggeva dall'interno.
Ma io non potevo dimenticare quello che aveva detto.
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...