Capitolo 80

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Il silenzio nella camera di Travis era rilassante, e sentire il suo petto muoversi contro la mia schiena mi rassicurava.
Avevo la gola completamente secca.
Spostai il braccio di Travis che mi stringeva a sé e scostai le coperte scendendo con i piedi scalzi dal letto.

Il pavimento era abbastanza freddo.
Aprii la porta e camminai lungo il corridoio prima di arrivare nel salone.
La luce della cucina era accesa e non vedendo la mamma di Travis sul divano, pensai che ci fosse lei in cucina.

Mi schiarii la voce guardando la signora che se ne stava seduta sullo sgabello.
"Ehi..." sussurró lei per non svegliare Travis.
"Kelsey giusto?" Domandó ricordandosi il mio nome.

Annuii avvicinandomi a lei.
"Signora Foster..."

"Oh chiamami Natalie" insistette con un sorriso gentile stampato sul volto.
"Natalie" dissi un po' titubante pensando che fosse un nome davvero bello.

"Ora ti chiederai cos'abbia portato Travis ad odiarmi vero?" Mi precedette con furbizia.
"Non vorrei sembrare sfacciata" ci tenni a precisare mentre con le unghie torturavano le mie mani in modo nervoso.

"A volte le mamme devono proteggere i propri figli, e se ciò vuol dire stare lontano da loro, una mamma lo fa anche se ha il cuore infranto" mi spiegó con gli occhi che mi scrutavano come se volesse capire cosa ne pensassi.

"Stare lontano dalle persone che amiamo, non ci impedisce di amarle lo stesso, se non di più" continuò con un velo di tristezza negli occhi.
Da quando aveva iniziato a parlare con me non aveva abbassato lo sguardo nemmeno una volta.

"Sono contenta che Travis abbia una ragazza così carina al suo fianco"
Sorrisi leggermente e mi spostai leggermente con lo sgabello.

"L'ho capito Travis, ci ho messo un po' e penso che non sia nemmeno a metà strada.
Ma vede, Travis ha milioni di sfaccettature, di colori dentro di sè, e anche se ne mostra solo uno, lui ha un arcobaleno dentro." Ammisi con un piccolo sorriso sulle labbra.

"Su una scala da 1 a 10 quanto pensi di conoscerlo?" Mi domandó Natalie incuriosita.
"È questo il punto, Travis non è classificabile.
È troppo grande per qualsiasi classifica e per qualsiasi giudizio superficiale.
Sarebbe come provare a mettere l'oceano in una bottiglia d'acqua."

Natalie sembró sorpresa inizialmente ma poi sentii uscire dalle sue labbra un "capisco" sotto forma di sussurro.

"Ma sai, l'oceano senza il sole non sarebbe niente. Vivrebbe nell'oscurità, nella paura della notte e le sue acque sarebbero sempre fredde.
A sua volta, il sole ha bisogno di qualcosa di prezioso e immenso come l'oceano per mostrare tutta la sua bellezza.
Tu sei il suo sole Kelsey e lui il tuo oceano.
Hai mai visto qualcosa di più bello del mare illuminato dai raggi del sole durante il tramonto?"

Era pura poesia quello che mi aveva detto Natalie mentre si alzava dallo sgabello.
Il mio cuore si era aperto alla sua voce.

Natalie mi posó una mano sulla spalla e la accarezzó leggermente per poi tornare nel salone.

Feci la stessa cosa, tornando peró nella camera di Travis.
Era come se avesse capito cosa ci fosse tra me e Travis.
La complicità, tanta chimica, l'attrazione, l'amore.
Quella notte sognai il mare, illuminato da un tramonto rosso, come non lo avevo mai visto.

                                     * * *

Continuavo a ripensare alle parole della mamma di Travis e a quanto avesse ragione.
Avevamo bisogno l'uno dell'altra, come l'oceano del sole e viceversa.
Era come se fosse felice che ci fosse una persona accanto a Travis che possa volergli bene, come lei sembra non aver potuto fare.

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