Il destino volle che la bottiglia indicò Josh.
Persi un battito al pensiero di doverlo baciare davanti a tutti e di doverlo baciare in generale.
Travis aveva lo sguardo puntato su di me e Grace sembrò tirare un sospiro di sollievo.
Ero felice che la bottiglia avesse indicato Josh o avrei voluto che qualcun'altro prendesse il suo posto?Il punto era che non ero felice al pensiero che avrei dovuto baciare Josh.
Travis passava lo sguardo da me alla bottiglia e non smetteva di muovere gli occhi.
Josh mi lanciò una veloce occhiata e si alzò di scatto.Gli occhi di tutti erano puntati su di noi, le mie mani sudavano e la mia mente non smetteva di provare ad elaborare un piano per uscire da quella situazione.
Avevo deciso di partecipare a quel gioco, me lo dovevo aspettare che avrei dovuto baciare qualcuno no?
Quando Josh si avvicinò la voce di qualcuno fece distogliere l'attenzione da noi.Era il professore che ci urlava di andare a letto e smetterla di fare quei giochi stupidi.
Lo ringraziai mentalmente e mi alzai immediatamente approfittando della confusione, non guardai nemmeno Josh e corsi in camera.Ero felice di aver evitato un disastro, forse ero troppo melodrammatica, ma non avrei mai dato un bacio a Josh, non in quel modo.
Non dissi una parola a Grace di quello che pensavo e di come ero felice che il professore avesse interrotto quello stupido gioco.
La mattina dopo sistemai le ultime cose nella valigia e riguardai la camera in cui avevo passato quei 5 giorni, sentendone già la nostalgia.
Prima di andarmene decisi di salutare la signora Olivia e il signor Thomas e con mio grande stupore vi trovai già Travis.
<<Spero che vi siate divertiti>> disse Olivia sorridendo.<<È stato tutto bellissimo>> ammisi sinceramente, ripensando a tutti i momenti passati lì.
<<Mi fa molto piacere, spero di rivedervi un giorno>>
Il signor Thomas era davvero gentile e a quell'affermazione Olivia non seppe resistere.<<E magari come una vera coppia>> la signora ci fece l'occhiolino.
Il signor Thomas si mise una mano in fronte e fece un'espressione buffa.
<<Olivia! Li vuoi lasciare in pace?!>> la rimproverò per la seconda volta prima di salutare me e Travis.
<<Arrivederci>> salutammo entrambi.
Una volta saliti nel pullman, per ordine del professore dovevamo sederci accanto al rispettivo compagno di avventura.
Guardai Travis e lo seguii agli ultimi due posti rimasti alla fine del pullman.Presi il posto accanto al finestrino.
Travis una volta seduto, chiuse gli occhi e poggiò la testa allo schienale e iniziò a sospirare.
Misi un gomito vicino al finestrino e mi limitai a guardare il paesaggio fuori.
<<Credo che ci sia rimasto male Josh sai?>> disse a voce bassa con gli occhi ancora chiusi e un'espressione rilassata, aveva un piccolo sorriso stampato sul volto.<<Non penso, nessuno dei due voleva quel bacio>>
<<Oh io non credo proprio>> mi fece presente la sua opinione con un pizzico di malizia, aprì gli occhi e alzò la testa guardandomi.
<<Non è come te>> sibilai posando il mio sguardo su di lui.
Fece spallucce e mantenne la stessa espressione di prima.<<Stai forse insinuando che io avrei voluto baciarti?>> mi domandò quasi sussurrando.
A quella domanda rimasi di sasso e non seppi cosa rispondere.Io non intendevo dire che lui a differenza di Josh avrebbe voluto baciarmi, semplicemente che non me l'aveva fatto pesare e non ci provava con qualsiasi ragazza.
Ma quelle erano parole di Grace, e prima di rendermene conto io mi ero fatta influenzare da lei.Ma capii che con quella mia affermazione non ero stata abbastanza chiara e che lui la interpretò in non so quale modo.
