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Sophia si bloccò di colpo non appena ci vide, ma poi aprì il frigo per prendere delle birra

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Sophia si bloccò di colpo non appena ci vide, ma poi aprì il frigo per prendere delle birra. «Ah, ciao ragazzi. Non sapevo saresti venuta pure te , Juliet.»

«Sì, è stata una scelta al quanto spontanea», risi e incontrai lo sguardo di Aiden, sentendomi ancora più arrossire. Mi sfiorò la mano con le sue dita, il ché mi fece rabbrividire.

Sophia parve non accorgersene e si poggiò al frigo con la schiena. «La ragazza che sta parlando di politica con Jamie in salotto è amica tua, vero?», mi domandò e puntò col dito verso la porta.

Chiaramente stava parlando di Kendall e quindi annuii, lei fece lo stesso impressionata. Restammo un attimo in silenzio, poi Aiden interruppe il silenzio prendendomi per la vita.

«Andiamo di là. Non voglio rischiare che mettono a disagio Kendall», enunciò mentre ci facemmo strada per il corridoio.

«Tranquillo, è difficile che succeda. E poi pensavo te ne volessi andare», gli dissi.

Fece spallucce prima che ci trovassimo in salotto e venimmo stravolta dalla musica e il fumo. «Restiamo poco e poi ce ne andiamo. D'accordo?»

«Va bene», risposi e mi strinsi leggermente più a lui, lui se ne accorse e aumentò così la presa sulla mia vita.

Il salotto aveva l'aria soffocante con tutto quel fumo: c'era un divano a forma di L spostato al centro e sopra di loro stavano seduti Jamie, Scott, Britney, Kendall e una ragazza che non conoscevo.

Casy stava ballando davanti al divano, accigliata a un ragazzo evidentemente più grande e che quindi non andava al liceo.

Notai che erano tutti mezzi nudi, a eccezione di Kendall, la quale continuava a parlare con Jamie, mentre gli altri si voltarono verso Aiden e me. Potevo percepire il modo in cui lui stava a disagio quanto me.

«Cosa sta succedendo?», gli sussurrai ridendo nell'orecchio e feci cenno col capo verso Casy e il ragazzo, ma Aiden sghignazzò quanto me e fece spallucce.

Sophia ci superò per mettersi a sedere accanto a Scott, così li seguimmo.

«Qualcuno ha portato da fumare?», domandò annoiata Britney, poggiata a Scott.

«Ce l'ho in macchina. Te ne do un po' se te la guadagni», sbottò malizioso Scott e Britney rimasi in silenzio a pensare se accettare. Aiden stava insieme a lei?

Aiden si fece cadere sull'orlo del divano e allargò le braccia per farmi cenno di sedermi su di lui. Non mi sentivo affatto come quando me lo aveva chiesto Ken, anzi, con lui mi potevo sentire al sicuro e a mio agio nel farlo.

Come in molte altre cose...

«Vedo che la piccola Juliet non ha più amor proprio come una volta», sghignazzò Casy non appena mi adagiai sulle cosce di Aiden e lui mi strinse a sé con un sorriso.

Ci voltammo in sincronizzazione verso la ragazza per fulminarla con lo sguardo, ma in risposta sospirai soltanto e allacciai il mio braccio al collo di Aiden. Sapevo che stava solo morendo dalla gelosia, ma lui era solo mio. Mio dio calmati...

«Casy, ti prego taci», sbottò Aiden annoiato per poi voltarsi nuovamente verso di me e allungare le sue braccia sullo schienale per stare già comodo. Era bello il modo con cui stavamo collaborando, uno complice dell'altra.

Sentimmo la ragazza sbuffare, mentre continuò a strusciarsi verso il ragazzo in piedi. La osservai con attenzione per poi schiarirmi la voce incuriosita.

«Perché sei mezza nuda?», le domandai, non per provocarla, ma tutti si misero a ridere. Ad accezione di Kendall, Aiden ed io. «Co- cosa?»

«Lascia stare, Ju», ribadì Aiden, era chiaro dal modo in cui distolse lo sguardo che era irritato. Casy parve compiaciuta da questo e si scostò con un ghigno dal ragazzo con cui stava ballando per poi afferrare un lime dal tavolino in vetro.

«Perché ti comporti così, Aiden? È tradizione, no?», borbottò al ragazzo, ma Aiden sbuffò annoiato e mi fece cenno di andarcene.

«Andiamo.» Cos'è tradizione?

Ero fin troppo curiosa per andarmene, così non appena mi scostai dalle sue gambe e lui si mise in piedi mi rimisi a sedere. Aiden si voltò per guardarmi confuso, ma io incrociai le braccia ferma, solo per aspettare la prossima mossa.

«Dai, Aiden. È solo un gioco», sghignazzò Jamie, ma Sophia gli diede una gomitata per farlo stare zitta. «Quando abbiamo finito potete andare, ok?»

Incontrai lo sguardo di Kendall, la quale era confusa quanto me, per poi riportarlo su di Aiden.

«Dai, Aiden. Una volta non vedevi l'ora di leccarmi», mormorò Casy e provò ad accarezzargli il viso, ma lui si scostò schifato e mi porse la mano per farmi segno di alzarmi.

Ma io mi misi più comoda sul mio posto. «Di che gioco state parlando?», domandai alla ragazza.

Non capivo cosa volesse fare con quel lime, ma in risposta la vidi prendere in mano una bottiglia di tequila. Non capii ancora di che gioco si trattasse, ma ero incuriosita da quello che Aiden faceva con i suoi amici. Sei proprio un'altra persona.

«Non hai mai preso un fottuto shot di tequila, Juliet?», mi domandò irritata Britney e non appena scossi il capo sbuffò, «Che suora.»

Ed ecco che la familiare sensazione di rabbia e competizione si rifece sentire. Odiavo l'idea che Aiden fosse stato con lei, una ragazza così diversa da me.

«E come si gioca?», domandai con sfida e Jamie si schiarì la voce per attirare la mia attenzione.

Indicò sul tavolino in mezzo al salone davanti a noi. «Qualcuno si sdraia mezzo nudo o nudo -non dispiacerebbe a nessuno- sul tavolino, si mette del sale su una parte del corpo e si mette in bocca un pezzo di lime. Poi l'altra persona deve prima leccare il sale dalla persona sdraiata, poi beve o shot e infine prende il lime dalla bocca dell'altro.»

AnarchiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora