KELSEY'S P.O.V.
"Ti ho aspettata per mezz'ora come un'idiota" ringhió Travis mentre provava a richiamare la mia attenzione."Non ho sentito il telefono" risposi in modo vago.
Adoravo vederlo in quel modo.
Si sforzava e mi piaceva il modo in cui andava su tutte le furie per un piccolo dispetto che gli avevo fatto."Ma come..." borbottó sotto voce provando a restare calmo.
"Kelsey" sentii il suo braccio stringere il mio.
"A che gioco stai giocando?"Aggrottai le sopracciglia e sorrisi amaramente, mi leccai le labbra e chiusi gli occhi per un paio di secondi.
"Gioco? Quello abile a giocare qui mi sembri tu" gli puntai il dito contro il petto.Lui fece un passo in avanti e mi lasció il braccio.
"Mi dispiace. Mi dispiace Kelsey! Cosa vuoi che faccia?" Mi chiese disperato, passandosi una mano sul viso."Lasciami andare"
"Cosa?" Domandó spalancando gli occhi.
"Devo andare in classe" risposi in modo brusco."Ah" disse con un accenno di voce prima di farsi da parte.
"Pensavo che mi stessi lasciando..." mormoró mentre mi allontanavo."Ah si, anche quello" urlai con un accenno di sorriso sul volto.
"Cosa?!" Strilló facendosi sentire da mezza scuola."Tu mi ami Kelsey Steward"
Immaginavo la sua faccia mentre lo diceva.
La conoscevo bene quell'espressione, non avevo nemmeno bisogno di guardarlo.
Immaginavo quel sorriso beffardo e sicuro e sè."Tu sei un'idiota Travis Foster" mi girai continuando a camminare all'indietro.
Alzai le braccia in aria e sorrisi prima di girarmi di nuovo e continuare a camminare in modo normale.* * *
-Ti aspetto all'uscita-
Mi aveva scritto Travis, poco prima che suonasse la campanella della penultima ora.-Non ti assicuro nulla-
Risposi mentre camminavo per i corridoi."Ehi biondina" mi salutó Josh toccandomi i capelli.
"Josh" sorrisi prima di guardare il telefono.
-E io non ti assicuro di farti tornare a casa-
Sorrisi posando il telefono nella borsa."È Travis?" Mi chiese il ragazzo di fronte a me.
Lo guardai e aggrottai leggermente le sopracciglia.
"Cosa?"
"Stavi parlando con Travis?" Domandó indicando la mia borsa dove qualche secondo prima avevo risposto il telefono."Uhm si" risposi in modo vago, cercando il libro di matematica nell'armadietto.
"L'hai perdonato?"
Ennesima domanda.
Sembrava un interrogatorio."Josh... per favore" provai a cambiare argomento.
Josh alzó gli occhi al cielo e infiló entrambe le mani nelle tasche della sua felpa blu."Certo" rispose sorridendo e sbattendo più volte le palpebre.
"Andiamo in classe?" Proposi indicando la classe a pochi metri da noi.
"Andiamo" rispose prima di scompigliarmi di nuovo i capelli.
Il professore aveva iniziato a spiegare e tutti cercavano di capirci qualcosa, in vista del compito.
Era quasi la fine dell'anno scolastico e a breve Travis si sarebbe diplomato."Pss" sentii una voce provenire da dietro.
Alzai gli occhi al cielo e guardai Grace accanto a me sorridendo.
Si stava impegnando tanto per capire almeno un quarto di quello che stava spiegando il prof."Psss" la voce continuava, ma io sapevo bene come farla smettere.
Spostai il banco in avanti provando a non far rumore.
"Dove scappi?" Mi domandó Josh avvicinandosi anche lui con il banco.

STAI LEGGENDO
Tomorrow
RomansaKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...