<<Io... No! Non ho detto questo>> mi giustificai gesticolando con le mani.
<<Si.Hai ragione, io non sono come Josh>>Chiuse il discorso con quella frase molto vaga dando via libera alla mia fantasia, a cui avrei dovuto far ricorso per interpretare quella frase.
Tornò alla posizione di prima con tanto di occhi chiusi.
Forse aveva semplicemente ricambiato con la stessa moneta, con una risposta ricca di doppi sensi e io avrei dovuto interpretarla a modo mio.
Mi appoggiai meglio al sedile e chiusi gli occhi provando a dormire un po'.* * *
Sentivo qualcosa di duro sotto la mia guancia ma pur sempre più morbido del sedile del pullman.
Confusa aprii gli occhi per vedere su cosa ero appoggiata, o meglio, su chi.
Strofinai gli occhi e alzai la testa capendo che il mio comodo appoggio non era altro che la spalla di Travis.Il suo respiro regolare mi solleticava la faccia e il suo profumo era dannatamente piacevole.
<<Buongiorno>> disse con una buffa espressione sul volto.
Alzai subito la testa e cercai di rendere almeno presentabili i miei capelli.
Riuscivo a vedere la scuola, eravamo arrivati.
Una volta scesa, presi la valigia e andai nella macchina di Grace.<<Ci hai preso gusto ad addormentarti in presenza di Travis?>>
Mi domandò picchiettando le mani sul volante mentre mi guardava con un sopracciglio inarcato.<<Risparmiami la predica, per favore>> dissi appoggiandomi al finestrino.
<<Io ho solo paura per te Kelsey. Tu non lo conosci!>>
Urlò quasi e io sobbalzai girandomi verso di lei.
<<E tu lo conosci?>>A quella domanda si ammutolì del tutto e mise in moto, ignorando la mia domanda non sapendo ovviamente cosa rispondere.
Come faceva a dire che io non lo conoscevo se nemmeno lei lo conosceva?O forse si?
Una volta arrivate fuori casa mia si girò verso di me dispiaciuta.<<Odio litigare con te>>
Sembrava sincera, io annuii e la salutai dopo averle detto quello che pensavo.<<Non puoi impedirmi di parlare con una persona che a te non va giù, forse non conosco tutti come li conosci tu, perchè sono qui da poco. Ma fidati che non sono così ingenua come credi tu>>
Anche a me dispiaceva litigare con lei, ma riusciva a mettermi cose in testa che nemmeno pensavo, come era successo prima nel pullman.
Io non ho mai giudicato una persona facendomi influenzare dalle opinioni altrui e non l'avrei fatto neanche con Travis.Non volevo conoscere Travis tramite le cose che mi dicevano gli altri, e forse non volevo nemmeno conoscerlo, ma quella era una decisione che avrei potuto prendere solo io.
Chi lo sa, magari io e lui dopo la gita non parleremo nemmeno, pensai.
Ma quella era una cosa tra me e lui.
Grace da amica mi poteva avvertire, ma non di più.Mi arrivò un messaggio sul telefono e non era necessario che lo sbloccassi per leggerne il testo.
-"il primo passo per essere una delle tante troiette di Travis Foster, brava Steward"-
Questo era decisamente il messaggio più crudele di tutti.Aprii la porta di casa e quando vidi nonna seduta sul divano corsi ad abbracciarla.
<<Tesoro com'è andata la gita?>>Mi domandò mentre mi accarezzava.
<<Bene>>
Mi limitai a rispondere e andai a prendere la valigia che avevo lasciato all'ingresso.Menomale che c'era mia nonna a distrarmi da tutto quel casino e dai messaggi anonimi.
* * *
Quella sera mi arrivarono le foto che aveva scattato Travis in gita, me le aveva mandate su facebook.
Non risposi, semplicemente le salvai.
Non potevo definirmi di certo amica di Travis, ma in quei giorni da 'compagna di avventura' mi ero divertita un sacco.
Anche se più che compagni di avventura eravamo compagni di sventura.
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...