KELSEY'S P.O.V.
"Vieni a mangiare qualcosa" provó a convincermi Grace.
Erano ormai le 4 di mattina e nessuno si era mosso dall'ospedale, tranne David che era andato dallo zio per spiegargli la situazione.Scossi la testa continuando a guardare Travis.
Era messo davvero male.Nella stanza oltre me e Grace c'erano Sean, Josh ed Andrew che avevano insistito per restare.
Nonostante il modo sgarbato e nervoso di Andrew che aveva di parlarmi, riuscivo a vedere la preoccupazione nei suoi occhi e l'affetto che provava per il suo amico.
"Buongiorno ragazzi" Ci salutó il dottore entrando nella camera.
Lo salutammo tutti educatamente e prestammo tutta l'attenzione a lui.
"Allora cos'abbiamo qui..." disse tra sè e sè girando i fogli che aveva tra le mani."Sono un amico dello zio" ci tranquillizzó, facendoci capire che avrebbe evitato tutto il discorso del "preferirei parlare con i genitori"
Annuii sollevata spronandolo a parlare.
"Due costole rotte, ematomi lungo quasi tutto l'addome..."
"Ma la cosa che mi preoccupa di più è il colpo ricevuto nella parte posteriore della nuca.
Il trauma cranico è una condizione che non dev'essere assolutamente sottovalutata. I sintomi o gli eventuali danni derivanti dal trauma in questione non si manifestino subito; al contrario, in alcuni casi potrebbero comparire anche dopo ore, o addirittura settimane dall'avvenuto" ci spiegó il dottore con molta calma."Con questo voglio dirvi che al risveglio di Travis, il ragazzo potrebbe avere una forte nausea per giorni e non solo"
"È molto comune che al risveglio ci siano minuti o addirittura ore in cui il paziente perde completamente conoscenza e abbia una temporanea perdita della memoria"Tutti ascoltavamo il dottore con molta attenzione chiedendoci quanto potessero durare questi sintomi e se Travis al suo risveglio potesse davvero perdere la memoria per minuti o ore.
"Vi chiedo solo di lasciargli un po' di spazio" ci sorrise educatamente facendoci capire che non potevamo stare tutti lì.
"Sarebbe meglio che qui con lui resti una sola persona, magari vi date il cambio, se proprio non volete tornare a casa" suggerì infine il dottore per poi uscire dalla stanza.Ci guardammo tutti in faccia decidendo chi sarebbe rimasto nella stanza con Travis.
"Tutti fuori su" ordinó Grace facendomi l'occhiolino.
Andai a sedermi accanto al letto di Travis, e mentre lo guardavo non riuscivo a fare altro che pensare a quanto fosse incasinata quella situazione.
C'era una persona che mi scriveva di continuo messaggi anonimi, che ormai nemmeno leggevo, Travis aveva delle questioni in sospeso con Jorge, e quest'ultimo si era dimostrato pericoloso.
E dulcis in fundo, ero praticamente l'ombra di Loren.
Presi la mano di Travis e sospirai frustrata.
Quando le cose tra di noi andavano bene, ci pensavano gli altri a rovinare tutto.Poggiai delicatamente la testa affianco al suo petto, i raggi del sole ormai penetravano nella stanza e i miei occhi stavano per chiudersi.
Sentii una mano posarsi sulla mia testa e accarezzarla debolmente.
Alzai velocemente la testa e guardai Travis che aveva ancora gli occhi chiusi ma con un piccolo sorriso stampato sul volto.Gli accarezzai la guancia e sorrisi.
"Cos'è successo?" Mi domandó mentre stava per aprire gli occhi.La sua bocca rimase semi aperta e mi guardó aggrottando le sopracciglia.
I miei occhi passavano dal suo sguardo confuso alle sue labbra che ora erano perfettamente serrate.
"Loren?" Domandó con aria confusa, facendomi cadere il mondo addosso.
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Tomorrow
RomansaKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...