«Mamma!», esclamai allarmata. Aiden rimase con lo sguardo fermo sui miei.
Mi affrettai a scendere dall'auto e correre incontro a loro.
«Juliet! Dove sei stata! Oh, bambina!», esclamò spaventato mio padre per prendermi tra le sue braccia. Rimasi perplessa da quel comportamento. Cosa stava succedendo?
Sentii mia madre salutare gli agenti e quest'ultimi uscire. Aiden alle mie spalle aprì la portiera per scendere e mia madre parve scoppiare non appena lo riconobbe.
Mi divincolai da mio padre mentre lei fece passare lo sguardo tra Aiden e me. Aveva le bocca spalancata e i pugni stretti.
«Tu! Come puoi essere così incosciente!», urlò immediatamente mia madre.
Feci due passi indietro spaventata mentre mio padre la fermò dall'avanzare. Era la prima volta che vedevo mia madre perdere le staffe. Aiden mi affiancò col viso teso e mi avvicinai a lui. Era ormai una cosa automatica per sentirmi al sicuro.
«Mamma, ma perché avete chiamato la polizia?», domandai sull'orlo delle lacrime. Odiavo vedere mia madre delusa da me.
Si divincolò dalla presa di mio padre e puntò un dito contro Aiden, il quale rimase in silenzio. «Perché? Perché eravamo preoccupati per te, Juliet! Pensavamo ti fossi persa o peggio e invece stavi con questo... questo teppista!», gridò il più forte possibile.
Vidi mia sorella apparire sulla porta con sguardo perplesso. Mio padre la raggiunse per farla restare dentro con lui.
«Non è un teppista, mamma! E poi sono solo le undici-»
«Solo? Ma cosa stai dicendo, Juliet?», chiese mia madre sbalordita. Si rivolse a Aiden con sguardo omicida. «Sei stato tu a dirle che non importava se entrava più tardi?»
Aiden rimase relativamente caldo, il ché era sorprendente. «Sì, signora Browne. Mi dispiace.»
Mi volati sorpresa verso di lui. Non era vero, ero stata io a dirgli di poter restare più a lungo. E invece stava tentando di prendersi la colpa per me.
Mia madre rise isterica. «E tu l'hai davvero ascoltato, Juliet? Ti stai davvero facendo prendere in giro da questo ragazzo? Con questi tatuaggi e questa sua maleducazione-»
«No!», urlai sorpresa da me stessa. Fu la prima volta che risposi a mia madre, infatti si bloccò a bocca aperta. Ma come avevo detto, sarei stata pronta ad andargli contro per Aiden.
Aiden divenne più cupo, segno che stava pensando a qualcosa. «Non parlare male di Aiden in questo modo!»
«Oh dio, figlia, come puoi essere così ingenua?», rise mia madre, «Ti sei fatta convincere che ti ama? O che ci tiene un minimo a te?»
Non seppi bene cosa rispondere, quindi balbettai un semplice:«Io- non-»
Incrociai lo sguardo con Aiden a guardare serio mia madre. Era come se potessero uccidersi con lo sguardo ad ogni momento.
Mia madre sbuffò. «Non sai nulla dell'amore, Juliet. E tanto meno lui», ribadì sicura.
Le diedi uno spintone senza poter contenere la rabbia. Faceva male sentire quelle parole delle da lei.
Per mia sorpresa ricambiò la spinta, ma con più forza. «Tesoro, svegliai! C'è solo una cosa che vogliono i ragazzi come lui!»
«Non è vero», sbottò di colpo Aiden. Ci voltammo entrambe verso di lui. Sembrò più sicuro adesso, con le braccia conserte. «Con sua figlia è diverso.»
«Ma ti prego! Guardala! La stai facendo diventare una teppista come te-»
«Mamma!», feci per darle un altro spintone, ma Aiden mi fermò prendendomi le mani nelle sue. Ormai ero scoppiata in lacrime. «Come puoi farmi questo! Solo perché tu e papà neanche vi parlate perché non vi sopportate non s-»
Mi diede uno schiaffo in pieno viso per zittirmi di colpo.
«Basta!», la minacciò Aiden mettendosi davanti a me.
Mi rimisi lacrimante diritta per vedere mia madre avvicinarsi pericolosamente con il viso a Aiden. «Se davvero ami o almeno ci tieni un minimo mia figlia lascerai che vada per la strada giusta. Quella senza di te. Non è mai tornata così tardi a casa.»
«Mamma, smettila!», urlai un lacrime, ma lei e Aiden rimasero fermi a scrutarsi con avversione.
Il ragazzo era troppo serio, segno che stava davvero pensando alle sue parole. Continuarono a ignorarmi. Mia madre riusciva sempre a raggiungere quello che voleva.

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Anarchia
Fiksi PenggemarJuliet Browne. Una studentessa modello e con una passione per il dibattito e la letteratura. Quando si trasferisce insieme alla sua famiglia a Los Angeles è convinta che la sua vita sia sempre stata perfetta; un futuro brillante e degli amici tranq...