Capitolo 61

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La musica in sottofondo mi rilassava profondamente e la mano di Travis che stringeva la mia mi permetteva di sorridere a tutte le persone che incontravamo in quella casa enorme.

Intravidi Dean, lo zio di Travis in lontananza e supposi che quella fosse casa sua.
Era molto moderna e l'arredamento era strambo ma particolare, i quadri di arte astratta erano le uniche cose colorate.

Aveva invitato Travis a passare il Natale da lui, sapendo che probabilmente se non lo avesse fatto avrebbe trascorso la serata sul divano a guardare stupidi film in tv e mangiando schifezze a caso.

<<Un attimo Travis...>> mi bloccai e lo feci fermare.
<<Io non sono stata invitata, non posso irrompere qui...>> dissi diventando pallida guardandomi intorno.

<<Sei qui con me e poi Dean già ti adora>> provò a convincermi.

<<Non mi credi?>> mi domandó iniziando a camminare nella direzione di Dean.
Mi stava praticamente trascinando.
Una volta arrivati davanti a suo zio lo salutai educatamente e guardai Travis male.

<<Kelsey mi fa molto piacere che tu sia qui!>> mi sorrise gentilmente, sembrava sincero.
Ma era probabilmente, solo educato.

<<Si ecco Dean, lei se ne se vuole andare, è passata solo per fare un saluto>> disse Travis guardandomi con un sorriso ironico e divertito stampato sulla bocca.

<<Ma non dire sciocchezze, sedetevi forza>> quasi urló Dean spingendoci verso le sedie attorno al lungo tavolo.
<<Non esiste che tu te ne vada, resterai qui con noi>> mi convinse lo zio di Travis continuando a spingerci verso le sedie.

<<Visto?>> mi domandó Travis ridendo sotto i baffi.
<<Sei un'idiota!>> gli dissi sorridendo per poi sedermi sulla sedia.

<<Ringrazio tutti i presenti per essere qui con me in questo giorno così importante>> iniziò Dean alzando un bicchiere di champagne in aria.

<<E soprattutto ringrazio mio nipote Travis che finalmente ha accettato di passare il Natale con me. Ed è una gioia per me averlo qui con la sua ragazza>>

Il rossore si impossessò del mio volto quando tutte le persone che erano in quella stanza si girarono per guardare me.
Sorrisi timidamente senza nemmeno guardarli.
Momento alquanto imbarazzante.

<<Brindo a questa grande famiglia, agli amici di sempre>>

Alzammo tutti i bicchieri verso l'alto e brindammo.

Il cibo era delizioso e Travis mi aveva presentato alcuni parenti, c'erano bambini che correvano di qua e di là ridendo.
Si respirava allegria, non poté fare altro che pensare che Travis mi aveva migliorato la serata.
Aveva riparato l'irreparabile.

Gli strinsi la mano e lo guardai sorridendo, probabilmente lui non aveva nemmeno capito il motivo di quel gesto improvviso, ma io nella mia testa, non facevo altro che ringraziarlo.

<<Vi state divertendo?>> Ci domandó una signora sulla cinquantina, bionda e con due occhi scuri, quasi neri.
Aveva un bellissimo ed elegantissimo abito nero.

<<Si è tutto fantastico qui>> risposi guardandomi intorno.
<<Dean è fatto così, una volta all'anno invita tutti i parenti e gli amici sparsi per il mondo>> mi spiegó lei.

Aveva un accento piuttosto insolito ma stranamente bello.

<<I miei nipotini mi stanno chiedendo da un'ora ormai chi sia la splendida ragazza in compagnia di Travis>>
Si riferiva a me, cosa avrei dovuto dire?

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