<<Nonna verrai a vedere la gara di cheerleader sabato vero?>> mi dondolai leggermente sullo sgabello in attesa di una risposta.
<<Certo tesoro, non vedo l'ora>> rispose con un sorriso raggiante.<<Dato che abbiamo un po' di tempo per parlare...>> inizió mia nonna avvicinandosi con la sedia.
Presi con il cucchiaio i cereali che c'erano nella tazza davanti a me e lo portai alla bocca.<<Chi è quel ragazzo che viene a prenderti spesso davanti casa?>> mi domandó con un sorriso furbo stampato in faccia.
I cereali che stavo mangiando mi si bloccarono in gola.
Sbattei una mano sul petto più volte per riprendermi, mi ero fatta tutta rossa.
Non mi aspettavo affatto quella domanda.Tossii prima di sventolare una mano davanti al mio viso e la guardai.
<<Quale ragazzo?>> feci la finta tonta sperando di guadagnare un po' di tempo.
Cos'altro potevo dire?
Che era il cugino di Grace? Nonna conosceva tutta la sua famiglia, non se la sarebbe bevuta.
<<Questo me lo devi dire tu>> rise per la mia reazione e poi prese un bicchiere vuoto per riempirlo di acqua.<<Avanti bevi>> mi porse il bicchiere ancora ridendo.
<<Farò tardi a lezione>> trovai subito una scusa, ma sapevo benissimo che non avrei potuto evitare l'argomento per molto.
Cos'avrei dovuto dirle?
Ehi nonna lui è il ragazzo con cui mi sono baciata un paio di volte.Scossi la testa e presi la borsa che prima avevo buttato sul divano e corsi fuori in fretta e furia.
La conversazione più imbarazzante che avessi avuto con mia nonna.Andai alla fermata e decisi di sedermi sulla panchina per un po', era stata una mia scelta non accettare la macchina che mi avevano comprato i miei e mi ritrovavo a dover prendere pullman e taxi ogni volta che dovevo andare da qualche parte.
<<Auguri Kelsey>> mia mamma sbucò all'improvviso in camera mia.
<<Grazie mamma>>
I sedici anni dicevano tutti che era un traguardo importante, la patente, la macchina, poter comprare le sigarette...
Insomma tutte cose che a dirla tutta non mi affascinavano più di tanto.<<Allora oggi dove andiamo?>>
Ogni anno al mio compleanno, un giorno l'anno andavamo a fare una gita da qualche parte e tornavamo la sera tardi, portavamo sempre anche due mie amiche.Non prendevano impegni, solo per quel giorno.
<<Tesoro... Ringuardo al tuo compleanno...>>
Sapevo già che quello che stava per dirmi non prometteva niente di buono.
<<Non possiamo assolutamente mancare al lavoro oggi, ma io e papà ti abbiamo lasciato dei soldi sul tavolo, organizza qualcosa con i tuoi amici e in più...>>Mi trascinò in garage.
Il mio sguardo impassibile e deluso, era la cosa peggiore che mi potessero fare e lo sapevano perfettamente.<<Ci perdoni?>> mi domandó papà appoggiato a una macchina blu.
Mi avevano comprato una macchina, una qualsiasi sedicenne avrebbe fatto i salti di gioia, decisamente.<<Sapete che vi dico? Non la voglia questa stupida macchina! Non la toccherò nemmeno con un dito>>
<<Sapevate cosa volevo per il mio compleanno!>> urlai in preda alle lacrime e salii in fretta e furia in camera mia.Tutto l'anno ero da sola, lavoravano sempre, non avevo mai avuto una normale conversazioni con i miei genitori, veniva sempre interrotta di squilli, chiamate urgenti, messaggi...
Non chiedevo molto, volevo solo passare un giorno con loro, con i telefoni spenti, raccontargli qualcosa, mangiare da qualche parte...
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...