Finalmente era arrivata la primavera, e tutto sembrava aver preso una piega migliore.
La primavera è la stagione che preferisco in assoluto anche se può sembrare strano, perché la maggior parte delle persone ama l'estate.L'estate è caldo, mare, divertimento...
Ma la primavera è tutta un'altra cosa: i fiori di pesco che fioriscono, quei raggi del sole che ti riscaldano ma che non ti fanno scottare, quella sensazione di calore dopo tanto freddo.Mi guardai intorno mentre uscivo di casa, presi un respiro profondo sentendo tutto il profumo degli alberi e dei fiori che stavano fiorendo.
Entrai in macchina e accesi la radio.
Era da un po' che usavo la macchina di nonna per andare a scuola, era molto carina ed ero stanca di dipendere sempre da Grace e Travis anche se sapevo che lo facevano con piacere.E dato che a mia nonna non serviva tanto, non si era fatta problemi ad accettare la mia proposta.
Una volta arrivata a scuola parcheggiai la macchina e uscii portando con me la borsa, mi accorsi peró che avevo dimenticato alcuni quaderni dentro e la dovetti riaprire.
Avevo posato la borsa sul tettuccio della macchina, con le mani cercavo di raggiungere i quaderni e con il piede provavo a tenere ferma la portiera fino a quando non la sentii più.
Presi in fretta i quaderni e mi girai per vedere se ci fosse qualcuno dietro di me e quando guardai la persona che avevo di fronte a me, mi resi conto che non la avevo mai vista.
"Ehi, sembrava che ti servisse una mano" mi salutó il ragazzo dai capelli ricci.
"Oh... grazie" chiusi la portiera della macchina con la schiena e presi la borsa.Chiusi la macchina e mi concentrai sul ragazzo che avevo di fronte.
"Facciamo lo stesso corso di psicologia" continuò la conversazione, mentre gesticolava in modo molto nervoso."Scusa penso di non averti mai visto, ma d'altronde è una materia che mi affascina molto quindi ho occhi solo per quello che c'è sui libri e sulla lavagna" gli spiegai provando a non sembrare scortese.
"Si beh comunque sia... credo che tu sia veramente-" provó a dire il ragazzo dai capelli ricci."Bella" non mi ero nemmeno accorta che era venuto Travis, il quale aveva interrotto la frase del ragazzo in modo arrogante e mettendomi una mano sulla spalla.
"Vero?" Gli domandó, mettendolo ancora di più a disagio e vedevo nei suoi occhi la voglia di scappare via.
"Io... è meglio che vada" disse indicando la scuola con il pollice in maniera imbarazzata.
Travis si stava divertendo a guardarlo, a me invece dispiaceva, non aveva cattive intenzioni."Sei uno stronzo" lo guardai male mentre stringevo i quaderni al petto.
"Lo so" fece spalluce e ne approfittai per mettere i quaderni nella borsa."Non è chiaro che tu stai con me?" Più che una domanda a me era una domanda rivolta a se stesso.
Lo guardai come se fosse pazzo e scoppiai a ridere.
"Cosa hai bevuto stamattina invece del caffè?" Gli chiesi con tono divertito mentre camminavano verso la scuola.Fece spalluce di nuovo, e si avvicinó a me.
All'improvviso sentii una mano entrare nella tasca posteriore del mio jeans, lo guardai con aria interrogativa.
Camminammo lungo il corridoio e quando arrivammo davanti alla classe in cui mi sarei dovuta trovare la prima ora, mi fece fare una giravolta tirando i miei jeans.
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Tomorrow
RomantikKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...