Per iniziare qualcosa di nuovo bisogna prima fare pace con il passato, accettarlo e capire che non si puó fare nulla per cambiarlo.
Si può solo guardare con occhi diversi il domani.E i miei occhi non volevano più vedere Travis.
Non volevano più vedere quelle persone che mi avevano nascosto la verità fino all'ultimo momento.
Era tutta una bugia, una sporca bugia.Le bugie si accumulano e prima che tu te ne renda conto, ti oscurano la realtà.
Non riuscirai a capire cosa è vero e cosa invece finto.
Una bugia è un rifugio sicuro dove nasconderti ogni volta che la realtà fa paura e tu non ti senti all'altezza, sai che non puoi competere con la realtà, così la cambi.
La cambi in qualcosa di più facile, ma che nonostante tutto, resta finto.
Non ti resterà altro che vivere nella finzione.Il mio cuore si era frantumato in tanti piccoli pezzetti che avrei voluto spargere sopra New York.
Non volevo portare con me quel dolore, quell'amarezza e quella delusione.Presi un respiro profondo prima di dare uno sguardo alle nuvole alla mia destra.
In aereo erano quasi tutti in silenzio e i pochi che parlavano, mormoravano sotto voce.Non mi ero accorta di quel silenzio fino a quando non avevo interrotto i miei numerosi pensieri.
Nella mia testa non c'era quel silenzio, per niente.Le mani erano leggermente sudate e non avevo avuto il coraggio di fare niente da quando ero salita su quell'aereo.
Ero come pietrificata.La mia gola era secca.
Avevo bisogno un po' di acqua.Slacciai la cintura di sicurezza prima di incamminarmi verso una tenda blu, oltre la quale avrei sicuramente trovato qualche hostess.
TRAVIS' P.O.V.
Una settimana dopo la partenza di Kelsey...La verità non è mai una sola, non la puoi guardare da una sola prospettiva.
Non puoi ascoltare solo una versione.Mi era sfuggito tutto di mano, compresa la persona alla quale non avrei mai voluto fare del male.
Avrei tanto voluto dirlo a Kelsey ma ero sicuro che mi sarei preso solo un ceffone in faccia.
E come avrei potuto darle torto?Respirai a fondo, provando a mantenere la calma.
Era frustrante quel silenzio, ma lo era ancora di più sapere che Kelsey stava male per colpa di tutti noi, e soprattutto per colpa mia.Non la sentivo da una settimana.
Non sentivo la sua voce, il suo profumo e il suo tocco sulla mia pelle.
Mi mancava tutto di lei.Non importava quante volte la chiamassi.
Non importava quanti messaggi le lasciassi in segreteria.
Lei non rispondeva, non richiamava mai.Era sparita nel nulla.
Ogni sera nella mia mente rivedevo la camera di Loren distrutta, le cose sotto sopra.
Sapere che l'aveva ridotta Kelsey in quello stato mi faceva arrabbiare perché lei era sola quando pensava a quanto male le avessimo fatto.
Era sola quando con gli occhi pieni di lacrime si guardava intorno cercando altre spiegazioni.Il mio telefono iniziò a squillare e fu proprio quel suono a riportarmi alla normalità.
"Ehi hai qualche notizia?"
Quella domanda nell'ultima settimana era all'ordine del giorno.
Non passava giorno senza che Grace mi chiamasse e mi facesse la solita domanda.Il tone di voce era sempre uguale.
Triste ma con un velo di speranza.Passai una mano sul viso prima di prendere le chiavi della moto.
Risposi con un no secco, come ogni volta dopotutto.
Non era facile mantenere la calma e continuare a vivere la vita di tutti i giorni, se così la si poteva ancora definire.Una volta uscito dall'edificio mi avvicinai alla mia moto prima di salirci e indossare il casco.
Per una frazione di secondi sentii un calore sulla schiena, come un leggero tocco.
C'era sempre stata Kelsey lì dietro.
Prima di partire mi giravo sempre a guardare le sue buffe espressioni.
Si avvinghiava a me e mi stringeva forte.Inconsciamente mi girai di scatto.
Non c'era nessuno.
Kelsey non c'era.Strinsi i pugni e misi in moto, per poi partire a tutta velocità.
Andai nelle strade più deserte di New York.
Nei posti più tranquilli.
Perché l'unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento, a parte ritrovare Kelsey, era riflettere.Non avrei mai pensato di sentire così tanto la mancanza di qualcuno.
Non avrei mai immaginato che amare una persona comportasse così tanti problemi e così tanta sofferenza.
L'unica cosa che sapevo era che per Kelsey valeva la pena soffrire, sentire la sua mancanza.Dopo qualche ora, che non sembrava passare più.
Fermai bruscamente la moto, facendo rimbombare il suono delle ruote che scivolano su una strada fatta male.
Presi il telefono dalla tasca e digitai il numero di Grace."Andiamo a riprenderla"
Spazio autrice
Ragazzi scusate se sono passati mesi dall'ultima volta che ho aggiornato, ma è stato un periodo davvero impegnativo per me.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Dato che è l'ultimo capitolo di "Tomorrow" di sicuro starete pensando: "ma finisce davvero così?" Oppure "ci sarà un continuo?"
A queste domande riceverete presto delle risposte, e vi assicuro che non vi farò aspettare molto❤️
-Tracy❤️
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Tomorrow
RomanceKelsey dopo aver vissuto diversi anni in Germania con i genitori, spinta da loro decide di tornare a New York e vivere con la nonna. Il primo giorno di scuola conosce Travis Foster, un ragazzo avvolto dal mistero, con cui passerà sempre più tempo, g...