Capitolo 90

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22:45
La musica si sentiva da lontano e le strade erano piene di persone.
Strinsi la mano di Travis e guardai i miei amici sorridendo.
C'eravamo tutti, spensierati e sorridenti, non vedevamo l'ora di entrare nel locale.
Grace si muoveva a tempo di musica mentre camminavamo verso il locale e gli altri la imitavano.

Come ci eravamo arrivati? Il piano geniale che avevamo ideato resterà per sempre uno dei momenti più folli che abbiamo vissuto.
Io in primis, credo di non aver mai provato tante emozioni contemporaneamente.

Ma per spiegarvi come siamo sgattaiolati dall'hotel, dobbiamo tornare indietro di un paio di ore...

20:00
"Devo mettere più eye-liner?" Mi domandò Corin mostrandomi i suoi occhi.
"No stai benissimo così" le suggerii sfoggiando un sorriso sincero.

"Arriccia di più quei capelli Kelsey, andiamo a ballare mica al festival dei capelli piatti!" Amber mi prese in giro mentre mi aiutava ad arricciare i capelli che secondo lei erano sempre troppo "noiosi".

Quando sentimmo bussare alla porta capimmo subito che erano i ragazzi, che a differenza nostra, si erano preparati molto più velocemente.

"Se non la smettono di bussare giuro che li lascio fuori alla porta" brontoló Corin andando verso la porta.

"Quanto ci mettete voi ragazze" Sean si passó una mano sul viso prima di buttarsi a peso morto sul letto di Corin.
"Quanto vi lamentate voi ragazzi" Corin decise di controbattere.

"E quanto parlate voi due!" Disse infine Amber facendo ridere tutti noi.
Travis mi stampó un bacio sulle labbra e guardó per un po' quello che stava facendo Amber con i miei capelli.

"Ok fammi provare" afferró la piastra che aveva Amber in mano e prese una ciocca di capelli.

Spalancai la bocca e lo supplicai di non fare niente.

"Per favore, non bruciarmi i capelli" dissi mettendomi le mani davanti agli occhi.
Josh rise e si avvicinó a me e poggió una mano sulla mia spalla.

"Hai voluto il fidanzato con strane manie? E ora te lo devi tenere così com'è" spiegò sorridendo.
Ma sapevo che c'era dell'altro in quella frase
coperta dall'ironia.

Tutti si fermarono a guardare quello che stava combinando Travis.

"Io ti odio" dissi con gli occhi ancora coperti.
"Puoi aprire gli occhi" mi disse ridendo.
Li aprii insicura e notai con mio grande stupore che i miei capelli c'erano ancora.

"Bene! Ora andiamo!" Affermò Travis strusciando il palmo di una mano contro l'altro.

"Potete ripetermi il piano?" Domandò Amber chiudendo la porta della nostra camera.
"Allora" inizió Sean.
"Josh distrarrà il professore e io prenderò le chiavi del magazzino al primo piano, lì c'è una finestra, useremo quella per uscire e per entrare." Spiegò tra un sorriso e l'altro.

"E mi puoi gentilmente ricordare perché non possiamo entrare e uscire come delle persone normali?" Chiese di nuovo Amber.
"Perchè all'entrata c'è la prof. e ti ricordo che ci hanno vietato di partecipare a qualsiasi festa del posto, di andare in qualche locale e di fare tutte le cose fighe in pratica."

"Josh, tu hai preparato la scala sotto alla finestra del magazzino?" Gli domandò Sean.

Josh annuì sicuro e ci guardò con aria interrogativa.
"Sicuro? Non è che ti sei dime..." provammo a dirgli ma lui ci interruppe bruscamente e tutti noi ridemmo di gusto facendo attenzione a non fare troppo rumore.

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