Capitolo 51

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I respiri profondi e rilassati di qualcuno mi solleticavano il viso, un braccio possente avvolgeva la mia vita e mi teneva praticamente attaccata al suo corpo.
Aprii lentamente gli occhi e il viso addormentato di Travis mi intenerì, così rilassato e spensierato.

Le sue spalle larghe erano una delle cose che mi piacevano di lui, mi davano una sensazione  di sicurezza e protezione.

Provai ad allontanarmi e a togliere il braccio di Travis ma sentii subito che aumentó la presa.

Avevamo dormire tante volte insieme, nello stesso letto, sempre con i vestiti ma se Grace si fosse svegliata prima e avesse assistito a quella scena avrebbe potuto pensare tutt'altro.

<<Travis>> mormorai con la voce impastata dal sonno.

<<Mhh>> disse semplicemente per poi aprire lentamente gli occhi.
<<Buongiorno>> disse a pochi centimetri dalle mie labbra.

Sorrisi leggermente e mi allontanai per coprirmi fino al naso con le coperte, erano caldissime e non avrei mai voluto alzarmi dal letto.

<<Che ore sono?>> domandai sbadigliando.

Travis si voltó verso il comodino e guardó l'orario indicato dalla sveglia.
<<Mezzogiorno>> mormoró girandosi di nuovo verso di me.

Era già tardissimo e avrei dovuto avvisare mia nonna che stavo bene prima che iniziasse a fare telefonate su telefonate.

Mi alzai dal letto e passando accanto allo specchio mi sistemai la felpa che mi aveva prestato Travis la sera prima e legai i capelli in una coda.

<<Non è che puoi rifare la coda? Sai non è venuta molto bene...>> una voce maliziosa mi fece arrossire di colpo.
La felpa si alzava quando alzavo le braccia e io avevo Travis dietro, sdraiato sul letto che mi fissava.

<<Idiota>> sbottai guardandolo dallo specchio per poi vederlo girarsi dall'altra parte.
Si era per caso offeso?

Sorrisi leggermente e uscii dalla camera per andare a vedere se Grace dormiva ancora e la trovai in piedi con i capelli completamente in disordine a guardarsi intorno.

<<Buongiorno>> la salutai andandole vicino.

<<Kelsey perché siamo insomma... A casa di Travis?>> mi domandó confusa.
<<Beh... Ieri non potevo di certo portarti in quello stato a casa e io non avevo preso le chiavi di casa mia quindi...>>

Si sistemò i capelli e si diresse in cucina.
Mi aspettavo un "Io ti ammazzo" oppure un "andiamocene subito da qui" invece la vidi intenta a preparare la colazione in cucina.

<<Che fai?>> la guardai più sorpresa che confusa.
<<La colazione non è ovvio?>> sbuffó cercando qualcosa nei mobili.

<<Insomma in tarda notte siamo venute a rompere le palle a lui che stava dormendo e ci ha ospitate qui, credo che una colazione se la meriti>> sorrise leggermente guardandolo.

Quasi saltai di gioia per quello che aveva detto, non credendo ancora che quelle parole fossero uscire dalla bocca di Grace.

La aiutai a preparare la colazione e lasciammo tutto sul tavolo prima di sederci sul divano.
<<Mi hai coperta tu?>> domandò guardando la coperta sul divano dove aveva dormito.

<<No io ho pulito il tappetino della macchina sul quale hai vomitato>> risi aspettando la sua reazione.

<<Che cosa?!>> urló cercando di rimanere il più in silenzio possibile.

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