Capitolo 82

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"Sei sicura?" Esclamò Grace dopo aver sentito tutto quello che mi era successo in quei giorni.
"Da non credere!"

"E tu stai bene?" Mi domandò passandosi la mano tra i capelli frustrata.
Annuii ripensando a quello che mi aveva detto Travis prima di lasciarmi da Grace.

Mi aveva detto chiaramente di tornare a casa mia da sola per nessuna ragione.
Si era comportato come un padre fa con sua figlia, e non sapevo nemmeno io che sensazioni avevo provato in quel momento.

"Ho chiamato Josh, più tardi dovrebbe passare, tu intanto vai a lavarti ok? A me stasera tocca preparare la cena" si lamentò ridendo, mentre usciva dalla camera.

Entrai in bagno e decisi di farmi una doccia.

Una volta uscita dal bagno con il corpo avvolto in un asciugamano, mi girai in tutte le direzioni per vedere dove avevo lasciato la borsa con i vestiti.
Sembravo una nomade.
Quella settimana l'avevo passata decisamente fuori casa.

Indossai il mio intimo e iniziai a cercare il resto dei miei vestiti.
Ma quando la porta si aprii non potei fare a meno di girarmi nella sua direzione sperando che fosse Grace.

"Cazzo" mormoró Josh provando a guardare altrove.

"Josh!" Urlai muovendo disperatamente le braccia nel tentativo di trovare qualcosa con cui coprirmi.
Si girò dandomi le spalle e permettendomi di vestirmi nel frattempo.

"Volevo sapere come stavi" sussurrò quasi come se stesse parlando con se stesso.
"Oh sto bene" ammisi infilandomi i jeans continuando a guardare le spalle di Josh per assicurarmi che fosse girato.

Una volta finito, mi avvicinai a lui e gli toccai la spalla per farlo girare.
"Chi può mai essere entrato in casa tua?" Domandó frustrato mentre appoggiava il palmo della mano sul muro, come se non volesse farmi passare.

Josh ultimamente era diverso, sembrava più forte, più sicuro di sè e sapevo che sarebbe arrivato il momento in cui mi avrebbe di nuovo messa alle strette chiedendomi di dargli almeno una possibilità.
Non aveva ancora accettato bene la situazione tra me e Travis nonostante avessi provato a spiegarglielo in mille modi.

"Io... non lo so" risposi dopo un po'.
"Vorrei poter fare di più" abbassò la testa deluso di se stesso, come se avesse commesso chissà quale errore.
"Ehi, ma tu fai già molto" ammisi intingendo le parole di sincerità.

"Sei un vero amico" sorrisi accarezzandogli la spalla.
Lui sorrise amaramente, arricciando in modo bizzarro le labbra.
Sospirò dopo un po' avvicinandosi a me.

Cosa stava facendo?
"Ci sarò sempre per te" mi accarezzò i capelli, mentre dondolava leggermente sulle punte, come faceva di solito.
"Lo so" risposi sorridendo.

"Bene" disse prima di uscire dalla stanza, non prima di avermi rivolto un'altra occhiata.

La serata con Grace passò in un lampo e ci divertimmo molto, era da molto che non avevamo occasione di parlare così a lungo, per tutta la notte di preciso.

Lunedì si starebbe tenuta una partita molto importante.
Per Travis era il momento di farsi notare dai professori del college, perché anche se non ne parlavamo mai, lui sarebbe andato al college e io avrei dovuto affrontare il mio ultimo anno di scuola.

Come avrei voluto che le cose non cambiassero, ma avevo visto fin troppi film per sapere che non sarebbe stato tutto rose e fiori.

Qualcosa doveva cambiare, non era nella natura della vita far andare sempre tutto liscio.

Avevamo ancora molti mesi avanti e tutta l'estate, era inutile rimuginarci sopra.

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