TRAVIS' P.O.V.
<<Per caso hai visto Loren?>> domandai sorridendo a Grace.
<<Se non sbaglio è già uscita>> ammise lei chiudendo l'armadietto.
<<Non aveva gli allenamenti delle cheerleader?>><<Da quando hai quest'ottima memoria?>> mi prese in giro dandomi un leggero schiaffo sulla spalla.
Risi ed effettivamente pensai che non ero uno dalla buona memoria, ma chissà perché tutto quello che riguardava Loren lo ricordavo.<<Bene io vado!>> salutai Grace e corsi lungo i corridoi per uscire dalla scuola.
Vidi Loren in lontananza, la riconobbi subito, la sua statura, i suoi capelli e il suo modo di camminare.Corsi fino a quando non arrivai a mezzo metro da lei e le toccai una spalla facendola sobbalzare.
<<Travis!>><<Ehi Loren>> mi passai una mano tra i capelli e mi dondolai leggermente sulle punte.
<<Ti sei messo ancora nei casini?>> stava per rimproverarmi, lo capii dal suo sguardo.
<<Niente più risse intesi?>> continuó guardandomi seria.<<Non ti preoccupare>> sorrisi leggermente per poi provare a cambiare discorso.
<<Sai sta arrivando l'estate e avevo pensato che avremmo potuto organizzarci per trascorrere qualche settimana al mare, affittando una casa magari...>>
Odiavo l'effetto che mi faceva, il suo sguardo penetrante osservava ogni mia minima azione e ascoltava ogni singola parola, non le sfuggiva mai nulla e non sapevo se fosse un bene o no.
<<Si mi piace come idea, oggi avviso anche gli altri così iniziamo ad organizzarci>> disse sorridendo.
<<Tu peró mi devi promettere che eviterai le risse>> tornò a guardarmi severa.
<<Loren...>>
<<No Travis, promettimelo"non mi bloccó all'istante.<<Ma non me le cerco io. Mi faccio facilmente dei nemici ma ciò non vuol dire che me le vado a cercare io>> mi giustificai.
<<Però ti posso promettere che ci proverò>> la tranquillizzai per poi farle un cenno con la mano e salutarla da lontano.
Mi avviai verso la macchina e una volta chiusa la portiera sorrisi.
Il fatto che Loren si preoccupasse per me mi faceva piacere.
Odiava il pericolo e io non capivo che anche standole vicino la mettevo in pericolo.Il telefono nella mia tasca vibró e risposi dopo aver letto il nome sullo schermo.
<<Ehi sedicenne spericolato>> inizió Andrew.<<Andrew>> già il modo in cui aveva iniziato la frase mi aveva fatto venire qualche dubbio.
<<Ho una proposta da farti>>
Lo sapevo.
Pensai subito, confermando i miei pensieri di poco prima.<<Prima dell'estate dovremmo sistemare le cose con quei coglioni>>
Sapevo benissimo a chi si riferiva.<<Hai la patente da quasi tre mesi, potresti renderti utile stavolta, senza spaccare la faccia a nessuno. Anche se è come chiederti di non respirare, impossibile>>
La stava portando davvero per le lunghe e io non potevo incasinarmi in quel momento.
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...