Capitolo 48

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<<Altri dieci addominali!>>
Fischietto.
<<Forza Steward, puoi fare di meglio!>>
Fischietto.
Stavo letteralmente per impazzire.

Mi allontanai per bere e notai che David come me, si era fermato per fare la stessa cosa.

<<Ehi Kelsey>> mi salutó sorridendo.
Era un ragazzo davvero gentile e ancora non capivo come poteva essere amico di Travis.
<<Ciao>> ricambiai il saluto, sedendomi sulla panchina accanto a lui.
Presi un respiro profondo per riprendermi dal duro allenamento.

<<Insopportabile vero?>> rise guardando gli altri allenarsi.
<<Si>> ammisi sbuffando.

<<Guarda che vi ho visti prima, intendo te e Travis>> un piccolo sorriso apparve sul suo volto e potei notare una piccola fossetta farsi spazio sulla sua guancia sinistra.

Arrossii di colpo girandomi dall'altra parte e toccandomi leggermente la testa.
<<Uhm si... Beh>> blaterai qualcosa di incomprensibile.

<<Tranquilla>> mise una mano sulla mia spalla.
Sorrisi abbassando lo sguardo per poi rialzarlo subito dopo.
Era una delle poche persone che non mi urlava contro che avrei dovuto stare lontana da Travis, l'unico che non parlava continuamente dell'incidente, del fatto che Travis fosse uno stronzo.

<<Lo conosci da molto?>> gli domandai, riferendomi a Travis.

<<Qualche anno>> fu molto vago nel rispondermi.
<<Lui c'è sempre stato per me e io per lui, come Andrew dopotutto. Ma tra me e Travis è diverso>>

<<Si Andrew è più antipatico... >> mi lasciai scappare il pessimo commento sul suo amico.

Mi coprii subito la bocca rendendomi conto di quello che avevo detto.
<<Tranquilla Kelsey, Andrew è un fottuto imbecille, lo sappiamo tutti>> rise di gusto guardando Andrew da lontano.
Era un po' che non lo vedevo parlare con Travis

<<Abbiamo visto Travis toccare il fondo>
Quel commento mi fece gelare il sangue, sapevo che Travis aveva avuto un brutto periodo, orrendo.
Ma sentirmelo dire mi faceva ripensare al Travis che avevo visto sul ring, quello aggressivo e violento.

<<Risse, ubriaco quasi tutte le sere, ragazze dopo ragazze. La differenza tra me ed Andrew si è vista proprio in quel momento, mentre io non ero d'accordo, a Andrew stava bene così.
Fino a quando una sera stava davvero per finire male>> Deglutì e mi guardó con il terrore negli occhi, lo potevo vedere.

I suoi occhi guardavano i miei cercando di capire se avesse potuto raccontarmi di quella sera.

<<Jorge è uno che vale in questa città, Travis voleva essere superiore. Lo voleva sfidare.
Una sera stavamo uscendo da un locale, c'eravamo solo io, Andrew e Travis assieme ad una ragazza.
Avrebbe voluto portarsela a letto quella sera.
Nel giro di pochi minuti vediamo arrivare Jorge con altri dieci ragazzi circa, avevano delle pistole con loro>>

Si bloccó per un po' e io lo spronai a continuare.
<<Continua David>>

<<Uno di loro prese la ragazza e gli puntó una pistola contro, Jorge voleva che Travis ammettesse che era inferiore.
Era tutta una questione di dignità.
Non avevamo chance contro loro e la ragazza a momenti sarebbe svenuta.
Io e Andrew provammo a convincere Travis a cedere e arrendersi, per evitare che quella ragazza si facesse male, non c'entrava nulla in tutto quel casino.
Travis era impassibile, non la guardava nemmeno, continuava a guardare Jorge schifato>>

Non potevo credere a quello che stava dicendo.
Non mi sarei mai immaginata che Travis fosse egoista fino a quel punto.
Quasi non respiravo ascoltando quelle parole.
Immaginavo tutta la scena e quasi tremavo al pensiero di quello che avrebbe potuto ancora dire David.

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