Capitolo 73

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<<Dov'è Travis?>> mi domandò Grace mentre sfogliava una rivista di moda.
<<Si allena anche oggi>> le risposi mentre mi sdraiavo accanto a lei sul letto.

<<Sai Grace, credo che io abbia finalmente accettato quello che mi è successo>>
<<Parlo di Jorge>> specificai, provando a non farmi venire la pelle d'oca.

<<Cosa intendi?>> posò il giornale e mi guardó preoccupata.
<<Con Travis fingevo di non aver avuto paura, mi comportavo come se non fosse successo nulla>>

La mia amica annuì.
<<L'altro giorno sono scoppiata, gli ho detto come mi sono sentita e ho finalmente ammesso la violenza che ho subito>> dissi tutto d'un fiato, provando a parlarne con calma.

La stavo superando, stavo superando Jorge.
<<È un grande passo questo Kelsey>> mi poggiò una mano sulla spalla e mi sorrise gentilmente.

Annuii facendo un sorriso.
<<Non hai ancora intenzione di dirlo ai tuoi? O a tua nonna?>>
Il panico si impossessò di me è solo l'idea di parlarne con loro, mi faceva rabbrividire.

Scossi violentemente la testa.
<<Non è facile lo so, ma non pensi che loro vorrebbero sapere quello che è successo?>>

Avrebbero voluto saperlo, sicuramente, ma io non avevo il coraggio per farlo e ora che mi stavo lasciando tutto alle spalle non volevo riaprire la ferita.

<<Per ora no Grace, non lo sapranno nè da me, nè da nessun altro>> la guardai per farle capire che non avrebbe dovuto dire nulla nemmeno lei.

* * *


Era il giorno dell'incontro, e avevo come al solito l'ansia.
L'ultima campanella della giornata mi fece andare il cuore il gola, sapendo che mancavano tre ore all'incontro.

<<È da un po' che non si vede Travis in giro eh?>> domandó Josh mentre posava la mela verde con cui aveva giocato per circa mezz'ora.

<<Si sta allenando duramente>> rispose David al posto mio.
<<E tu amica mia, devi rilassarti un po'>> Corin mi avvolse un braccio attorno alle spalle.
<<È uno sport, un'incontro sportivo, non sta andando in contro alla morte>> mi ricordò Amber guardandomi premurosa.

La guardai quasi male per farle ricordare contro chi avrebbe combattuto Travis.
<<È solo una scusa per prendersi a pugni, quei due si odiano!>> spiegai frustrata.

<<Ci sono troppe vicende personali di mezzo, e fidati che non è solo uno sport per loro>> continuai abbassando lo sguardo.

Sean annuì e sembró capire subito quello che volevo dire, anche se gli era sfuggita una cosa, lui non sapeva quello che era successo tra me e Jorge, ma sapeva che fra lui e Travis non scorreva buon sangue.

<<Se la caverà>> provò a tranquillizzarmi David lanciandomi un piccolo sorriso.
<<Come ha sempre fatto>> aggiunse Sean.

Una volta finita la nostra lunga conversazione su Travis e Jorge, ci alzammo tutti dal tavolo e io andai insieme a Grace, Amber e Corin nel parcheggio, dove avremmo usato la macchina di Grace per andare al centro commerciale.

La proposta era stata di Amber che, con l'avvicinarsi del ballo di primavera, era diventata quasi isterica.
Ma probabilmente il ballo era una scusante, volevano distrarmi.

<<Questo ti piace?>> mi domandò Corin indicando un vestito viola.
Il viola non era il mio colore e avevo indossato vestiti di quel colore pochissime volte.

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