Capitolo 88

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Terzo giorno in Spagna.
Con Travis la situazione non era decisamente migliorata e anche se fisicamente eravamo vicini, eravamo distanti.

Non ci parlavamo, sembravamo due sconosciuti.
Con Josh invece avevo raggiunto una certa intesa, qualcosa era cambiato tra di noi, ma ovviamente io continuavo a vederlo come il Josh che avevo conosciuto mesi prima.

"Ti va di andare in spiaggia?" Mi domandó Josh che si era trovato come me, ad uscire dalla stanza per prendere l'ascensore.
Annuii e gli dissi un "si" con un filo di voce.

Passeggiammo per un po' lungo la spiaggia, con il vento fresco che mi solleticava il viso e il rumore delle onde che si schiantavano contro gli scogli che ci accompagnó per tutto il tempo.

"Cosa vuoi fare?" Si voltó verso di me d'un tratto.

Finalmente dopo tanto silenzio aveva deciso di parlare.
"Ho un casino in testa Josh e non avrei mai immaginato di trascorrere questa gita così" ammisi frustrata.

"Io invece non potevo chiedere di meglio" disse a sua volta, avvicinandosi a me.
Aggrottai leggermente la fronte e feci un passo indietro.
"Sono qui con te e so per certo che non potrei chiedere di meglio" continuó mostrandomi un piccolo sorriso.

"E so che le cose sono complicate, ma io vorrei solo semplificartele un po'."

In una frazione di secondi mi ritrovai tra le sue braccia, mentre mi portava lentamente verso il mare.
"Fammi scendere Josh" urlai ridendo.
"Sei così leggera" confessó lui accarezzandomi un fianco.

Era lo stesso Josh che avevo conosciuto all'inizio dell'anno o qualcosa in lui era cambiato?

Quando le sue labbra furono così vicine alla mie, da poter percepire il suo respiro contro il mio naso girai il viso chiudendo brutalmente gli occhi.

"Non funziona così" dissi con un filo di voce.
"Lo so" rispose stringendomi un po' di più.

"Solo Kelsey, non dare mai per scontato quello che provi. Non sminuire un minimo interesse che provi nei miei confronti, perché io mi attacco a quello" mi spiegó guardandomi negli occhi, e sebbene non ci fosse tanta luce, riuscivo a vedere i suoi occhi marroni addolcirsi.

La domanda era.
Provavo qualcosa per Josh? Anche solo un minimo interesse?

Mi ritrovai a camminare verso la mia camera, in completo silenzio.
C'eravamo io, le mie domande e la mia testa pesante.

Quando sentii una porta aprirsi sussultai e mi voltai in quella direzione, con le chiavi della mia camera in mano.

"Ehi Andrew, c'è Travis?" La voce di una ragazza attiró la mia attenzione e mi costrinse a  nascondermi dietro un muro e guardare la scena, curiosa.

Mi sentivo stupida, ma volevo vedere cosa voleva quella lì da Travis e come si sarebbe comportato lui.

"Penso che attenderà ancora per un po', non credi?" Sentii una voce calda parlare nel mio orecchio e un sottile strato di barba solleticarmi la guancia.

Chiusi gli occhi, riconoscendo subito la voce e il profumo.
Mi maledii mentalmente per la figura che avevo fatto.

Mi voltai lentamente verso il ragazzo.

"Dipende da te, ovvio" rispose Travis portandosi indietro i capelli leggermente bagnati.
La sua maglia bianca e il suo jeans nero gli stavano come sempre da Dio.
Ma ero ancora arrabbiata con lui, parecchio.

Stavo per andarmene senza dire niente, ma il suo braccio che si posó bruscamente sulla parete mi bloccó.

"Non ti faccio scappare" ammise avvicinandosi a me.
"Dobbiamo parlare" continuó annullando quasi del tutto la distanza tra di noi.

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