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Capii dal modo in cui socchiuse le labbra che era sorpreso di vedermi

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Capii dal modo in cui socchiuse le labbra che era sorpreso di vedermi. D'altronde, come potevo biasimarlo per aver creduto una cosa del genere, fino a qualche istante fa pure io non avrei pensato di presentarmi.

«Jacob, ci vai a prendere due bicchieri di quel Jägermeister che abbiamo bevuto l'ultima volta?», lo supplicò Sophia non appena notò la cucina dall'altra parte della stanza.

Jacob annuì: «Ne prendo quattro per sicurezza», e con entusiasmo si fece spazio tra la gente, mentre vidi Sophia dirigersi proprio verso Aiden e gli altri ragazzi.

Perfetto. Mi abbassai la maglietta a disagio, sentendo il mio stomaco fin troppo esposto, quando notai che sia Britney che Casy si trovavano nel cerchio, sedute proprio accanto ad Aiden. Sentii un groppo in gola mentre rimasi in piedi con le mani accanto a Sophia, la quale iniziò a salutare tutti con un bacio.

«Juliet, ti trovo bene», canzonò Scott con una sigaretta tra le labbra e una ragazza bruna sotto braccio. Era seduto di fronte ad Aiden, mentre notai che Ken e Jamie stavano seduti sullo stesso divano.

Il resto dei presenti rimase in silenzio a fissarmi, il ché mi fece abbassare lo sguardo a disagio.

«Jamie sta bene?», rise Sophia. Ci voltammo tutti verso il ragazzo quasi addormentato sul divano. «Cosa gli avete dato?»

Britney e Casy risero, mentre la prima puntò su di me. Aiden rimase con lo sguardo su di me, la mia maglietta nuova. Volevo solo sprigionare la rabbia che quella situazione mi stava causando. Perché sono venuta?

«Cosa avete da guardare?», sbottai irritata alle due e strinsi forte i pugni.

Rimasi sorpresa dal mio comportamento, tanto quanto Britney e Casy, le quali mi guadarono perplesse. Incontrai lo sguardo di Aiden, mentre un sorriso soddisfatto si espanse sul suo volto.

Britney però lo prese sotto braccio, come se sapesse il male che mi avrebbe causato, però Aiden si scostò, lanciandole uno sguardo irritato. «Juliet! Bella la maglietta. Vedo che siamo sempre più propense a diventare delle puttane», ridacchiò evidentemente arrabbiata, mentre Scott e gli altri sogghignarono.

«Ma che cazzo di problemi hai?», la controbatté per mia sorpresa Aiden. Si allontanò dalla bionda, ma non appena notò quanto in effetti si trovò vicino a Casy si scrollò le mani di entrambe di dosso per alzarsi.

Non potevo nascondere il sorriso che quella vista mi causò, l'espressione annoiata di Aiden per il comportamento delle due. Rimase perplessa con lo sguardo nel suo quando si avvicinò a me per prendermi con delicatezza per il polso.

«Andiamo a parlare di là?», mi sussurrò nell'orecchio. Non era malizioso, per la prima volta pensai che avrebbe davvero voluto rimediare al suo comportamento di una settimana prima. Solo allora sentii il suo solito profumo, il quale mi era mancato da morire.

Avrei voluto annuire e seguirlo, per chiedergli tutto quello che aveva fatto quella settimana passata, ma sentii un'altra presa sul polso e Scott mi fece cadere sul posto accanto al suo sul divano.

Mi guardai spaesata in giro, mentre incontrai il viso rasato del ragazzo troppo vicino al mio, puzzava di sigaretta e alcol. «Dove volete andare? Non si va a scopare così presto in serata», scherzò.

Aiden lo fulminò con lo sguardo per prendermi per mano e alzarmi, ma la voce di Casy lo interruppe. «Come se quella suora vestita da puttana la dasse.»

«Chiudi quella cazzo di bocca», le ordinò con un dito puntatole contro e i denti stretti Aiden. Non stavo capendo nulla di quello che stava succedendo. Sapevo soltanto che se fossi andata con Aiden si sarebbero fatti delle strane idee, così mi liberai dalla presa di Aden per sedermi sul divano.

