"Ci sono uscita ma non c'è stato assolutamente nulla" mi spiegó Grace.
Mi stava raccontando della sua ultima fiamma, che peró si era spenta ancora prima di accendersi."Sembrava carino..." commentai ricordando il volto del ragazzo.
"Si ma credo che non faccia per me, come io non faccio per lui d'altronde" ammise sorridendo."Non capisco... ci sei uscita una sola volta"
"Ma ho capito che non è la persona che cerco.
Non c'era dialogo, io ero rigida e fredda e lui lo stesso.
Kelsey io cerco qualcuno che mi prenda, qualcuno che quando gli svelo un mio desiderio, una mia fobia, una cosa che mi piace fare, lui mi risponda "anche io".
Io sto cercando il mio "anche io" in questo momento.
Una persona che mi capisca e che sia simile a me."Le parole di Grace mi colpirono molto, perché avevo capito perfettamente cosa intendeva.
Lei voleva una persona simile a lei, in grado di capirla, apprezzarla."Alcuni sguardi, sorrisi, quando sono spontanei hanno molto più valore di quelli forzati.
Le cose non bisogna forzarle, soprattutto quando si parla di sentimenti"
Aveva perfettamente ragione, ma riuscivo a vedere un velo di delusione nei suoi occhi.La campanella suonó e fummo costrette ad alzarci ed andare nella mensa per raggiungere gli altri.
Una volta sedute al tavolo incrociai subito lo sguardo di Travis che mi sorrise e si avvicinó a me."Ehi piccioncini, sto mangiando per favore" commentó Amber facendo ridere tutti gli altri.
David stava mangiando la pasta con il formaggio ma non sembrava piacergli molto.
Josh mi salutó con un cenno del capo accompagnato da un grosso sorriso e la stessa cosa fece Sean."Avevate filosofia?" Ci domandó Corin.
"Si, la prof non la smetteva di parlare" rispose Grace sbuffando.
E mentre tutti parlavano della festa che ci sarebbe stata da lì ad un paio di giorni a casa di Victoria, io ripensavo alle parole di Grace e soprattutto alla sua concezione di "anche io".
Io e Travis eravamo completamente diversi, eppure funzionava tra di noi.
Non me lo sapevo spiegare.
Travis era tutto ma di certo non era simile a me."Qualcosa non va?" Mi sussurrò all'orecchio mentre con la mano mi stringeva dolcemente il fianco.
Scossi la testa e la appoggiai sulla spalla di Travis.* * *
Io e Travis eravamo l'esatto opposto ma ciò non mi spaventava più ormai.
Il ballo di primavera si era rivelato magico solo per qualche istante e mentre riguardavo il vestito rosa che avevo indossato quella sera, riaffioravano tutti i ricordi."Tra poco è il compleanno di Travis" mi confessó Corin mentre sfogliava una rivista, sdraiata sul mio letto.
"Cosa gli regalerai?" Mi domandó con uno sguardo malizioso Amber."Il 20 marzo giusto?" Domandai prima di sedermi sulla poltrona.
"Esatto" confermó Grace."Non ne ho idea" risposi sincera alla domanda di Amber.
Sbuffai pensando a quanto fosse complicato Travis.
Dopo i regali di Natale pensavo di essere salva, dimenticandomi che dopo sarebbe arrivato anche il suo compleanno."Che ne dici di un pacco di pres..." interruppi subito Amber tirandole un cuscino addosso.
"Per il tuo compleanno di regaleremo il buon senso" continuai trattenendo una risata."Come sei all'antica" si lamentó lei ridendo ancora per la mia reazione.
Era imbarazzante toccare quell'argomento."Potresti chiedere allo zio" mi consiglió Grace sorridendo.
Era una buona idea, ma come l'avrei contattato?
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...