Come ogni domenica anche quella mattina andai a correre e dopo la serata passata con Travis avevo molte cose su cui riflettere.
Avanti si è solo confidato con te, nulla di che.
Era una cosa importante per me.
Oh andiamo non fare la finta sensibile ora. C'è ancora quel lato donnaiolo ed egoista di lui.
Ma Travis era un misto di cose, un miscuglio di pregi e difetti, come tutti dopotutto, ma i suoi difetti sembravano superare i pregi.Mentre correvo la mia mente non faceva altro che litigare.
Mi fermai frustrata per bere al solito parchetto, notai un gruppo di ragazze vicino al campo da calcio.
Intravidi Andrew e automaticamente cercai Travis con lo sguardo.Mi vide quasi subito e io non sapevo se avvicinarmi o fare finta di non vederlo e continuare la mia corsa.
La partita era appena finita e tutti i ragazzi si allontanarono dal campo.
La ragazza pagliaccio sembrava voler mangiare Travis e saltargli addosso quando si avvicinó a lui.
Quest'ultimo però si scansó dicendole qualcosa per poi sorridermi debolmente.
Quando realizzai che stava venendo nella mia direzione il mio cuore perse un battito.Lo sguardo omicida di Andrew era inquietante e sapevo che non gli andavo tanto a genio.
<<Buongiorno atleta>> mi salutó mentre si abbassava per bere dalla fontanina.
<<Ehi>> ricambiai il saluto mentre provavo a non guardarlo troppo.Lo sguardo della maggior parte delle persone in quel parco era su me e Travis e la cosa mi infastidiva.
<<Oggi mangiamo insieme>> mi illuminó con la sua proposta mascherata da ordine, come sempre.
<<Mi privi del mio meraviglioso pranzo così...>> ironizzai ridendo.
<<Si immagino>>
<<Comunque passo tra due ore>>
Annuii e iniziai a camminare verso l'uscita del parco, diretta a casa mia.Pantalone nero o jeans?
Maglione o felpa?
Ero stranamente nervosa.
Cerchi forse di fare colpo?
No! No e no!Avevo il corpo avvolto in un asciugamano e i capelli legati, ero praticamente a zero e Travis sarebbe passato tra meno di mezz'ora.
<<Dove ho messo quel maglione?!>> urlai come se ci fosse qualcun'altro nella stanza con me.
Da quando ero arrivata a New York avevo passato molto tempo con Travis e nonostante non fosse la persona più gentile del mondo, quando ero con lui qualcosa dentro di me cambiava.
Decisi di indossare un maglioncino color rosa cipria, dei jeans chiari strappati leggermente sulle ginocchia e un paio di stivali bassi neri.
Ma perchè mi importava così tanto del mio outfit quel giorno? Uscivo quasi tutti i giorni con Travis e non era la prima volta che mangiavo con lui.
Sentivo che quella volta sarebbe stato diverso.Sciolsi i capelli e li pettinai, misi un po' di cipria, mascara e diedi un ultimo sguardo allo specchio.
Lo consideri un appuntamento?
Mi derise la mia coscienza.
Il campanello suonó e io corsi giù per aprire a Travis, era sicuramente lui.Aprii e lo trovai appoggiato alla colonnina di legno all'entrata.
<<Ma quanto ci metti?>>
<<Non ti lamentare sempre!>> sbuffai prendendo le chiavi di casa e il telefono.
<<Ma la macchina?>> mi guardai intorno non vedendo la sua macchina.
Poi notai la moto parcheggiata vicino al marciapiede.<<No... Non dirmi che...>>
Lui sorrise e mi tiró per un braccio una volta aver chiuso la porta di casa.<<Hai paura?>> mi domandò mentre prendeva il casco nero.
Era una moto sportiva.
Aveva buongusto.
Il mio sedile era ad un'altezza più alta rispetto al suo e sarei stata praticamente attaccata a lui tutto il tempo.

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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...