Dov'è la concentrazione quando serve? Di certo non viene nel momento in cui sto provando a svolgere gli esercizi di matematica che ho da recuperare.
<<Kelsey, tesoro>>
Mia nonna, al contrario, sembra comparire proprio nel momento giusto.
<<Ti va di andare a comprare alcune cose per me?>> mi chiede sulla soglia della porta.
Accetto subito cogliendo la scusa al volo, avrei fatto una passeggiata e magari al mio ritorno sarei riuscita a concentrarmi.Indosso un paio di jeans e una t-shirt bianca, prendo la mia borsa e scendo al piano di sotto.
<<Nonna! Cosa ti serve?>>
La mia domanda non riceve alcuna risposta.
Entrando in cucina trovo mia nonna al telefono, intenta a parlare con qualcuno.
<<Non spetta a me, lo sai>> afferma con tono duro e stringe il telefono ancora di più.
Sembra nervosa e soprattutto tesa.
<<Tutto bene nonna?>>La sua agitazione aumenta quando mi vede.
Saluta velocemente la persona con la quale stava parlando fino a poco prima e rivolge la sua completa attenzione a me.
<<Si, solita discussione con tua mamma. Lo sai com'è...>> afferma in modo vago.
<<Ti ho già scritto cosa comprare su quel post-it>> indica il post-it colorato incollato sul tavolo.
Una volta uscita di casa la noia mi assale.Non è divertente fare compere da sola, senza avere qualcuno con cui parlare.
In Germania ero sempre in compagnia, avevo tanti amici, nonostante il mio carattere non proprio estroverso.
Riesco a stare sola, ma preferisco la compagnia.
Mi sento un piccolo puntino insignificante in questa grandissima città.
Infinite luci illuminano le strade, i negozi e gli altissimi grattacieli.
È già buio e io mi sento ancora più in difficoltà.
Incapace di prendere un taxi, mi avvio alla prima fermata e salgo sul primo autobus.
New York per me è un mistero e sono sempre più convinta che sarà difficile abituarmi a questo stile di vita così caotico.
Il mio telefono inizia a squillare e dopo vari secondi passati a cercarlo dentro la mia borsa riesco a rispondere.
<<Kelsey dove sei?>>mi domanda mia nonna chiaramente preoccupata.
<<Nonna sto tornando, i negozi erano pienissimi e ci ho messo un po' più del previsto>> la tranquillizzo.
<<Va bene, ti aspetto per la cena>>Dopo circa dieci minuti l'autobus si ferma in una zona molto più buia e decisamente più isolata.
Questo decisamente non è il quartiere in cui vive mia nonna.
Noto che l'autista mi guarda insistentemente con uno sguardo stranito e spazientito.
<<Signorina, questa è l'ultima fermata>> sbotta con tono duro.
<<Ah, mi scusi. Scendo subito>> rispondo prima di scendere dall'autobus.
Mi sono decisamente persa.
Non sembra una bella zona.
Le strade sono deserte e non riesco a trovare nessuna indicazione utile, nessun taxi, nessuno.
Prendo il telefono dalla borsa e guardo il livello della batteria che indica 3%.
Sempre la solita sfigata.
STAI LEGGENDO
Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...