Le mie gambe tremavano mentre camminavo verso il tavolo dov'era seduto Travis.
Era come se il mio corpo avesse metà del suo peso, non riuscivo bene ad ascoltare tutte le frasi che il mio cervello elaborava.
Non avrei mai immaginato che Jorge mettesse la mani su di me e sebbene non capissi perché si fosse fermato, mi focalizzai sull'unica cosa positiva, non era andato oltre.Non potevo farmi vedere in quello stato da Travis, lui non doveva saperlo.
La minaccia di Jorge era stata urlata forte e chiaro ed io non potevo fare altro che fare finta di niente, come se fosse facile.
<<Ho ordinato io per te>>
La sua espressione era rilassata ed era persino gentile.
Era strano come quel ragazzo da angelo potesse diventare il Diavolo in persona.<<Ah bene>> mi schiarii la voce mentre mi sedevo al mio posto sistemandomi il maglione.
<<Tutto bene?>><<Si si tutto bene, mi gira solo un po' lo stomaco, sarà la fame>>
Più che convincere lui, provavo a convincere me stessa di credere a quelle stronzate che avevo detto.<<Giramento di stomaco?>>
<<Sarà per il pessimo modo di guidare che hai>> disse rivolgendomi un sorriso.<<Può darsi>> provai a ricambiare il sorriso.
Com'era possibile che quello stronzo di Jorge mi teneva praticamente in pugno?
Nel migliore dei casi, se così si può definire, Travis avrebbe pestato a sangue Jorge (e non ero sicura che si sarebbe fermato).
Nel peggiore dei casi, sarebbe successo quello che aveva detto Jorge.Quello sguardo, gelido e dannatamente inquietante mi aveva fatto rabbrividire e non sembrava mentisse.
Buon Natale Kelsey.
<<Mi hai sentito?>>
Merda.Guardai Travis che stava sventolando una mano avanti alla mia faccia.
<<Si>> mentii facendo finta di aver sentito quello che aveva detto prima.<<No, non mi stavi ascoltando>> obbiettó lui convinto di quello che stava dicendo.
<<Cosa hai ordinato?>> cambiai discorso sperando che la mia stupida tattica funzionasse.
Travis mi rispose ma sapevo che stava facendo buon viso a cattivo gioco, un po' come me.Ero come in una gigantesca bolla e tutto quello che mi circondava non riuscivo a sentirlo, a percepirlo.
<<È per i tuoi?>>
<<Cosa?>><<È per i tuoi che stai così?>> mi domandò
nascondendo un sorriso amareggiato.
<<Oh...>> abbassai gli occhi verso le posate, che tutto d'un tratto diventarono stranamente interessanti.<<Si>>
<<Passare vigilia, Natale con te... Tu forse sei incazzata ma io li ringrazio>> ammise sorridendo.
<<Almeno una cosa buona l'hanno fatta>> continuai, prendendo il bicchiere che avevo davanti a me e facendo un finto brindisi.
Quando arrivó il cameriere mi girai e incontrai lo sguardo di Jorge.
Mi si geló il sangue, e sudai freddo ripensando a quello che era successo pochi minuti prima.Mi girai bruscamente verso Travis e poi verso il cameriere, entrambi mi guardarono con un'espressione interrogativa.
Passai le mani goffamente davanti a me facendo cenno a Travis che non era successo nulla.
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Tomorrow
RomansaKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...