<<È stato un piacere passare la serata con voi>> dissi allo zio di Travis, congratulandomi per la splendida cena.
<<È stato un'onore per me avervi qui>>
Diede una pacca sulla spalla al nipote e mi guardó con un sorriso a trentadue denti.Era l'una di notte e non avevo per niente sonno.
<<Era tutto buonissimo, ma ora sono gonfia come un pallone>> mi lamentai toccandomi la pancia prima di salire nella macchina di Travis.
<<Ma ti lamenti sempre?>> domandò ridendo.
Sbuffai sonoramente ed incrociai le braccia al petto guardandolo male.<<Sei noioso>>
<<Tu parli troppo>>
<<Sei uno stronzo>><<Lo so>> fece spallucce sorridendo soddisfatto.
Aggrottai la fronte per capire dove fosse il problema in quel ragazzo.
<<Idiota>> mormorai girandomi dall'altra parte.<<Bambina>> replicó lui continuando a ridere.
Lo divertivo così tanto?<<Ti va di andare a vedere l'albero che hanno addobbato in città?>>
Il mio cervello elaboró subito quello che aveva detto e la mia testa si giró cosi velocemente verso di lui che a momenti si staccava dal collo.Non era da lui chiedere e non con quel tono, e non era da lui nemmeno chiedere una cosa del genere.
Quello non poteva essere Travis.<<Cosa hai detto?>>
<<Vuoi andare a vedere quell'albero che hanno addobbato...>>
<<Si ho sentito>> dissi io con la bocca spalancata, come se avessi appena visto un alieno.
<<E perché mi hai chiesto di ripetere la frase?>> mi domandó facendo una strana espressione.
<<Tu non chiedi Travis... Non chiedi mai qualcosa>> mormorai facendo strani gesti.
<<Come non detto>> sbottò girando bruscamente il volante.<<Andiamo e basta>> disse infine senza guardarmi.
<<Si>>
<<Si cosa?>><<Ci voglio andare>> sorrisi guardandolo mentre guidava.
Quando vidi che stava per accendersi una sigaretta mi fiondai sul pacchetto e gli impedii di prenderlo.
<<Fa freddo se apri i finestrini, e se non li apri mi fai affumicare qui>> mi lamentai osservando per bene quel pacchetto.<<È da ore che non fumo una sigaretta>> protestò allungando la mano verso di me con la speranza di riavere il pacchetto che stringevo tra le mani.
<<Non ne se ne parla Travis>> sbottai quando vidi che stava provando a tirarmi il pacchetto.
<<Se fumassi capiresti>> mi spiegó.
<<Se non fumassi capiresti>> risposi.
Dopo aver parcheggiato la macchina, ci avvicinammo a quell'enorme albero colorato posto al centro della strada.
Sapevo che aveva fatto tutto quello per un motivo, voleva distrarmi, sapeva che appena saremmo saliti nel suo appartamento, con il mio borsone tra le mani, mi sarei ricordata di quello che era successo ore prima.
<<Grazie>> sussurrai guardando la punta dell'albero.
<<Per cosa?>>
Pensavo che non avrebbe nemmeno sentito il mio grazie, l'avevo detto tra me e me.<<Di tutto, per stasera, per quello che fai in continuazione per me. Sento di dipendere troppo da te>>
<<Anche io dipendo da te>>
<<Non come me però>>
<<Di più>>
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...