Mi lanciò uno sguardo confuso, ma gli feci cenno col capo di non insistere. Così, dopo aver stretto con forza la mascella, si rimise a sedere in mezzo a Britney e Casy, stavolta però con le braccia serrate e l'attenzione verso Scott.

«Allora che cazzo volete fare di così interessante?», sbottò annoiato Aiden, mentre scrutò Scott offrirmi del fumo.

«Direi di giocare a 'non ho mai'», propose sorridente Sophia per poi sedersi sulle gambe di Jamie. Di colpo si era svegliato e aveva iniziato a bere dalla lattina di birra nelle sue mani. Non conoscevo quel gioco, però non mi sembrava nulla di rischioso, così accettai di giocare.

Britney si mise apposto il reggiseno, lanciandomi uno sguardo divertito. «Va bene. Però temo che non tutti in questo giro siano disposto a bere», borbottò.

Si voltarono tutti verso di me e feci per ribadire che avrei bevuto da qualcos'altro, ma Aiden mi precedette. «E allora fatti i cazzi tuoi e lasciala bere qualcosa di analcolico», disse serio, lanciandomi uno sguardo rassicurante.

Dovetti sorridere istintivamente, non succedeva spesso, ma quando faceva il premuroso era la cosa più bella al mondo. Davvero era tornato per farsi perdonare. Chissà perché.

«Mio dio Aiden», sbottò divertito Scott e mi prese sotto braccio, nonostante la mia smorfia per l'odore, «Deve scopare bene per aver colto la tua attenzione.»

Aiden scattò in piedi furioso. Non mi piaceva il modo in cui stava reagendo, d'altronde erano solo delle stupide parole. Afferrai con forza la mano di Scott per scrollarmela di dosso e lasciarlo divertito.

«Attento a cosa dici», lo minacciò il riccio prima di sedersi sempre con lo sguardo puntato in quello di Scott. Quest'ultimo sbuffò prima di rivolgersi alla ragazza che teneva sottobraccio e sussurrarle qualcosa di sporco all'orecchio.

«Va bene, basta frignare», sbuffò Britney, evidentemente irritata dal comportamento di Aiden. Prese la bottiglia di whiskey poggiata sul tavolino accanto al divano per poi versarne un goccio ad ognuno.

Non mi sfuggì il fatto che riempì il mio quasi fino all'orlo, in speranza che mi sarei ubriacata. Non sarebbe stato difficile, dato che non avevo mai bevuto talmente tanto. Mi voltai verso Scott, sentendomi allarmata dal fatto di avere lui vicino mentre bevevo, ma poi incontrai lo sguardo attento di Aiden il ché mi fece tranquillizzare.

Lo odiavo da morire per essersene andato in quel modo la settimana scorsa, ma ormai sapevo di averlo perdonato. Pure lui lo sapeva, dato che mentre mi scrutò il suo volto cupo si illuminò con un lieve sorriso.

Sentii per un attimo la musica meno rimbombante, ma la voce di Casy interruppe il momento, portando la nostra attenzione su di lei. «Va bene, allora, sanno tutti come si gioca, no?»

«Sì!», urlò Scott entusiasta.

Abbassai lo sguardo, tradendomi, e la ragazza sbuffò mentre tenne il suo bicchiere con forza in mano. «Qualcuno dice per esempio 'non ho mai... bevuto alcol' e tutti quelli che lo hanno fatto devono prendere un sorso dal loro bicchiere. Chiaro, principessa?», domandò sarcastica, puntando il suo sguardo più velenoso su di me.

«Chiaro», risposi altrettanto e annuii, mentre strinsi il mio bicchiere pieno tra le mie mani. Solo tenerlo in mano mi innervosiva e Scott che mi respirava nell'incavo del collo non aiutava.

«Bevi tanto, mi raccomando», mi invitò malizioso.

«Ci diamo una mossa cazzo?», sbottò impaziente Jamie. Scoppiai a ridere per il modo in cui si rovesciò la sua birra addosso e Sophia ed io ci scambiammo un'occhiata divertita.

«Sì, sì. Allora...», Britney si tamburellò con le dita sulle labbra per pensare, mentre istintivamente il mio sguardo cadde sul riccio accanto a lui. Sapevamo entrambi che dovevamo aspettarci il peggio.

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